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Che cos'è l'IoT e come cambia il rapporto tra mondo fisico e digitale

Che cos’è l’Internet of Things, come funziona e in che modo queste tecnologie smart stanno cambiando la vita delle persone. La guida completa sull’argomento

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IoT SuPatMaN/Shutterstock

L’Internet of Things (IoT o Internet delle Cose), non è più un concetto futuristico ma è diventato una realtà che sta ridefinendo il rapporto tra il mondo fisico e quello digitale. Si tratta di un vastissimo ecosistema e in continua espansione, dove oggetti fisici (come sensori e altre tecnologie) si interconnettono per scambiare dati e interagire senza l’intervento umano diretto.

Questa rete intelligente va ben oltre la semplice connessione di un dispositivo a internet ed è in grado di dare vita a un flusso continuo di informazioni che, una volta elaborate, permettono di monitorare, controllare e automatizzare vari processi.

Che cos’è l’IoT e come funziona

Per IoT si intende la capacità di oggetti di uso quotidiano di connettersi a internet e scambiare dati. Questi “oggetti” possono essere incredibilmente diversi tra loro e si va dall’elettrodomestico smart controllabile a distanza fino ad arrivare ai sensori che monitorano l’umidità del terreno e senza dimenticare i macchinari industriali che comunicano tra loro automatizzando la produzione.

Ciò che unisce tutti questi dispositivi è la presenza di sensori, software, attuatori e altre tecnologie di rete che li rendono capaci di percepire l’ambiente circostante, comunicare le informazioni raccolte e, in certi casi, agire in base a tali dati in piena autonomia.

Ed è proprio l’autonomia la caratteristica principale di questi dispositivi che possono comunicare e interagire senza la necessità di un intervento umano costante.

Per quanto riguarda il funzionamento dell’Internet of Things occorre analizzarne l’architettura, che generalmente si articola in quattro sezioni principali.

La prima è quella di sensori e attuatori; qui risiede la capacità dell’IoT di “sentire” il mondo fisico, con i sensori che possono essere immaginati come i “cinque sensi” che raccolgono dati dall’ambiente mentre gli attuatori possono essere immaginati come le “braccia” che agiscono sull’ambiente in base ai dati ricevuti o alle istruzioni impartite.

La seconda sezione riguarda la connettività che ha il compito di trasmettere i dati raccolti dai sensori e può essere immaginata come la spina dorsale della comunicazione IoT.

La scelta della tecnologia di connettività è fondamentale e dipende da fattori come la distanza, la quantità di dati,il consumo energetico e la latenza richiesta. Si va dal Wi-Fi e Bluetooth per le connessioni a corto raggio e ad alta velocità, a tecnologie a bassa potenza e lungo raggio come LoRaWAN e NB-IoT per dispositivi che trasmettono piccole quantità di dati su vaste aree. Il 5G, invece, con la sua latenza ultra-bassa e alta larghezza di banda, sta abilitando scenari finora impensabili dove velocità, distanza e affidabilità sono cruciali.

La terza sezione riguarda l’elaborazione dei dati, qui tutte le informazioni grezze raccolte dai sensori vengono inviati a un gateway IoT, un dispositivo che funziona come un ponte (e che spesso esegue una prima elaborazione locale) per ridurre il volume di dati da inviare al cloud e la latenza.

Da qui, i dati vengono trasmessi a una piattaforma cloud IoT, che rappresenta il cervello centrale del sistema. In questa fase, i dati vengono filtrati, aggregati, normalizzati e preparati per l’analisi.

Infine, c’è la sezione applicazione e interfaccia utente. Qui i dati elaborati si trasformano in informazioni e azioni concrete, con la possibilità di essere monitorate in qualsiasi momento dagli utenti che possono anche impartire comandi a distanza e gestire l’intero ecosistema.

Applicazioni pratiche dell’IoT

L’impatto dell’IoT si estende in quasi ogni settore, diventando parte di una trasformazione profonda. Nel settore della Smart Home, ad esempio, l’IoT migliora il comfort e l’efficienza energetica, permettendo agli utenti il controllo remoto di ogni aspetto della propria abitazione dall’ illuminazione, al riscaldamento fino ad arrivare a serrature ed elettrodomestici.

Anche le Smart City sfruttano l’IoT per ottimizzare la gestione urbana consentendo una regolazione intelligente del traffico attraverso semafori adattivi, all’illuminazione pubblica che si adatta alle condizioni ambientali e al flusso pedonale e molto altro ancora.

Nel settore della sanità, questa tecnologia sta cambiando radicalmente l’assistenza al paziente e la gestione ospedaliera. Utilizzando dispositivi indossabili, ad esempio, si possono monitorare costantemente i parametri vitali, abilitando la telemedicina e l‘assistenza a distanza per anziani o persone con patologie croniche.

Per quel che riguarda l‘industria 4.0, attraverso l’Industrial IoT è possibile integrare sensori all’interno dei macchinari che permettono di abilitare la manutenzione predittiva, riducendo i tempi di inattività e i costi. In questo modo si ottimizzano i processi produttivi, si monitora l’intera catena di approvvigionamento e si automatizzano i magazzini, rendendo le fabbriche più produttive.

Anche l’agricoltura sfrutta questi sistemi per massimizzare la resa e minimizzare gli sprechi. Sensori monitorano in tempo reale le condizioni del suolo e del clima, permettendo un’irrigazione automatizzata e mirata. Il bestiame e le colture vengono tenute costantemente sotto controllo, contribuendo a una produzione alimentare più sostenibile ed efficiente.

Nel retail, l’IoT migliora l’esperienza del cliente e l’efficienza operativa con la gestione intelligente dell’inventario, le esperienze d’acquisto personalizzate basate sul comportamento e l’analisi del flusso dei clienti che rendono il settore più dinamico e competitivo.

Infine, nell’automotive, l’IoT diventa fondamentale per lo sviluppo di veicoli connessi con sistemi di infotainment avanzati, diagnostica da remoto e sistemi di sicurezza predittivi che aumentano il comfort, la sicurezza e l’efficienza dei trasporti. Da non sottovalutare nemmeno la guida autonoma che in futuro consentirà alle automobili di muoversi in autonomia in qualsiasi situazione.

I principali vantaggi dell’IoT

I benefici derivanti dall’adozione dell’IoT sono moltissimi e possono davvero stravolgere la vita delle persone. In primis si parla di efficienza operativa che grazie al monitoraggio e all’automazione consente di ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi di risorse e minimizzare i costi operativi.

Come già detto questa tecnologia porta anche a un significativo miglioramento dell’esperienza utente, offrendo prodotti e servizi più personalizzati, convenienti e reattivi che possono rendere la vita delle persone più semplice e vicina alla loro esigenze.

Importante ricordare che sistemi del genere, soprattutto per le aziende, possono creare nuovi modelli di business e offrire servizi innovativi a valore aggiunto basati sulla raccolta e l’analisi dei dati, aprendo mercati prima inesplorati.

Per quel che riguarda sicurezza e monitoraggio l’IoT permette di accedere a sistemi di allarme avanzati, monitoraggio remoto e la capacità di prevedere e prevenire guasti a macchinari o infrastrutture critiche.

Inoltre, grazie all’accesso a dati in tempo reale e all’analisi dati approfondita fornita dalle piattaforme IoT, si ottengono processi decisionali migliori che possono essere di grande aiuto per aziende e singoli individui in contesti diversi.

Infine, l’IoT contribuisce alla sostenibilità e attraverso una gestione intelligente dell’energia, l’ottimizzazione delle risorse idriche nell’agricoltura e la riduzione degli sprechi in vari settori, supportando pratiche più ecologiche e un minore impatto ambientale.

Sfide e preoccupazioni dell’IoT

Nonostante i numerosi benefici, l’implementazione dell’IoT non è priva di ostacoli e preoccupazioni.

Una delle sfide più critiche riguarda la sicurezza dei dati e la privacy che vista l’enorme quantità di informazioni sensibili raccolte dai vari dispositivi li rende un bersaglio per attacchi informatici. In questo senso, dunque la protezione dei dati da accessi non autorizzati, furti o manipolazioni è una priorità assoluta per salvaguardare gli utenti..

Anche l’interoperabilità rappresenta un’altra sfida significativa e la mancanza di standard universali e l’adozione di protocolli proprietari da parte di diversi produttori possono rendere complessa la comunicazione e l’integrazione tra dispositivi e piattaforme differenti, creando ecosistemi frammentati.

La gestione dei dati è un’enorme preoccupazione, con l’IoT che genera volumi massicci di informazioni (chiamate Big Data) che richiedono infrastrutture di archiviazione, elaborazione e analisi robuste e scalabili.

Anche la complessità di implementazione è una caratteristica spesso sottovalutata e integrare sistemi IoT, in contesti industriali o urbani complessi, richiede competenze tecniche specialistiche, una pianificazione accurata e un’attenta considerazione delle architetturedi rete e software.

Oltre a questo anche i costi inizialidi investimento in hardware, software, piattaforme e competenze possono essere significativi e rappresentare una barriera nello sviluppo di sistemi del genere.

Infine, i requisiti energetici sono una limitazione pratica per molti dispositivi IoT. La necessità di operare per lunghi periodi con batterie o fonti di energia limitate spinge alla ricerca di soluzioni sempre più efficienti dal punto di vista energetico.

Quale sarà il futuro dell’IoT

Il futuro dell’IoT è in divenire e si preannuncia ancora più interconnesso e intelligente. L’integrazione sempre più profonda tra intelligenza artificiale e machine learning, ad esempio, è destinata a rivoluzionare l’IoT, consentendo la nascita di sistemi di analisi i dati più sofisticati, in grado di apprendere autonomamente dai pattern e prendere decisioni predittive o autonome, riducendo ulteriormente la necessità di intervento umano e migliorando l’efficacia dei sistemi.

Anche l’Edge Computing acquisirà un’importanza crescente, con l’elaborazione dei dati avverrà sempre più vicino alla fonte, riducendo la latenza e il carico sulle reti cloud, due requisiti fondamentali per applicazioni in tempo reale e per contesti in cui la connettività di rete è limitata o intermittente.

Cruciale per questa tecnologia anche la diffusione del 5G, ultra-veloce, a bassa latenza e ad alta densità permetterà la proliferazione di miliardi di dispositivi IoT e per abilitare applicazioni avanzate come la guida autonoma o la chirurgia a distanza.

In questo scenario, dunque, ci sarà anche un continuo e crescente investimento nella sicurezza informatica, con lo sviluppo di nuove architetture di sicurezza, l’adozione di standard crittografici avanzati e la sensibilizzazione degli utenti che saranno cruciali per proteggere i dati e i dispositivi da minacce sempre più sofisticate.

Infine, assisteremo all’emergere di sistemi IoT sempre più autonomi capaci di operare, auto-diagnosticarsi e auto-ottimizzarsi con una minima supervisione umana, portando a una maggiore automazione in settori critici come l’industria e le infrastrutture.