Le Iene, la difesa della "santona" di Trevignano e l'appello di Alex Britti

Nello show con Belen Rodriguez Gisella Cardia risponde agli attacchi, Alex Britti invita a vivere senza lamentarsi e Marco Bocci svela il dramma della sua memoria

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

"Tanto fango su di me", questa in sintesi la versione di Gisella Cardia, la veggente che sostiene di parlare con la madonna in un pratone di Trevignano ogni 3 del mese alle 15 che, dopo essersi difesa qualche settimana fa in un’intervista ospite di Porta a Porta, fa il bis con Le Iene. La donna ha risposto alle domande dell’inviato della trasmissione di Italia1 in uno dei servizi della puntata di martedì 3 maggio, respingendo ogni accusa, spiegando meglio alcuni degli episodi più singolari che le sono stati attribuiti, come quello della ‘moltiplicazione degli gnocchi’, e ribadendo di aver sempre agito nella fede e nella buona fede.

Dalla veggente di Trevignano alla solidarietà di Belen Rodriguez

Tra i servizi più interessanti della serata c’è stato quello di Niccolò De Vitis a Napoli, che ha raccontato di un’ aggressione ai danni di due tassisti da altri tassisti, contrari all’accordo con Uber di una cooperativa di Radiotaxi. La Iena ha intercettato uno dei presunti aggressori che nega che il motivo dell’alterco sia la questione di Uber, ma sostiene che la questione riguardi invece i turni di lavoro. Le due versioni, di aggredito e presunto aggressore sono completamente diverse. Ma certo è che l’occasione dà luogo per approfondire l’annosa questione dell’inesistenza e della resistenza ad ogni forma di concorrenza di un servizio che dovrebbe essere erogato nell’interesse del pubblico.

Più tardi, le Iene ‘tornano’ a Napoli, ma con un servizio di tutt’altro sapore, quello della mancata festa scudetto di domenica scorsa, quando tutta la città era convinta di festeggiare il tricolore e invece ha dovuto rimandare l’appuntamento con il trofeo.

Molto interessante anche il lavoro di Alice Martinelli che, prendendo spunto da un recente fatto di cronaca, spiega cos’è l’effetto spettatore, ovvero perché tante persone, davanti a fatti tragici o a persone che hanno bisogno di aiuto, invece di agire rimangono a guardare o, in questa era social, ancor peggio, a filmare quel che accade senza dare una mano a chi è anche in pericolo di vita.

Antonino Monteleone è tornato anche nella puntata di martedì 3 maggio di nuovo sulla strage di Erba per fare chiarezza sui nuovi sviluppi dopo la richiesta di revisione del processo a carico di Rosa Bazzi e Olindo Romano.

Molto bello anche il servizio di Nina Palmieri che ha scoperto in Sicilia una casa che ospitava bimbi nati da violenze o altre situazioni ‘scandalose’, e che poi venivano adottati da famiglie abbienti, dietro pagamento di ‘donazioni’ alla donna che gestiva questo particolare orfanotrofio.

Il dramma degli allevatori, che ancora stanno pagando cara la cialtroneria di chi fissò per l’Italia le quote latte negli anni ’80, tra aziende fallite, conti correnti pignorati, lavoratori ed ex oggi pensionati alla fame e con multe intestate a sei zeri, senza dimenticare i suicidi.

Mentre su una storia che vede una donna vittima di revenge porn e diffusione senza consenso di immagini intime sul web da parte di un’altra donna sua ex partner, c’è la chiusura di Belen Rodriguez,che manda il suo sostegno alla ragazza che sta passando un’esperienza che lei stessa ha conosciuto, suo malgrado.

Marco Bocci e Alex Britti ospiti de Le Iene

Come in ogni puntata, non solo servizi esterni ma anche momenti di ironia e ospiti in studio. Tra i primi non poteva mancare un commento ‘a modo suo’ di Max Angioni sulla vicenda della veggente di Trevignano, molto divertente.

Gli ospiti che si sono prestati a due intensi monologhi sono stati invece Marco Bocci e Alex Britti. Il chitarrista romano ha voluto raccontare uno spaccato della sua vita, un momento in cui si è trovato fuori dai riflettori e che è coinciso con la nascita di suo figlio. E nonostante la lontananza dalle scene ha raccontato la soddisfazione di essersi vissuto a pieno la paternità per poi ritornare protagonista della scena musicale italiana, concludendo con un invito a tutti: "Non lamentatevi: vivete".

L’attore umbro invece ha raccontato della malattia che l’ha colpito anni fa che gli ha tolto parola e memoria. Mentre la capacità di parlare è tornata rapidamente alla normalità, lo stesso non può dirsi per la sua memoria. Oggi Marco Bocci convive con dei ricordi sbiaditi, parziali o mischiati all’immaginazione, ma ha accettato questa cosa e anzi sostiene di sentirsi ‘ogni giorno un uomo nuovo’.


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