Addio alla serie A: la Rai rinuncia ai diritti tv per le prossime stagioni

La tv pubblica non ha preso parte al bando per l'assegnazione del diritti televisivi per il campionato italiano. Dietrofront anche di Amazon.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

La Rai dice addio alle partite di Serie A trasmesse in chiaro: secondo quanto riferito da Repubblica, la tv di Stato ha infatti rinunciato ad acquisire i diritti televisivi del maggiore campionato italiano per le prossime stagioni, preferendo concentrarsi su altre tematiche. Restano invece in corsa le altre principali emittenti private e pay tv: Mediaset, Sky e DAZN. Inaspettata anche la decisione di Amazon di tirarsi indietro, dopo aver trasmesso diversi incontri durante questa stagione.

La Rai rinuncia ai diritti della Serie A

Il bando per la presentazione delle offerte da parte delle emittenti televisive alla Lega Serie A è scaduto ieri, 15 giugno, e questa mattina sono state aperte le buste contenti le stesse offerte. Manca tuttavia all’appello quella della Rai, che ha deciso di rinunciare ai diritti per le seguitissime partite di calcio del più importante campionato nazionale. I vertici di Viale Mazzini non hanno reso note le motivazioni di questa decisione. Una scelta, questa, dipesa dalla Direzione dei Diritti Sportivi della tv pubblica, la sezione di cui era a capo il compianto Pier Francesco Forleo, genero di Mara Venier, scomparso il 9 giugno. La decisione di defilarsi dalla corsa ai diritti è stata seguita anche da altre emittenti e piattaforme quali Discovery, Paramount, Apple Tv e soprattutto Amazon Prime Video.

I possibili scenari

La partita è dunque aperta soprattutto tra Sky, DAZN e Mediaset, che rimangono in corsa per acquisire i diritti della Serie A per un periodo che va dai tre ai cinque anni, a partire dalla stagione 2023/2024. Secondo quanto riportato da Repubblica, tuttavia, tutte le offerte sarebbero inferiori al minimo di 1,15 miliardi a stagione imposto dal bando della Lega Serie A. Per questo è stato stabilito di avviare una fase di trattative private, che avrà luogo nelle prossime settimane. Lo scenario ideale, secondo l’amministratore delegato Luigi De Siervo, sarebbe superare i guadagni di Sky e DAZN, ovvero 927,5 milioni a stagione, arrivando ad incassare anche 950 milioni. Per raggiungere questo obiettivo la Lega potrebbe puntare su una co-esclusiva di Sky e DAZN, con due o tre partite per il primo e sei o sette per il secondo, a cui si andrebbe ad aggiungere una decima trasmessa in chiaro (che andrebbe quindi ad essere assegnata ad una terza emittente, probabilmente Mediaset). Si tratta tuttavia soltanto di un’ipotesi: il bando prevede infatti otto diversi pacchetti, per i quali le emittenti possono avanzare le proprie offerte. Ma, per il momento, una decisione definitiva non è ancora stata presa.


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