Alex Britti sotto choc, "Spiato per mesi dentro casa" dall'ex compagna: usava un baby monitor

Baby-cam, sospetti e un processo per la custodia: ecco cosa è successo nella casa del cantautore romano. Ora sarebbe tutto in mano della Procura.

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Una baby-cam puntata dentro casa, immagini registrate da remoto e usate in tribunale. Alex Britti, cantautore romano, è finito al centro di una vicenda surreale: l’ex compagna, Nicole Pravadelli, l’ha "Spiato per mesi", rivela Fanpage, con l’obiettivo di ottenere l’affidamento esclusivo del loro figlio. Ma il piano si è ribaltato, e adesso è lei a essere imputata.

Alex Britti spiato dalla ex: cosa è successo

La telecamera era stata installata anni fa, quando Britti e Pravadelli vivevano ancora insieme e si occupavano del piccolo Edoardo, nato nel 2017. Un normale apparecchio per tenere d’occhio il neonato, poi dimenticato. Ma nel maggio 2022, a tre anni dalla separazione, Pravadelli si sarebbe collegata da remoto alla baby-cam, ancora attiva e accessibile con le vecchie password. L’obiettivo era semplice: dimostrare che Britti aveva una nuova compagna e che questa relazione interferiva con la cura del figlio. Con quelle immagini, Pravadelli sperava di convincere il giudice ad assegnarle l’affido esclusivo. Ma il materiale ha sorpreso il giudice. Le riprese mostravano momenti di vita privata, con l’artista ripreso dentro casa mentre parlava con un’altra donna.

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Il giudice segnala tutto alla Procura: Britti spiato un’altra volta

Appena visionato il materiale, il giudice ha segnalato il caso alla Procura. La pm Caterina Sgrò ha aperto un fascicolo e, dopo le indagini, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per Pravadelli. L’accusa è di interferenza illecita nella vita privata. A difendere la donna ci sarà l’avvocata Luisa De Martino. Questa non sarebbe neanche la prima volta che Britti finisce sotto controllo. Durante l’inchiesta milanese sulla rete di cyber-spie chiamata Equalize, il cantautore è stato sentito come persona offesa. Tra gli indagati c’è anche Fulvio Pravadelli, padre di Nicole, che avrebbe cercato informazioni riservate sull’artista per usarle nella causa di separazione.

La battaglia legale del cantante: la fine della storia con Nicole Pravadelli

La relazione tra Britti e Pravadelli si è chiusa nel 2019. Da allora, il figlio Edoardo ha vissuto a cavallo tra Roma e Milano, senza che i genitori trovassero un accordo stabile. I litigi sono finiti in tribunale e da lì è partito tutto. Nel 2022, Pravadelli si è presentata in aula con le immagini registrate dalla baby-cam, pensando di ottenere un vantaggio. Invece, ha ottenuto un’accusa penale. Ad assistere Britti ci sono gli avvocati Alessia Casinelli e Gianluca Tognozzi. Sarà il tribunale ora a decidere se quelle registrazioni, usate per tentare di ottenere la custodia, rappresentano invece una grave violazione della privacy. E se davvero, dietro una battaglia legale per un figlio, si nasconde qualcosa di molto più invasivo e pericoloso.


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