Can Yaman accusato da una negoziante: "Mi ha aggredito verbalmente"

Le cose non si mettono bene per il divo, che potrebbe essere accusato di problemi nel controllare la rabbia, nonostante l'intercessione di Francesca Chillemi

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Sembra esserci aria di problemi per Can Yaman. Tutto sarebbe accaduto mentre il divo si trovava a Civita Castellana, in provincia di Viterbo, impegnato per le riprese della seconda stagione di Viola Come Il Mare, con la collega Francesca Chillemi. Ad averlo fatto innervosire al punto da rischiare una denuncia ci sarebbero motivi come della musica alta, e il fatto che la commerciante in questione sia stata poco incline a venire incontro alle esigenze del divo.

Il rischio rissa e l’intercessione della Chillemi

Una negoziante di Civita Castellana accusa l’attore Can Yaman di averla aggredita. Il tutto sarebbe accaduto nei giorni scorsi. Barbara Nelli, titolare di un negozio di abbigliamento in piazza Matteotti, ha denunciato Yaman per aggressione. Secondo la ricostruzione fatta dall’imprenditrice a Il Messaggero, Yaman: "È entrato nel mio negozio come una furia dicendomi di spegnere la musica", che stando a quanto spiegato dai lavoratori televisivi impediva agli attori di concentrarsi per girare le loro scene. Poi la donna ha aggiunto: "Hanno dovuto trattenerlo in quattro perché voleva avventarsi contro di me. Ha anche dato un calcio a una delle persone che tentavano di tenerlo fermo. Io mi sono spaventata moltissimo". Stando a quanto spiegato dalla commerciante, si trovava a lavoro praticamente bloccata dalle riprese: "Sono entrata in negozio presto, alle 7 del mattino. Ho cominciato a fare le pulizie. Una volta dentro non potevo né uscire né ricevere clienti. Ero praticamente sequestrata. Così ho acceso la radio. Poco dopo sono entrate due persone per chiedermi di spegnere l’apparecchio. In tutto questo, mentre parlavo e spiegavo educatamente le mie ragioni, è arrivato come una furia Can Yaman, che mi ha aggredito verbalmente". Poi è stato il momento di mediazione di Francesca Chillemi, che è entrata nel negozio cercando di alleggerire gli animi: "Mi ha tranquillizzata, è stata molto carina. Mi ripeteva: fallo per me". Il tutto sarebbe avvenuto anche sotto lo sguardo degli altri commercianti della zona, che potrebbero quindi confermare quanto sostenuto dalla Nelli.

La proposta di risarcimento

Concluso lo spiacevole evento, la produzione ha trovato il modo di contattare Barbara, proponendo una sorta di compensazione di 600 euro, che però sono stati rifiutati. L’avvocato di Nelli spiega: "Hanno cercato di tamponare l’aggressione con un risarcimento. Ma senza voler speculare sull’accaduto, bisogna ammettere che non tutto è stato organizzato per il meglio. Lasciare senza ristoro i commercianti per quattro giorni non è stato corretto. Così come non è stato corretto offrire il risarcimento solo dopo il fatto increscioso. Tra l’altro a fine serata la mia assistita ha anche scoperto che la serranda del negozio è stata danneggiata, forse con un calcio".


Guida TV

Potrebbe interessarti anche