La corsa al voto, Crosetto sbotta: "Siete contro Giorgia Meloni"

Durante la prima puntata de La corsa al voto, il co-fondatore di Fratelli d'Italia ha accusato la rete e il programma di schierarsi contro la leader del partito

Guido Crosetto
Fonte: Screenshot

Nella prima serata del 1° agosto La7 ha inaugurato La corsa al voto, il nuovo programma condotto da Paolo Celata che ci accompagna fino alle elezioni politiche del 25 settembre con interviste, dibattiti e confronti. Un inizio piuttosto concitato per la trasmissione di cui, tra gli altri, era ospite Guido Crosetto, imprenditore e co-fondatore di Fratelli d’Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni.

La corsa al voto, Crosetto sbotta contro La7

Durante il suo intervento, Crosetto ha parlato proprio della leader di FdI, tra i principali candidati alla presidenza del Consiglio, accusando La7, il suo direttore e i conduttori del programma di essere di parte e di schierarsi apertamente contro di lei. In particolare, a far infuriare Crosetto è stata un’obiezione da parte di Celata riguardo ad un suo pensiero: secondo lui, la posizione di Giorgia Meloni sull’aborto che lei stessa ha espresso durante un comizio in Spagna non è altro che la rappresentazione dei suoi valori, e non un punto della sua campagna elettorale. "Se poi lei ce l’ha con la Meloni, la chiami qua e si confronti. Io so benissimo che la linea di questa rete sia una linea… e lo capisco e fate benissimo a dimostrarlo fin dal primo giorno. È un’evidente linea di questa rete, fate bene a dimostrarlo anche oggi, tanto è chiaro a tutti la linea di questa rete, del direttore, è chiarissima la vostra posizione sulla Meloni", ha poi sbottato il fondatore di Fratelli d’Italia, sottolineando la (presunta) mancata imparzialità di La7.

A questo punto Celata interviene per spiegare a Crosetto la sua posizione a riguardo: "A me questa cosa che noi siamo contro non mi piace per nulla. Sono molto dispiaciuto", ha concluso il conduttore, che ha chiuso la puntata ringraziando Crosetto: "Spero ci sia un’altra occasione per chiarirci, se c’è bisogno, per fare un’intervista per sentire le ragioni di una parte importantissima del Paese". Anche Alessandro De Angelis, ospite in studio, ha voluto dire la sua: "Se Giorgia Meloni vuole venire in questi studi sarà la ben accetta e la tratteremo come trattiamo tutti gli ospiti facendo domande, ascoltando le risposte perché in primo luogo siamo giornalisti. Sono molto dispiaciuto caro Guido che hai fatto così perché sai benissimo che non c’è nessun mandato editoriale. Invece di seguire questa logica del complotto editoriale un leader che vuole dimostrare di essere tale va ovunque. Tu stavi con Berlusconi quando Berlusconi si presentava da Travaglio con Santoro. La Meloni andasse da Formigli e rispondesse, venisse qui. Si chiama democrazia".


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