Blob

I montaggi satirici di Rai 3 che, dal 1989, restituiscono il meglio e il peggio della tv italiana

Blob
Fonte: Blob screenshot logo
  • Titolo originale: Blob
  • Regia: -
  • Cast: -
  • Conduce: -
  • Anno: 1989
  • Genere: Satirico
  • Nazione: -
  • Durata: -
  • Trama: Programma satirico di Rai 3 che, attraverso l'arte del montaggio, presenta il meglio e  il peggio della tv italiana, per rappresentare la caoticità e l’assurdità del mezzo televisivo e della realtà che ci circonda

Scheda del programma

Blob è un programma televisivo in onda dal 17 aprile 1989 su Rai 3. Blob parte dalle strisce televisive di Rai 3 denominate Schegge, a cura di Enrico Ghezzi, Marco Giusti e Filippo Porcelli. In onda dal 1988, inizialmente a partire dalle 19:45, Schegge è composto da montaggi fatti con materiali di archivio della Rai ed è mandato in onda anche per riempire buchi di palinsesto tra un programma e l’altro. Blob amplia questo concetto e diventa un appuntamento fisso di Rai 3, in onda ogni sera nella fascia oraria 20:00-20:10 da un’idea dell’allora direttore della rete Angelo Guglielmi e degli stessi Ghezzi e Giusti. A seconda del periodo della messa in onda può però durare anche 30 minuti ed essere trasmesso il sabato e la domenica (soprattutto in estate, quando alcuni programmi serali della terza rete della Rai si fermano). Il titolo, Blob (in inglese macchia, goccia, frammento), deriva da quello di un film horror fantascientifico del 1958: Fluido mortale (The Blob).

Ogni puntata di Blob è composta da un montaggio video di spezzoni estratti dalle emittenti televisive nazionali; in alcuni casi il montaggio può ricorrere anche a materiale tratto dalle televisioni regionali o straniere. Sul video è sovraimpresso un titolo, che fa da filo conduttore del montaggio selezionato e che può mutare più volte nel corso di una puntata. Il più delle volte i titoli sono caratterizzati da un forte senso di umorismo. Blob si avvale di un vasto team di autori. I montaggi delle puntate quotidiane attingono in particolar modo a filmati recenti (prevalentemente estratti da trasmissioni del giorno precedente). Talvolta il materiale video può essere modificato tramite ralenti o accelerazioni, mentre l’audio originale può essere sostituito da estratti sonori di film o da altri materiali televisivi. Con l’avvento di internet, nel corso degli anni si sono presi in considerazione anche filmati emersi dal web e inediti in televisione. Blob è un programma esplicitamente satirico: oltre a evidenziare il meglio e – soprattutto – il peggio della televisione italiana, il fine ultimo degli autori è quello di rappresentare la caoticità e l’assurdità sia del mezzo televisivo che, in assoluto, della realtà che ci circonda.

In occasioni particolari, come anniversari o dipartite di personaggi famosi, il programma può dedicare una puntata a tema, attingendo a specifici materiali d’archivio. Durante la notte di capodanno viene solitamente trasmessa una versione lunga di Blob, capace di condensare tutti gli avvenimenti più significativi dell’anno appena trascorso. Tra le personalità più ricorrenti nelle immagini del programma troviamo gli esponenti del mondo della politica italiana: figure come Silvio Berlusconi, Giulio Andreotti e, successivamente, Matteo Renzi sono alcune delle presenze ricorrenti della trasmissione. Blob è considerato dalla critica un programma di grande valenza culturale.

Premi

  • 2021 – Premio Nazionale Cultura della Pace

Come sono stati festeggiati i 30 anni di Blob?

In occasione del trentennale (17 aprile 2019), e con 9268 puntate all'attivo, Blob ha trasmesso cinque puntate speciali capaci di riassumere il corso del programma, nonché 30 anni della società italiana. Inoltre, durante l'estate del 2019 nel weekend per festeggiare l'anniversario sono andate ulteriori puntate speciali.

Quale film ha ispirato Blob?

Blob è stato dichiaratamente ispirato da un film del 1965 di Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi, dal titolo La verifica incerta. Si tratta di un’opera di montaggio dalla durata di 35 minuti che imbastisce una pseudo-trama attraverso l’utilizzo di una enorme quantità di materiale di scarto cinematografico degli anni '50 e '60, con un effetto satirico e surrealista.


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