Il Mercante in Fiera: il ritorno in Rai di Pino Insegno è un tuffo nel passato

Il game show torna su Rai 2 in onda dopo 17 anni rimanendo completamente fedele a sé stesso: ecco com'è andata la prima puntata.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Nella serata di ieri – lunedì 25 settembre – Pino Insegno ha fatto il suo grande ritorno in Rai. Dopo innumerevoli discussioni sulla sua presenza nella nuova Rai di Giorgia Meloni, di cui è amico personale, il conduttore ha esordito nell’access prime time di Rai 2 con Il Mercante in Fiera, il game show che lui stesso aveva condotto su Italia 1 nel lontano 2006. E al termine della prima puntata ci sembra di poter dire che il gioco è rimasto fermo esattamente a quell’anno, seppur con qualche piccolo "aggiornamento" per stare al passo con i tempi. Scopriamo dunque com’è andata la prima puntata.

Il Mercante in Fiera, la recensione

Una delle caratteristiche principali di questa nuova edizione de Il Mercante in Fiera è senza dubbio il suo essere breve e concisa: la puntata dura poco più di mezz’ora e Pino Insegno non si perde in chiacchiere. Quando prende la linea, il conduttore non perde tempo in preamboli, discorsi o spiegazioni sul suo sbarco a Rai 2; al contrario, troviamo già i tre concorrenti schierati al tavolo, pronti ad affrontare le tre prove che costituiscono il gioco: le trattative, il duello e la finale. Le regole del game show non sono cambiate da quando Insegno lo conduceva su Italia 1, rimanendo fedele a sé stesso e soprattutto al gioco di carte al quale il programma si ispira. L’unica vera innovazione, infatti, è legata proprio alle carte. Per stare al passo con i tempi, alcune delle carte sono state modificate facendo entrare a far parte del gioco alcune figure moderne: dal Tiktoker all’Influencer, dal Boomer agli Anime (che il conduttore ha, tra l’altro, erroneamente descritto come "le anime", cambiando il senso della parola), passando per il Gamer, il Trapper e il Bomber. Tutto sommato, dunque, Il Mercante in Fiera si è dimostrato per il momento all’altezza delle aspettative: il format non è cambiato, e Pino Insegno appare pienamente a suo agio al timone del programma.

I flop

Ci sono, però, anche alcuni aspetti negativi. Innanzitutto, la Gatta Nera: l’ex Miss Italia Lavinia Abate raccoglie il testimone di Ainett Stephens ed entra in studio avvolta nella tutina nera in pelle e con le movenze sensuali che il suo ruolo richiede. Ma una domanda sorge spontanea: nel 2023 è ancora necessario avere in studio una donna che non dice una singola parola e si limita a farsi ammirare? Probabilmente no. Tra gli aspetti più criticati del nuovo Mercante in Fiera c’è anche l’accompagnamento musicale. Gli spettatori, soprattutto sui social, fanno notare come la musica sia eccessiva e confusionaria, conferendo all’intero programma un’atmosfera a tratti "caciarona".


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