Il mistero Moby Prince: Rai 2 racconta il disastro marittimo

Il 20 ottobre va in onda su Rai 2 un documentario dedicato al tragico incidente navale che, nel 1991, ha portato alla morte di 140 persone

Moby Prince
Fonte: Ufficio Stampa Rai

Si intitola Il mistero Moby Prince il documentario in onda su Rai 2, in prima visione assoluta, giovedì 20 ottobre. Presentato in anteprima nazionale presso gli Hangar Creativi di Livorno il 17 ottobre, il film ripercorre i drammatici eventi che hanno coinvolto il traghetto Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo, e che ha portato alla morte di ben 140 persone.

Il disastro della Moby Prince, un caso irrisolto

Nella serata del 10 aprile 1991, la nave Moby Prince lascia gli ormeggi al porto di Livorno per partire alla volta di Olbia. Sono 22.03 quando, a pochi metri dal molo, il traghetto entra in collisione con la prua della petroliera Agip Abruzzo, colpendone la cisterna numero 7: tutto il petrolio contenuto si riversa in mare e una parte (si stimano tra le 100 e le 300 tonnellate) investe la prua della nave passeggeri, travolgendola completamente. Bastano pochi minuti perché una scintilla, causata probabilmente dall’attrito tra le due navi, faccia scoppiare un enorme incendio, di cui rimangono vittime 140 persone, di cui 75 passeggeri e i 65 membri dell’equipaggio. L’unico sopravvissuto è il mozzo del traghetto, Alessio Bertrand, divenuto testimone chiave dell’inchiesta successivamente aperta. Si tratta della più grave tragedia della storia della marineria italiana. Ancora oggi, però, le indagini non si sono concluse e i famigliari delle vittime sono ancora alla ricerca di giustizia per i loro cari che hanno perso la vita nell’incendio.

Nel corso degli anni, gli inquirenti hanno individuato numerosi fattori che potrebbero aver portato al disastro. Innanzitutto un errore umano: il comandante Ugo Chessa avrebbe usato poca prudenza uscendo dal porto ad una velocità troppo elevata: tuttavia anche una maggiore attenzione da parte sua, probabilmente, non avrebbe potuto evitare lo schianto. Si è parlato poi di diversi problemi tecnici della nave, oltre all’impianto antincendio che è risultato disattivato al momento dello scontro. A complicare il tutto anche il grave ritardo con cui i soccorsi sono giunti sul luogo dell’incidente: erano le 23.35 quando la Moby Prince è stata raggiunta dai mezzi di soccorso. Subito dopo l’incidente, quattro persone sono state sottoposte a processo: l’ufficiale di coperta dell’Agip Abruzzo Valentino Rolla, il comandante in seconda della Capitaneria di Porto Angelo Cedro, l’ufficiale di guardia Lorenzo Checcacci e il marinaio di leva Gianluigi Spartano. Il processo di primo grado si è concluso, nel 1997, con l’assoluzione di tutti gli imputati, con la conseguente archiviazione del caso. Soltanto nel 2018 la Procura di Livorno ha deciso di riaprire le indagini.


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