Greta Scarano da Nuovo Olimpo a Circeo: “Racconto donne che vogliono sentirsi libere”

Greta Scarano torna prepotentemente protagonista sul piccolo schermo con due progetti da non perdere, Nuovo Olimpo su Netflix e Circeo su Rai 2.

Greta Scarano è una delle attrici più richieste, lo dimostra il suo tempo in video in televisione al cinema. L’artista è infatti la protagonista in streaming in "Nuovo Olimpo", il nuovo film di Ferzan Ozpetek che tanto sta facendo discutere, e sarà protagonista dal 24 novembre su Rai 2 della serie sul massacro del "Circeo" con l’importante ruolo dell’avvocatessa confidente ed amica di Donatella Colasanti. Un periodo magico per l’artista che è ormai una costante sul piccolo schermo nelle case degli italiani, seguitissima la sua partecipazione con la Gialappa’s e la replica de Il Commissario Montalbano in cui ha conquistato il pubblico al fianco di Luca Zingaretti in una degli episodi più seguiti. Quelle di Circeo e di Nuovo Olimpo però sono due interpretazioni che alzano sicuramente ancora una volta l’asticella nella sua carriera e che la confermano come uno dei nomi di punta, noi ci siamo fatti raccontare le due donne nella nostra intervista.

Greta sarà protagonista in Circeo, conoscevi la storia?

"Conoscevo molto bene la storia essendo di Roma pur essendo nata dopo, ma devo dire di aver scoperto a cosa abbia portato quel processo e alle conquiste ottenute grazie all’impegno di quelle donne. Abbiamo fatto passi enormi, ma purtroppo sembra che questo si sia fermato perché nella sostanza apri un giornale e leggi fatti che ti fanno venire rabbia e sconforto. Le statistiche sono agghiaccianti, un numero impressionante di donne subisce violenza o il femmincidio, è come fare un passo avanti o tre indietro".

Qual è secondo te il messaggio principale di questa serie?

"Abbiamo voluto raccontare un sistema che affonda le sue radici in un maschilismo radicato da secoli. Donatella Colasanti voleva soltanto riprendersi la sua vita, lei non voleva essere il simbolo di un movimento ma c’è diventato. Mi piace pensare che questa serie vuole essere il racconto di una donna che voleva essere semplicemente libera".

Qual è stata la cosa più difficile nell’ interpretare Teresa?

"Teresa è un personaggio di finzione ma che ne racchiude al suo interno tanti reali. Per me è stato complicato rendere credibile il conflitto interno che vive, perché lei empatizzava in maniera straordinaria con le donne che sosteneva. Proprio per questo è divisa tra il difendere Donatella e il movimento. Non sono cose che vanno di pari passo, perché Donatella non voleva essere solo una vittima. Per il movimento però era necessario. La sua vera battaglia interiore è questa, fare il meglio per il movimento ma comprendendo il pensiero e le ragioni di Donatella".

C’è una donna che ti ha ispirato?

"Mariella Gramaglia, era una giornalista, una femminista storica che è entrata anche in parlamento. Ho visto una lunga intervista, è riuscita a proteggere Donatella"

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Parliamo invece di Nuovo Olimpo, cosa ti ha sorpreso di più del lavorare con un maestro come Ozpetek?

"Mi ha sorpreso la grandissima generosità e la sua capacità di essere in ascolto degli attori, noi amiamo molto poter contare nelle scelte di sceneggiatura e lui non aveva problemi a farlo. Ha un talento incredibile che lo porta anche a poter cambiare punto di vista direttamente nella scena. Se c’è qualcosa che lo colpisce è capace di ribaltare tutto in corsa. Mi ha ascoltata tanto, ad esempio gli ho suggerito di inserire la morte di Fellini, mi sembrava una tematica bella".

C’è una grande serenità nel tuo personaggio nonostante la grande lotta che vive, come mai secondo te?

"Penso che la sua serenità dipenda dalla capacità di amare senza condizione, il sentimento del mio personaggio è vero e sincero. Lei ha vissuto tutta la vita probabilmente senza sentirsi davvero amata, ma questo non la ha mai spaventata e fatta rinunciare alla sua libertà. Anche questa è una storia di libertà".


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