Anna Rosa Fontana: la storia di una donna uccisa due volte

Stasera a Il terzo indizio su Rete 4 il caso di Matera, con l’ex convivente lasciato libero di accoltellare la compagna da una giustizia troppo benevola

Il terzo indizio - Anna Rosa Fontana
Fonte: screenshot

Sono passati già più di dieci anni dalla tragedia materana di Anna Rosa Fontana, brutalmente uccisa dal suo ex compagno Paolo Chieco sulla soglia di casa con sei coltellate. Il caso fu uno dei capitoli più bui per la giustizia italiana, che aveva rimesso in libertà l’uomo nonostante tante, troppe (e vane) denunce.

Stasera su Rete 4 nel terzo episodio della quarta stagione de Il terzo indizio Barbara De Rossi racconterà la drammatica storia di Anna Rosa, un episodio che – proprio per gli errori commessi – è bene ricordare sempre, anche a distanza di anni.

Il caso di Anna Rosa Fontana

Quando Anna Rosa incontrò Paolo Chieco, la donna aveva già due figli. Dalla storia con il nuovo compagno nacque anche un’altra bambina, ma le cose non andarono come previsto e Anna Rosa fu costretta a lasciarlo. Paolo non accettò assolutamente questa decisione e il 13 luglio 2005 decise di uccidere l’ex fidanzata, accoltellandola per ben 15 volte al collo davanti agli occhi del figlio.

La donna miracolosamente si salvò e Chieco fu condannato a 12 anni e 6 mesi. Tra rito abbreviato e conversione in arresti domiciliari, però, l’uomo rimase in carcere per neanche la metà del tempo (uscì nel 2009), e subito iniziò a spiare e poi perseguitare Anna Rosa, arrivando addirittura a portarla sul ciglio di un burrone e minacciarla di lasciarla cadere nel vuoto.

Nonostante le continue denunce per stalking e molestie, Chieco ricevette solo un’ordinanza restrittiva nei confronti di Anna Rosa, provvedimento assolutamente insufficiente perché il 7 dicembre 2010 – a cinque anni dal primo tentato omicidio – una giustizia troppo benevola falliva nell’evitare una morte annunciata. A Paolo Chieco questa volta bastarono sei coltellate per uccidere brutalmente Anna Rosa, la cui storia ha ancora oggi tanto da insegnare e da ricordare.


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