Bruno Vespa spiffera tutto: "Ecco qual è il problema di Porta a Porta", poi lancia una frecciata a La7
Il conduttore Rai ha presentato in conferenza la nuova stagione in arrivo. Senza risparmiarsi bordate sulla par condicio e il vero senso del servizio pubblico.
Bruno Vespa oggi era alla conferenza stampa per la presentazione delle nuove stagioni di Porta a Porta e Cinque Minuti. E si è barcamenato (sapientemente) tra frecciatine nei confronti dei competitor e sviolinate per l’ex collega Sangiuliano. Ha ammesso che avrebbe voluto intervistarlo, in relazione allo scandalo che ha portato alle sue dimissioni. Mentre non ha espresso particolare simpatia per l’amica del ministro, Maria Rosaria Boccia. Poi c’è stato l’affondo a La 7 (che aveva intervistato proprio Boccia, qualche giorno fa). E un tentativo di spiegare lo share in calo a Porta a Porta. Vediamo tutti i dettagli qui di seguito.
Bruno Vespa, tra frecciate e affondi
La conferenza di oggi, 9 settembre 2024, ha regalato un Bruno Vespa in grande spolvero. Che non si è limitato a presentare le novità di Porta a Porta e Cinque Minuti, ma ha espresso parecchie opinioni (e forti) sul caso di attualità che ha rischiaro di mettere in ginocchio il Governo Meloni. Su Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura dimissionario, Vespa ha dichiarato infatti che gli sarebbe piaciuto metterlo alla prova in un’intervista, complimentandosi poi con il direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci, che l’intervista a Sangiuliano l’ha effettivamente portata a casa. Mentre "non è nei miei desideri", ha aggiunto Vespa, "intervistare la Boccia perché non voglio essere uno dei suoi strumenti".
E se il riferimento non era chiaro, Vespa è andato anche oltre. "In una tv commerciale", ha detto riferendosi all’intervista di Boccia su La7, "hanno detto che intervistare la Boccia era servizio pubblico mentre intervistare un ministro al Tg1 non era servizio pubblico. Non so più cosa significhi fare servizio pubblico, ho le idee piuttosto confuse". Poi la polemica del giornalista Rai si è spostata sul tema par condicio. Una legge "infernale", secondo lui, che ha anche aggiunto: "spero che se ne faccia una più chiara. Invidio le tv commerciali perché se ne fo**ono delle sanzioni. Loro dicono ‘cosa sarà mai una multa di 20 mila euro?’. In Rai invece non è così, e io dico che è una vergogna che possa accadere questo".
Nel corso della conferenza stampa, Bruno Vespa ha anche invitato ufficialmente in trasmissione Matteo Renzi e Giuseppe Conte, per un confronto sui temi: "Abbiamo ottimi rapporti con tutti e due e spero che accettino". E infine si è augurato di poter rivedere a Porta a Porta la premier Meloni: "Spero che venga quando avrà qualcosa da dire. Immagino quando conoscerà le deleghe di Fitto".
Le novità a Porta a Porta
Polemiche a parte, in conferenza si è parlato anche delle novità in arrivo nella nuova stagione di Porta a Porta. "Il problema di Porta a Porta", ha spiegato Vespa, "è il fatto di soffrire per l’orario di collocazione. Quest’anno cambieremo. Lo faremo per sottrazione, toglieremo delle cose a partire dal tavolo centrale che sarà sostituito con delle comodissime poltroncine". E ancora: "Meno ospiti, quindi ospiti più importanti, ossia trattati in maniera più attenta. Via riquadri e cornici e avremo un videowall gigante. Una grafica migliore che è stata sempre il nostro problema. Realtà aumentata. Visto che quando arriviamo noi tutti sanno tutto, dobbiamo aiutare la gente a capire cosa è successo. Abbiamo chiamato tutta la squadra a un rinnovato entusiasmo". E infine c’è stato spazio per un appello di Bruno Vespa ai vertici dell’azienda. "Cosa chiedere ai vertici della Rai?", ha concluso il conduttore. "Io sono sempre stato un uomo di azienda…il mio auspicio che ci siano buoni film che facciano da traino. Il gioco di palinsesto è un gioco perverso e meraviglioso".