Emma Marrone si racconta: “Single, ma non sola”

In un’intervista di Michela Murgia per Vanity Fair la cantante ha parlato dei suoi obiettivi della vita: “Realizzare me stessa, non trovare un partner"

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Emma Marrone si racconta. La cantante fiorentina ha parlato a 360 gradi della sua carriera e della sua vita privata nel corso di una lunga intervista di Michela Murgia per Vanity Fair. Emma si professa "single, ma non sola", e ha spiegato la sua situazione professionale e sentimentale. Scopriamo cosa ha detto.

Emma Marrone: "Sono single, ma non sola"

"Non mi pongo il problema. Il mio scopo nella vita è realizzare me stessa, non trovare un partner". Emma Marrone ha raccontato a Michela Murgia in una lunga intervista apparsa sul nuovo numero di Vanity Fair di trovarsi perfettamente a suo agio con sé stessa. Non mancano momenti di riflessione sull’argomento ("Certo, sono fatta di carne e ci sono sere in cui mi piacerebbe trovare qualcuno a casa ad attendermi, banalmente anche nel letto, ma questo sentimento non mi spinge mai a pensare che andrebbe bene chiunque"), ma l’ex compagna di Stefano De Martino si dichiara fieramente "single, ma non sola".

Meglio soli che mal accompagnati? Non solo. Emma Marrone ha spiegato come la sua situazione sentimentale sia uno specchio di questi tempi, dove le grandi lotte femministe sono giustamente all’ordine del giorno e hanno avuto una sorta di effetto paradossale: "Ma che uomini? Quelli della mia generazione sono deboli e spaventati, indecisi. Hanno paura delle donne autonome e forti. È come se noi avessimo fatto un passo avanti per essere più libere e loro nel frattempo siano ancora nello stesso punto di prima". Una battaglia sana che non deve dunque finire, anzi: saltati gli schemi vecchi e obsoleti bisogna costruire un mondo fatto di "tante famiglie", eliminando dinamiche troppo retrograde: "Perché per essere madre devo avere un partner?
 Prima ti dicono: ‘non fate abbastanza figli’, poi provi a farli e ti mettono mille ostacoli: una visione medievale della genitorialità". Il riferimento è anche l’ostinata resistenza italiana ad altri metodi come la fecondazione medicalmente assistita, a cui la cantante fiorentina dovrebbe ricorrere dopo le malattie che l’hanno colpita (un cancro uterino, due recidive) e costretta a alla ovariectomia, la rimozione di un’ovaia: "Se volessi potrei ancora farlo da me con la fecondazione. In Italia però devi essere per forza una coppia". Emma vuole insomma dimostrare che altre idee di amore e di rapporto sono possibili, se non addirittura destinate a diventare la normalità attraverso le battaglie.


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