E poi si vede su Netflix, I Sansoni come Checco Zalone con un film sul "posto fisso"
I comici fratelli siciliani da 400 milioni di views sui social portano una critica sulle raccomandazioni e sulla poca voglia di diventare grandi

Mercoledì 23 luglio è approdata su Netflix la commedia E poi si vede, film con protagonista la coppia comica siciliana I Sansoni, fenomeno del web con oltre 400 milioni di visualizzazioni. Diretta da Giovanni Calvaruso, la pellicola è scritta da Fabrizio Testini, che ha collaborato alle sceneggiature di tutti i film di Ficarra e Picone, da Il 7 e l’8 fino a Santocielo. Nel cast, oltre ai fratelli Fabrizio e Federico Sansone, Donatella Finocchiaro, Ester Pantano, Paola Minaccioni e Gabriele Cicirello.
La trama di E poi si vede su Netflix con I Sansoni
Tre ragazzi in tre case diverse hanno un unico obiettivo: vincere il concorso statale per entrare nello studio legale del comune. Federico (Federico Sansone) si è laureato in giurisprudenza solo per compiacere i genitori; Fabrizio (Fabrizio Sansone) è avvocato, ma non ha mai praticato e per vivere fa il rider; Luca (Gabriele Cicirello) è figlio di una senatrice (Donatella Finocchiaro) e nella vita ha sempre avuto la strada spianata. Solo per uno di loro, però, si apriranno le porte del "tempo indeterminato", fino a quando le cose prenderanno una piega inaspettata.
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Entra nel canale WhatsAppUna commedia sulla precarietà di una generazione e sulle aspettative di vita
E poi si vede non è di certo la prima pellicola che ironizza sul mito del "posto fisso" e sulla mancanza di voglia di "diventare grandi". Già nel 2001 i conterranei Ficarra e Picone, con Nati stanchi (loro primo lungometraggio al cinema), raccontavano di due trentenni con lavori saltuari che cercavano di posticipare il più possibile quell’inevitabile momento nella vita in cui ci si deve caricare qualche responsabilità sulle spalle. Come in quel caso, anche qui i genitori dei tre giovani "di belle speranze" sperano in un posto fisso per i propri figli. Sul tema ha ironizzato a più riprese anche Checco Zalone, per esempio con Quo Vado?, ma nel film de I Sansoni si legge maggiormente una voglia di criticare la società, in particolare riguardo al tema delle raccomandazioni. Uno dei personaggi, infatti, interpretato da Maurizio Bologna, è un commissario d’esame che tenta di passare di nascosto un codice da inserire nell’elaborato al figlio della politica. Quest’ultimo però non capisce bene e quindi ne approfitta Fabrizio, che era nel cubicolo a fianco in bagno, non visto perchè seduto "a paperella" come la madre gli aveva insegnato per non prendere le malattie.
Se siete interessati, trovate E poi si vede in streaming nel catalogo di Netflix dal 23 luglio 2025. Nati Stanchi è invece disponibile senza costi su RaiPlay, mentre Quo Vado? è nei cataloghi di TIM Vision, Netflix e Prime Video.