Noos, Alberto Angela debutta alla grande (ma fa il furbo)

Il nuovo programma di divulgazione scientifica di Rai 1 erede di Superquark si aggiudica la prima serata degli ascolti e presenta una formula convincente (e astuta)

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Buona, anzi, buonissima la prima per Alberto Angela e Noos. Il conduttore ha debuttato alla guida del suo nuovo programma di divulgazione scientifica nato nel segno di Superquark e di papà Piero raccogliendo il 17% di share e aggiudicandosi la prima serata in termini di ascolti. Merito di una formula vincente e convincente, in piena continuità con Superquark ma non per questo senza novità.

Alberto Angela e il debutto di Noos

A quasi un anno dalla morte di Piero Angela, scomparso il 14 agosto 2022, Rai 1 ha trovato la sua nuova trasmissione di divulgazione scientifica. Ieri il figlio Alberto ha esordito al timone del suo nuovo programma, Noos ("intelletto" in una forma arcaica del greco antico, ma si tratta soprattutto di un richiamo al Viaggio nel cosmo che papà Piero condusse nel 1998), ottenendo ottimi risultati. Noos ha debuttato con il 17% di share e quasi 2 milioni e mezzo di spettatori, numeri importanti considerato che si tratta di una trasmissione di divulgazione scientifica, ben lontana dalla televisione contemporanea plasmata dagli anni Ottanta a suon di format leggeri e spensierati e palinsesti con fili conduttori e temi preimpostati.

Noos sembra funzionare invece proprio a livello di forma: non manca certo il ritmo equilibrato dell’antenato Superquark, da cui ha ricevuto il testimone dopo la scomparsa di Piero Angela, ma non mancano le novità. Come confermato dalle reazioni a caldo sui principali social, Alberto Angela vince ancora grazie alla sua impeccabile dialettica, sempre diretta e soprattutto chiara, ma alla rodata formula si aggiunge ora una varietà di temi inedita. Non si può infatti non notare un certo sguardo – "furbo" in senso buono, nell’ottica di attirare più persone di più età verso un mondo difficile come la scienza – diretto verso più tipi di pubblico: a livello tematico si spazia dalla natura (con l’immancabile documentario BBC) alla tecnologia fino all’alimentazione e la sessualità, senza dimenticare temi più "leggeri". Il tutto in uno studio anch’esso accattivante e moderno. Non mancano neanche gli ospiti altisonanti, da Samantha Cristoforetti a Carlo Lucarelli, da Massimo Polidoro a Paola Cortellesi fino all’amatissimo Alessandro Barbero, rockstar della divulgazione storica nel mondo dei podcast, e soprattutto Harrison Ford, tornato al cinema nei panni di Indiana Jones dopo 15 anni.

Noos è insomma un programma di divulgazione scientifica che mira al grande pubblico, puntando a portare una cultura e degli argomenti sfortunatamente sempre più di nicchia al popolo della televisione. Il debutto al 17% di share è incoraggiante (Superquark negli ultimi anni viaggiava intorno al 12%) anche e soprattutto per i prossimi cinque appuntamenti stagionali.


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