Le Iene, Mara Venier non si fa 'fregare': “Siccome la zia non è co***ona”, bordata epica. Come è andata
Durante la puntata dello show di Italia Uno di martedì 4 giugno tanti i servizi interessanti ma anche momenti che fanno discutere: ecco le cose migliori e quelle peggiori della serata
Tante storie e inchieste, riflessioni e polemiche. Anche nell’ultima puntata di questa stagione de Le Iene, andata in onda martedì 4 giugno su Italia1 e condotta da Veronica Gentili e Max Angioni, il pubblico ha potuto seguire servizi di inchiesta e approfondimento molto interessanti, intervallati anche da pezzi di comicità sferzante e dai monologhi di ospiti in studio. Vediamo le cose migliori e quelle più discutibili con il top e flop della puntata.
Le Iene, puntata del 4 giugno: i top
Top all’unica persona che fa tana in un nano secondo allo scherzo di Sebastian Gazzarrini e Giovanni Fortunato che provano a rovinare la reputazione di Samantha De Grenet con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Come successo già per altre vittime illustri le Iene si impossessano del cellulare della show girl, e iniziano a inviare messaggi imbarazzanti agli amici vip in rubrica. Ma, tra tutti questi destinatari, ce n’è una, l’unica, che non si fa fregare, e sgama in un nano secondo che dietro a un messaggio così assurdo c’è la trasmissione di Italia Uno. Se tutti gli altri infatti, rispondono ai vocali un po’ spiazzati, ma non capiscono subito che dietro c’è l’inganno dell’AI, Mara Venier ci mette un attimo a capire cosa sta succedendo e risponde a tono. Alla conduttrice arriva un vocale con la falsa voce di Samantha De Grenet che le chiede di fare una puntata di Domenica In con ospite lei e tutti i suoi ex fidanzati. Risposta (epica) della conduttrice dall’altra parte: "Siccome la zia non è co***ona, salutami le Iene che io adoro. Quasi quasi lascio Domenica In e arrivo a Le Iene!"
Sempre all’interno dello stesso servizio diamo un top alla prima reazione, quella di Elena Santarelli, che proprio in questi giorni festeggia i dieci anni di matrimonio con Bernardo Corradi. A lei arriva un messaggio in cui l’amica le dice: "Dì a tuo marito di non scrivermi quelle foto su Instagram, che tristezza", specificando poi che le manda in continuazione foto senza maglietta. La reazione della Santarelli: "Credo che tu ti sia sbagliata perché mio marito non lo farebbe mai!". Poi quando viene chiamata dalle Iene, a scherzo ormai scoperto precisa: "E’ troppo furbo per fare una ca***ta del genere!". Insomma, difesa a oltranza fino a prova contraria.
L’ultimo ospite a fare un monologo in questa stagione de Le Iene è G Max, che approfitta di un pulpito che, nel corso dell’anno, ha accolto molti artisti rap e hip hop. G Max, tra i fondatori dei Flamino Maphia, approfitta di questo spazio per dare una notizia ai fan e anche per lanciare un messaggio a tutto il mondo del rap. Una notizia che riguarda un nome storico del rap italiano, un nome che, quando venne scelto, non aveva intenzione di posizionare il gruppo nel mondo gangsta come si può capire anche ascoltando le loro canzoni, spesso goliardiche. Racconta infatti G Max:"L’hip hop a Roma è nato a piazzale Flaminio dove c’era un gruppo multietnico di amici, così sono nati i Flaminio Maphia. La parola "maphia" l’abbiamo usata per dare un senso di famiglia, senza mai voler celebrare la peggior piaga italiana e l’abbiamo portata ovunque: al Maurizio Costanzo Show, a Sanremo insieme al maestro Califano e persino a Corleone sul palco della Notte Bianca contro la Mafia. L’abbiamo scelta in un periodo in cui c’era da sputare sangue e morire di fame, l’abbiamo portata con leggerezza, la stessa che ha fatto il successo delle nostre canzoni, sempre capace di strappare un sorriso. Oggi che questa parola potremmo cavalcarla, in un mondo di rap che fa a gara a chi è più gangster, a chi è più violento, a chi spara di più abbiamo deciso di fare una scelta per crescere: abbandoniamo la parola maphia. "
Flop
Un flop lo diamo al servizio sulle fobie perché, anche se ovviamente l’esperimento è stato fatto con il consenso degli interessanti, in alcuni casi era palese il disagio e l’ansia che trapelava nella fase di avvicinamento all’oggetto della loro fobia. Tra i protagonisti di questo servizio, che vuole raccontare questa forma d’ansia estrema legata a un particolare oggetto o situazione, ci sono anche due volti noti. La fobia di Alessia Macari, già vincitrice del Grande Fratello sono le Barbie, mentre quella di Angelo Sanzio, il Ken umano, è mettere la testa sotto l’acqua. Entrambi ricordano i traumi che hanno dato origine a questo disagio. Alessia Macari racconta di un giorno al centro commerciale con la sua baby sitter che prese una barbie e le staccò la testa. Lei aveva tre anni e da allora è terrorizzata dalla bambola della Mattel. Angelo Sanzio invece lega il primo ricordo del suo disagio a quando la madre lo lavava da piccolo e quegli scrosci d’acqua improvvisi lo spaventavano. Con le loro fobie i due convivono ancora e si sottopongono a un esperimento alla presenza di uno psicologo che dimostra che sono veri disagi, infatti, per esempio nel caso della Macari, le sue funzioni vitali si alterano già davanti alla sola fotografia della Barbie, quando poi l’inviato de Le Iene, prende una Barbie da un cestone e gliela avvicina, il terrore della ragazza è tale che è spinta a scappare fuori dalla stanza. Il servizio è interessante perché aiuta anche a comprendere meglio le difficoltà di chi vive queste ansie che procurano vero disagio che arriva fino agli attacchi di panico, ma certo fa soffrire anche solo vedere queste reazioni.