"Chi l'ha visto?", svolta caso Pipitone: il racconto "sconvolgente" della mamma e la rivelazione choc di Sciarelli

Durante la puntata di ieri di Chi l'ha visto, la madre di Denise Pipitone, Piera Maggio, e la Sciarelli hanno fatto alcune rivelazioni inquietanti sulle indagini

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Ormai tutti conoscono quello che è diventato uno dei casi più famosi di sparizione in Italia, ricco di svolte e che ancora crea amarezza e dispiacere al solo pensiero: la scomparsa di Denise Pipitone avvenuta il 1º settembre 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, quando la bambina, che all’epoca aveva quasi quattro anni e si trovava nei pressi della casa della nonna materna. Le novità sul caso sono state tante, anche grazie alla determinazione della madre Piera Maggio, oltre che all’impegno di "Chi l’ha visto?" di Federica Sciarelli nell’affrontare il caso. Ma nessuno si sarebbe mai aspettato che rientrassero nel caso anche delle cimici. Ma cosa ha rivelato la madre di Denise?

La svolta delle cimici nel caso Pipitone riaperto da Chi l’ha visto?

Nella puntata di Chi l’ha visto? andata in onda ieri, 8 maggio, si è parlato del nuovo ritrovamento che apre nuove piste nel caso di Denise, alla luce delle cimici che erano state sapientemente posizionate in casa della bambina. In collegamento dalla propria abitazione, Piera Maggio, madre di Denise, ha rivelato i dettagli sul ritrovamento di due dispositivi occultati all’interno di alcune prese elettriche di casa sua. Sembra che fossero state, secondo quanto rivelato dalla donna, posizionate in punti strategici dell’abitazione: "Quando le abbiamo trovate erano caldissime, probabilmente funzionanti. Erano installate dentro le prese, una l’abbiamo trovata in una presa nell’androne e l’altra nella famosa cucina dalla quale Denise è uscita prima di scomparire". La Procura ha dovuto avviare quindi un’indagine per violazione della privacy. Nonostante non possano escludere la possibilità che il posizionamento sia stato effettuato dalle autorità giudiziarie nel corso di precedenti indagini, non è da escludersi che la violazione sia stata effettuata da enti privati. "Se la Procura avesse riconosciuto le cimici, se fossero di proprietà dello Stato – ha aggiunto PIera – ce lo avrebbero detto. Invece le hanno sequestrate e ci sono indagini in corso. Forse qualcuno ha violato la nostra abitazione da privati, è sconvolgente e aberrante".

Le rivelazioni choc di Piera Maggio e Federica Sciarelli

Ma le novità non si fermano certo qui, anzi. Piera Maggio continua spiegando che il problema si presenta anche nel caso di intercettazioni per indagini giudiziarie: "Se le cimici vengono installate per un’indagine, devono avere un inizio e una fine […] Ben vengano se le hanno installate per indagare, perché la mia famiglia non ha mai avuto nulla da nascondere. Ora bisogna capire se c’era una regia, se qualcuno ha ascoltato per chissà quanto tempo ciò che si è detto in questa casa". Poi ricorda che non è la prima volta che le accade una cosa del genere: "Alcune in passato le abbiamo trovate in stanze private". Poi a darle man forte ci pensa in collegamento proprio Federica Sciarelli, che dal suo studio aggiunge un dettaglio inquietante, ricordando che anche le comunicazioni telefoniche di Piera Maggio venissero monitorate, con la Procura che aveva accesso a conversazioni private: "Io sono stata chiamata dalla Procura e mi hanno letto ciò che io e Piera ci eravamo dette al telefono", ha spiegato la conduttrice.


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