Portobello, Bellocchio racconta la storia vera che ha scosso la tv italiana in una serie: le immagini di Enzo Tortora in manette

In occasione dei 42 anni dall'arresto di Enzo Tortora, Warnes Bros Discovery ha rilasciato le prime foto della serie italiana Portobello targata HBO Max

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Portobello serie tv marco bellocchio su hbo max con Gifuni
Fonte: HBO Max

HBO Max, la piattaforma streaming di Warner Bros Discovery, si arricchirà nel 2026 del primo contenuto originale italiano tratto da una storia vera, ovvero la serie Portobello, scritta e diretta da Marco Bellocchio. La trama seguirà il famoso fatto di cronaca che ha coinvolto il presentatore Enzo Tortora, accusato di legami con la Camorra, in particolare con la cosca di Raffaele Cutolo. In 6 episodi, lo show darà grande risalto alla vicenda giudiziaria, cominciata il 17 giugno 1983 con l’arresto di Tortora. A dare il volto al conduttore sarà Fabrizio Gifuni, noto per aver interpretato l’Onorevole Aldo Moro in Esterno Notte, proprio di Bellocchio.

Portobello, Marco Bellocchio mostra Enzo Tortora in manette nella serie tv: la storia vera

Quello che travolse Enzo Tortora fu uno tsunami senza precedenti per il mondo della televisione italiana. Qualcosa che, come descrisse il giornalista Giorgio Bocca, fu "il più grande esempio di macelleria giudiziaria all’ingrosso del nostro Paese". Proprio nel giorno dei 42 anni dall’inizio della vicenda, HBO Max ha rilasciato le prime immagini della serie, che non a caso vedono un Gifuni/Tortora in manette davanti a una caserma dei Carabinieri di Roma. Portobello, creato da Tortora stesso nel 1977, nel 1983 era un’istituzione della televisione del nostro Paese, all’apice del proprio successo. Proprio per questo l’arresto del conduttore nell’ambito di un maxiblitz legato alla lotta alla mafia fece così tanto scalpore.

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Prelevato forzosamente dalla propria abitazione alle 4 del mattino, Tortora fu portato in questura in manette mentre la sua foto faceva il giro di tutti i giornali e i telegiornali dello Stivale. L’accusa era di associazione mafiosa e traffico di droga.

Chi fece le indagini su Enzo Tortora? Le accuse infondate

Tutto le indagini nei confronti di Enzo Tortora si basavano sulle dichiarazioni di alcuni pentiti di Mafia, tra cui Giovanni Pandico, Giovanni Melluso e Pasquale Barra. Le accuse erano corroborate da un’agendina, ritrovata a casa del camorrista Giuseppe Puca, su cui era riportato il nome Tortora con un numero di telefono a fianco. Seppur questo dettaglio avesse incastrato Tortora, una perizia calligrafica successiva dimostrò che in realtà ci fosse scritto Tortona. Anche il recapito non risultava intestato al conduttore genovese. Nonostante questo, Tortora rimase in prigione, in regime di carcerazione preventiva, per ben 7 mesi, al termine dei quali riuscì a ottenere i domiciliari per motivo di salute. Il conduttore

Nonostante questo, i PM Francesco Cedrangolo e Diego Marmo riuscirono a ottenere una condanna a 10 anni di carcere il 17 settembre 1985. Un anno dopo tutto il castello venne smontato in appello e poi confermato in Cassazione nel 1987. Pandico, schizofrenico e paranoico, aveva coinvolto Tortora per vendicarsi di un caso legato ad alcuni centrini che l’uomo aveva prodotto in carcere. Aveva scritto a Portobello affinché venissero venduti in trasmissione, ma la produzione li smarrì. Il criminale sviluppò allora un sentimento di rivalsa e di odio per Tortora, iniziando a scrivergli lettere minatorie e a scopo di estorsione. Pur dichiarato innocente, la vicenda aveva gravato molto sulla salute del conduttore, che morì il 18 maggio 1988.

La famiglia di Enzo Tortora

La famiglia di Enzo Tortora ha avuto un ruolo fondamentale nel mantenere viva la memoria del giornalista e presentatore. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1988 per un tumore ai polmoni, le sue figlie Silvia e Gaia Tortora hanno continuato a testimoniare il dramma vissuto dal padre, difendendone l’onorabilità e portando avanti battaglie civili per la giustizia. Silvia Tortora, giornalista e scrittrice, è scomparsa nel 2022, lasciando un segno profondo nel panorama culturale italiano. Gaia Tortora, anch’essa giornalista, è oggi una voce riconosciuta del giornalismo televisivo, e ha più volte raccontato la devastazione privata e pubblica causata da quell’errore giudiziario. La compagna di Enzo, Miranda Fantacci, gli fu accanto fino alla fine, supportandolo con determinazione durante il calvario processuale.

Il cast di Portobello, la serie di Marco Bellocchio

Come già detto, per la serie scritta e diretta da Bellocchio, a vestire i panni di Enzo Tortora sarà Fabrizio Gifuni. Oltre a lui troviamo Lino Musella, Romana Maggiora Vergano, Barbora Bobulova, Carlotta Gamba, Alessandro Preziosi, Fausto Russo Alesi e Salvatore D’Onofrio.

Alla sceneggiatura, oltre a Bellocchio, hanno lavorato Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore. La fotografia è di Francesco Di Giacomo, la scenografia di Andrea Castorina, i costumi di Daria Calvelli, il montaggio di Francesca Calvelli, le musiche di Teho Teardo.


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