L'Ad Rai Carlo Fuortes si dimette: "Non ci sono le condizioni per proseguire"

L'amministratore delegato ha comunicato le sue dimissioni: "Uno scontro politico che contribuisce a indebolire la Rai e il Servizio pubblico".

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

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Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Carlo Fuortes
Fonte: Ufficio Stampa Rai

Dopo lunghi mesi di illazioni e ipotesi, la notizia è diventata ufficiale: Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, si è dimesso. La sua decisione arriva in un momento complicato per la televisione di Stato, che sta facendo i conti con una vera e propria rivoluzione voluta da Giorgia Meloni e dal suo Governo, che sta inserendo persone vicine alla destra di Fratelli d’Italia in tutti i ruoli di maggior potere dell’azienda.

Carlo Fuortes si è dimesso dalla Rai

Proprio per questa ingerenza della politica negli affari della Rai (che non è mai mancata, qualunque fosse il partito al Governo), Carlo Fuortes ha deciso di comunicare le sue dimissioni al Ministro dell’Economia e delle Finanze, lasciando così il suo incarico. In una nota, l’ormai ex amministratore delegato ha spiegato le motivazioni che l’hanno portato a questa decisione: "Da decenni lavoro nell’amministrazione pubblica e ho sempre agito nell’interesse delle istituzioni che ho guidato, privilegiando il beneficio generale della collettività rispetto a convenienze di parte. Prendo dunque atto che non ci sono più le condizioni per proseguire il mio lavoro di amministratore delegato". Fuortes ha poi chiarito che il suo addio alla Rai è dovuto proprio a motivazioni politiche, che non gli permettono più di mantenere il ruolo che ha ricoperto dal 2021: "Dall’inizio del 2023 sulla carica da me ricoperta e sulla mia persona si è aperto uno scontro politico che contribuisce a indebolire la Rai e il Servizio pubblico. Allo stesso tempo ho registrato all’interno del Consiglio di Amministrazione della Rai il venir meno dell’atteggiamento costruttivo che lo aveva caratterizzato, indispensabile alla gestione della prima azienda culturale italiana. Ciò minaccia di fatto di paralizzarla, non mettendola in grado di rispondere agli obblighi e alle scadenze della programmazione aziendale con il rischio di rendere impossibile affrontare le grandi sfide del futuro della Rai".

Con l’ormai noto "risiko delle nomine" in corso, Carlo Fuortes ha dunque preferito lasciare il proprio incarico, in modo da non dover fare i conti con un prevedibile cambio di linea editoriale che avrebbe completamente stravolto il lavoro che lui e la sua squadra hanno portato avanti fino ad ora. "Il Consiglio di Amministrazione deve deliberare, nelle prossime settimane, i programmi dei nuovi palinsesti ed è un dato di fatto che non ci sono più le condizioni per proseguire nel progetto editoriale di rinnovamento che avevamo intrapreso nel 2021. Non posso, pur di arrivare all’approvazione in CdA dei nuovi piani di produzione, accettare il compromesso di condividere cambiamenti – sebbene ovviamente legittimi – di linea editoriale e una programmazione che non considero nell’interesse della Rai". Nessuna indicazione, invece, sul futuro di Carlo Fuortes: l’ex ad Rai ha precisato infatti che "è di nessuna importanza di fronte a queste ragioni e non può costituire oggetto di trattativa".


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