Elon Musk vuole far usare Grok ai bambini, cosa sappiamo di Baby Grok
Elon Musk ha confermato ufficialmente di essere al lavoro su una versione di Grok pensata per i bambini. Cosa sappiamo di Baby Grok e quando sarà disponibile

IN SINTESI
- Elon Musk sta per lanciare Baby Grok, chatbot semplificato di xAI pensato per i bambini, con contenuti adatti ai minori e possibili finalità educative
- Il progetto segue il trend delle AI per bambini, ma suscita dubbi su sicurezza e affidabilità, anche per la scarsa trasparenza sull’addestramento
- Preoccupano le precedenti criticità di Grok e le funzioni di xAI come i Companions, giudicate inadatte a un pubblico infantile
Elon Musk ha annunciato ufficialmente con un post su X (ex Twitter) il prossimo ambizioso progetto di xAI, si tratta di Baby Grok, una versione “semplificata” del celebre chatbot specificamente pensato per i bambini.
Musk ha dichiarato che l’applicazione sarà dedicata a contenuti adatti ai minori ma, oltre a questo, non ha aggiunto altro lasciando molti dubbi, soprattutto per quello che riguarda le tecniche di addestramento dell’AI che dovrebbero garantire un ambiente digitale sicuro e protetto per i più giovani.
Che cosa sappiamo di Baby Grok
Al momento, l’idea di sviluppare un chatbot AI destinato specificatamente ai bambini è un qualcosa di molto vago ma è lecito ipotizzare che si tratti di una “versione semplificata di Grok”, limitata a determinati argomenti e, probabilmente, con un sistema di sicurezza e controllo più avanzato, pronto a tenere al sicuro i più piccoli da qualsiasi argomento non adatto alla loro età.
Non si esclude nemmeno che Elon Musk abbia sviluppato un chatbot orientato specificatamente verso l’istruzione, in grado dunque di seguire i più giovani nello studio e affiancarli nell’apprendimento, aiutandoli a sviluppare creatività e competenze.
Quella di Elon Musk non è una trovata inedita e anche la concorrenza sta lavorando a strumenti simili, come la versione di Google Gemini destinata agli utenti sotto i 13 anni, per aiutarli nei compiti e contribuire a soddisfare le loro curiosità e a stimolare la loro immaginazione.
Non sappiamo ancora molto al riguardo, ma è molto probabile che le due app saranno simili (usando, ovviamente, tecnologie AI diverse) e immaginate dunque per permettere l’accesso all’intelligenza artificiale anche ai più giovani in totale sicurezza.
Dubbi e preoccupazioni su Grok Baby
Nonostante la dichiarazione di intenti di Elon Musk, l’arrivo di Grok Baby sta suscitando dubbi e preoccupazioni, soprattutto perché la versione “normale” di Grok nell’ultimo periodo si è dimostrata piuttosto inattendibile, condividendo dichiarazioni inappropriate e “opinioni” davvero difficili da giustificare.
E questo, naturalmente, solleva seri interrogativi sulla reale capacità di xAI di sviluppare un prodotto che sia davvero adatto ai bambini e che possa realmente tenerli lontani da contenuti pericolosi che, invece, proliferano su X.
Altro dubbio sulla reale sicurezza di Grok Baby riguarda alcune “funzioni collaterali” già presenti nell’ecosistema di xAI, come i Companions, ad esempio, i nuovi avatar per Grok con cui gli utenti possono interfacciarsi per avere risposte e che, spesso, hanno dei comportamenti davvero eccessivi, arrivando addirittura a discorsi sessualmente espliciti.
Tutte queste ragioni, unite al fatto che effettivamente non c’è alcun controllo sui dati che saranno utilizzati per addestrare il nuovo chatbot, sollevano davvero fortissime incognite sul lavoro di xAI che potrebbe non essere compatibile con l’idea di creare strumenti AI pensati per i più giovani.