Elisabetta Gregoraci: "Ho visto la coreografia e volevo scappare"

Si chiude Nudi per la vita, il programma dove i vip si spogliano a fin di bene (la prevenzione). La showgirl calabrese racconta la sua esperienza "estrema"

Elisabetta Gregoraci
Fonte: Ufficio Stampa

Ultimo appuntamento con Nudi per la vita, il programma di Rai 2 in cui due squadre di vip si sono messi in gioco con un’esibizione di spogliarello per sensibilizzare gli spettatori sull’importanza della prevenzione dei tumori. Questa sera va in onda l’ultima parte del viaggio che porterà il team delle donne al tanto atteso show finale. Un viaggio che è stato un crescendo per Rai 2, che con la terza puntata (nonostante il cambio di programmazione) ha ottenuto il 6.1% di share e 1.113.000 spettatori, aumentando di quasi un punto percentuale e 170.000 spettatori rispetto alla scorsa settimana.
Tra le protagoniste c’è anche Elisabetta Gregoraci, da sempre in prima linea quando si tratta di questo argomento. Soprattutto perché anche lei stessa ha dovuto fare i conti con la malattia, che ha toccato da vicino la sua famiglia: "Sono sicura che dopo questo programma tante donne e tanti uomini sapranno come affrontare meglio una situazione difficile, che si può presentare in qualsiasi momento e ti coglie di sorpresa".

Quindi anche una trasmissione televisiva può informare, ma allo stesso tempo intrattenere?

La leggerezza è strumentale alla prevenzione. Non posso svelare quello che vedrete questa sera, ma tutto ciò che facciamo è pensato anche per chi, per esempio, fa chemioterapia. C’è sempre un filo conduttore.

Nudi per la vita è davvero un format innovativo per la tv italiana.

È qualcosa di diverso. Mi viene da dire bello, intenso, emozionante. Da vivere e vedere. L’ho riguardato anche io da telespettatrice e non vedo l’ora di questa finale. Sa, quando ho accettato di partecipare non pensavo fosse realmente così.

Insomma è il bilancio è più che positivo.

Sì. Sono davvero felice di aver detto sì.

Con lei, a spogliarsi saranno Corinne Clery, Valeria Graci, Alessandra Mussolini, Brenda Lodigiani e Maddalena Corvaglia. Conosceva già qualcuna di loro personalmente?

Ci conoscevamo di vista, certo, ma non avevamo mai lavorato insieme. Tranne con Valeria Graci, che era stata ospite una volta a Made in Sud, che conducevo su Rai 2.

Che legame si è creato tra di voi?

Ci siamo trovate molto bene: siamo tutte diverse tra di noi, ma si è creata subito una certa sintonia.

E cosa ci dice del vostro maestro, Marcello Sacchetta?

Che ha dovuto avere molta pazienza. È stato molto bravo a spiegarci come fare le cose. Non avevamo molto tempo per imparare la coreografia, ma lui ci è riuscito.

Per lei è la prima volta in un’esibizione di questo tipo in tv. Le è capitato di non sentirsi a proprio agio?

Quando ci hanno fatto vedere quello che avremmo dovuto fare, eseguito dalle ballerine, ho avuto un attimo di panico. Mi sono detta: "Io non ce la faccio, non lo voglio più fare". Poi Marcello e tutto il team ci hanno accompagnato a destinazione come se fosse cosa più naturale del mondo.

Non è invece la prima volta che si espone sulla sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori.

Se mi conosce un po’, sa che da sempre sono parte di questo mondo. Avendo avuto l’esperienza di mia madre, che si è ammalata giovanissima – aveva soltanto 37 anni – ho subito iniziato un percorso, insieme a mia sorella e alla mia famiglia, in cui tento in ogni modo di far capire quanto è importante la prevenzione. Sono stata testimonial della LILT, della onlus Il Coraggio dei bambini. Sono un po’ la madrina di tutto questo.

Vuole mandare un messaggio ai nostri lettori?

A costo di risultare ripetitiva: ricordatevi che è vero che la prevenzione salva la vita.

Di Letizia Bonardi


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