"Boicotta Sanremo": i complottisti contro il Festival. Perché

Il professor Meluzzi invita i suoi seguaci a non guardare la kermesse: colpa di omosessuali, ecologisti, presidenti in guerra, islamisti e mangiatori di vermi

"Boicotta Sanremo": i complottisti contro il Festival. Perché

Con buon anticipo rispetto all’inizio della kermesse, arriva anche il movimento di opposizione a Sanremo. Non si tratta dei soliti snob, quelli che "io non guardo quel vecchio carrozzone" perché è roba da anziani o sprovveduti, ma del popolo dei "no". Dopo i vaccini, le mascherine e i green pass, i complottisti puntano il dito contro la gara canora al grido di "#boicotta Sanremo".

Il trend è lanciato dallo psichiatra televisivo Alessandro Meluzzi che, sul suo profilo Twitter, lancia l’hashtag con un’immagine che spiega tutto. Il Festival, a guardare il collage postato, andrebbe evitato perché, nell’ordine e secondo l’autore: ospiterà la pallavolista Paola Egonu (probabilmente per la "colpa" di aver fatto coming out), si collegherà con il presidente ucraino Zelensky, sosterrà le ragioni dei migranti, darà spazio a esponenti e posizioni del mondo LGBTQ+, si schiererà a favore dell’ecologismo dei Fridays for Future di Greta Thunberg, sosterrà le "derive" alimentari che vogliono portare sulle nostre tavole insetti e altre minacce alle nostre tradizioni e spalleggerà il mondo islamico.

Un lungo elenco di colpe e minacce per le quali sarà meglio sintonizzarsi su altri canali, meglio – si può immaginare – se su quelli dove il professor Meluzzi viene invitato come opinionista. E dove si collegano molti dei suoi seguaci, che in gran quantità hanno dato i propri like e commenti positivi al post.


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