Principe Harry, l'intervista su Real Time: la royal family trema
Nel giorno dell'uscita del suo libro Spare, il Duca di Sussex compare in tv per un'intervista esclusiva: sarà pronto per nuove rivelazioni sulla famiglia reale?
Il 10 gennaio è il giorno dell’uscita di Spare, il libro di memorie scritto dal Principe Harry dopo la sua rottura con la royal family inglese. Ma è anche il giorno della messa in onda de Il Principe Harry – L’intervista, che ha rilasciato alla rete britannica ITV, finalmente in onda anche in Italia in esclusiva su Real Time a partire dalle 22.40.
L’intervista esclusiva del Principe Harry
Un’intervista inedita, che fin dal momento della sua prima messa in onda nel Regno Unito ha fatto discutere il mondo intero. In compagnia del giornalista Tom Bradby, il Principe Harry – che nel 2020 si è definitivamente allontanato dalla famiglia reale trasferendosi in California – tocca alcuni tra gli argomenti più chiacchierati e controversi degli ultimi anni. Dalla tragica morte della madre, Lady Diana, al complicato rapporto con suo padre, Re Carlo III (lui e Meghan Markle saranno presenti alla sua incoronazione?), passando per una presunta aggressione da parte del Principe William, il Duca di Sussex si lascia andare a scottanti rivelazioni sulla royal family, che teme di essere screditata e di perdere parte del suo prestigio a causa del figlio "ribelle" del nuovo re.
Tra gli argomenti più discussi c’è certamente la rottura tra Harry e Meghan e la famiglia reale britannica, che i Duchi di Sussex hanno già più volte messo sotto accusa (come dimenticare l’intervista rilasciata a Oprah Winfrey). "Loro non hanno mostrato alcuna volontà di riconciliazione. […] Sai, il silenzio permette solo all’aggressore di abusare", dice il Principe nel corso dell’intervista. Anche se "Non avevo nessuna intenzione di ferire la famiglia reale. Nulla di quello che ho scritto voleva in alcun modo danneggiarli". Si parla poi della morte di Lady Diana, per la quale il Duca di Sussex accusa i paparazzi: "Nel tunnel dell’Alma non c’era alcun pericolo che qualcuno potesse perdere il controllo di un’auto anche dopo aver bevuto un drink o due a meno che non si fosse completamente accecati. Le persone che ne erano principalmente responsabili se la sono cavate tutte".
