Il caso Diaco e i costi di Bella Ma’: 300mila euro per il 3%

Stando a quanto rivelato da Dagospia il costo di una puntata dello show dagli ascolti bassi sarebbe di 22mila euro, oltre al compenso monstre per il conduttore

Pierluigi Diaco
Fonte: Ufficio Stampa Rai

Non c’è pace in casa Rai, che finisce nuovamente nell’occhio del ciclone per quello che sembrava dovere essere un programma "marginale" – Bella Ma’, condotto da Pierluigi Diaco – in onda nel pomeriggio dei giorni feriali di Rai 2. A far scoppiare quello che potrebbe diventare a tutti gli effetti un "caso Diaco" sarebbero le cifre ruotate attorno alla realizzazione dello show. A rivelarle il sito di Dagospia, che ha parlato di numeri più che importanti per una trasmissione che è andata raramente oltre il 3% di share, portando sporadicamente su Rai 2 non più di 300mila spettatori. Al di là di quello che sarà probabilmente definito un flop televisivo, a far discutere sono state le cifre investite. Scopriamo di quanto si tratta.

Rai: cifre mostruose per Diaco e Bella Ma’

Il conduttore Pierluigi Diaco, al timone di Bella Ma’ dallo scorso 12 settembre, era già finito nel mirino della polemica pochi giorni fa, quando Il Foglio aveva svelato le cifre del suo importante contratto in Rai: ben 274.280 euro di cachet. Sostanzialmente 1.560 euro a puntata (in una fascia oraria che ha come parametro medio 800 euro), più altri 20mila euro per l’ideazione del programma.

Ad aggravare la situazione di Diaco (che in periodo elettorale aveva già fatto discutere fuori dal mondo televisivo per la sua vicinanza a Giorgia Meloni) ci ha pensato Dagospia, rivelando i presunti assurdi costi di una singola puntata di Bella Ma’ (vicini alla cifra monstre di 22mila euro), e soprattutto gli ascolti deludenti, quasi mai oltre il 3% di share.


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