"Chi l’ha visto?", Sciarelli minacciata con audio inquietante: "Aspettatevi un castigo doloroso", gelo in studio
Cosa è successo nella puntata del 19 giugno della storica trasmissione di Rai Tre
Nuova puntata per Chi l’ha visto? Lo storico programma di Rai Tre che aiuta le famiglie a ritrovare le persone scomparse e indaga sui casi insoluti rimane uno degli appuntamenti più seguiti della terza rete Rai e anche sempre commentatissimo sui social dove la comunità dei Chilavvisters è sempre molto attiva. Scopriamo cosa è successo nella puntata di mercoledì 19 giugno della trasmissione guidata da Federica Sciarelli.
Chi l’ha visto? Cosa è successo mercoledì 19 giugno
Uno dei passaggi più inquietanti della puntata riguarda la terribile storia di Nessy Guerra, la donna bloccata in Egitto con la figlia di 2 anni che rischia una condanna per adulterio e la vendetta del compagno violento. Spiega al giornalista di Chi l’ha visto la ragazza: "Se io tentassi di lasciare l’Egitto con la mia bambina, senza il consenso del padre andrei incontro a un’accusa di rapimento internazionale. Abbiamo a che fare con una mente malata, quindi il pericolo è alto, abbiamo scritto al Console e abbiamo avuto un incontro con il consolato, ma non abbiamo ben capito cosa fare. E’ evidente che Tamer è pericoloso, ma non si vogliono esporre, non mi sento tutelata dallo stato italiano". Nessy vive braccata, reclusa insieme alla madre e la figlia, cambiando casa continuamente per evitare che l’ex, Tamer, la trovi. Nessy non ha denunciato in Italia di essere stata picchiata di Tamer, dicendo che erano stati i cinghiali e lo ha seguito in Egitto. Alla fine però, ha deciso di fuggire con la bambina di due anni, ma quando se ne è andata di casa il marito l’ha denunciata per adulterio e ha passato due notti in carcere. Ora è in attesa della sentenza con il rischio di perdere la sua bambina. Nessy potrebbe tornare in Italia, ma dovrebbe lasciare la bambina che rischierebbe di finire in orfanotrofio o rimanere con il padre pluripregiudicato. Quindi la legale di Nessy sta cercando di provare che Tamer è un violento pericoloso, contattando le ex dell’uomo che possano raccontare che è stato violento con loro. "Tamer ha detto che noi continuiamo a mostrare una foto vecchia", spiega Federica Sciarelli mostrando un’immagine di Nessy in ospedale con il volto tumefatto, "Dice: non sono stato io, sono stati i cinghiali. Tamer dice che Nessy si sta nascondendo in Egitto perché ha paura di essere arrestata per adulterio. Quello che noi sappiamo per certo è che Tamer ha subito un processo in Italia ed è stato condannato. Ci scrive sempre Tamer, dice che noi manipoliamo la realtà, che difendiamo l’adulterio, l’omosessualità, la pornografia", spiega la conduttrice: "E ci ha mandato un audio abbastanza inquietante". E si sentono le parole agghiaccianti: "Aspettatevi un castigo doloroso che arriverà all’improvviso". Finito l’audio con lo sguardo sbalordito, la conduttrice commenta solo: "Allora, aspettiamo questo castigo, speriamo di no. Ma andiamo avanti". E passa a un’altra storia.
Il primo servizio di approfondimento è dedicato alla scomparsa di Mara Favro, in cui c’è una ricostruzione delle chat whatsapp delle ore prima della scomparsa e in particolare della notte precedente in cui la donna manda a diverse persone, tra cui un uomo che ha conosciuto nella pizzeria dove lavora, messaggi e canzoni fino all’alba. Secondo l’ex compagno della donna, alcuni particolari dei messaggi non rispecchiano il modo in cui si esprimeva lei. Poi ci si sofferma sulla foto che la donna ha inviato di notte alla figlia, e anche quella sembra riportare dettagli strani, a detta di un’esperta.
Si parla poi del caso di Margherita Giacomini. L’inviata Raffaella Griggi intervista il marito, Alfonso Dufour. Litigano in auto, lei, che ha l’Alzheimer, scende perché vuole tornare a casa a piedi, a un chilometro e mezzo dalla sua abitazione. L’uomo la segue in auto ma a un certo punto la donna torna indietro e compare. L’inviata chiede al marito se è possibile che sia stata rapita per il suo cognome, ma il marito dice che lei era conosciuta come Margherita Giacomini e non è possibile.
Si parla poi dello strano suicidio di Roberta Cottini, 53 anni, sposata, madre di due figlie, segretaria amministrativa nella Pia Casa di Carità delle suore Pallottine. La donna viene trovata impiccata alla grata della finestra secondo quanto raccontato dal prete, don Nicola, amico di famiglia che gli ha trovato quel lavoro. Né il marito né il fratello ci credono che la donna si sia tolta la vita. Si indaga all’inizio per istigazione al suicidio, è successo in ambito lavorativo, che è in ambito ecclesiastico, ma non è stato fatta l’autopsia, non è stato fatto il test tossicologico. La famiglia di Roberta ha tanti dubbi ma non viene mai ascoltata dal pm, perché il medico legale esclude l’azione di terzi. La relazione della scientifica ne’ video o foto, nel fascicolo del pm non ci sono. Non è stato mai analizzato il cellulare della donna (perché la procura non riesce a sbloccare il pin), ma nemmeno il pc. Il biglietto di addio non è stato sottoposto a perizia calligrafica. Per la procura è suicidio, per la famiglia le indagini vanno rifatte. Il marito racconta che la moglie gli ha confessato: "Io ho paura di essere arrestata. Perché io firmo", riferendosi al suo lavoro.
C’è poi un ampio spazio dedicato alla strage di Fidene, dove morirono, durante una riunione di condominio quattro donne, perché uno dei condomini, dopo essere uscito dal Poligono di Tor di Quinto, aprì il fuoco sulle persone riunite. Nei servizi si fanno ascoltare le deposizioni in tribunale dei condomini, ma anche quella dell’uomo che ha sparato, Fabio Campisi. Poi un focus sulle possibili responsabilità del Poligono a causa della facilità con cui l’uomo è riuscito a portare fuori le armi e a mettere così in atto il suo piano criminale.