Chi è Laura Speranza, moglie di Stefano Tacconi: l’aneurisma, la devozione a Padre Pio e il ruolo 'cruciale' del figlio
Oggi l'ex portiere e la compagna saranno ospiti a Domenica In. Per raccontare il dramma dell'ischemia, la battaglia con la riabilitazione e l'aiuto fondamentale della fede.
Oggi Stefano Tacconi e Laura Speranza saranno ospiti di Domenica In, su Rai 1. Sono insieme da oltre 30 anni, lei ex modella e lui uno dei portieri più importanti della storia del calcio. Nonostante lui fosse già sposato, quando si sono incontrati il colpo di fulmine è stato tale da spingerlo a lasciare tutto. Con Laura, Stefano ha avuto quattro figli (Andrea, Alberto, Vittoria Maria e Virginia) e una vita piena di soddisfazioni. Ma c’è stato un momento critico che ha rischiato di far saltare tutto. Nel 2022 un aneurisma improvviso ha colpito Tacconi, salvato grazie all’intervento tempestivo del figlio Andrea. Da lì una lunga riabilitazione, e la devozione di Laura per Padre Pio che le ha dato la forza di andare avanti. Scopriamo tutti i dettagli e le curiosità qui sotto.
Laura Speranza e Stefano Tacconi, dall’amore al baratro
Più di 30 anni fa, il loro primo incontro. Stefano Tacconi, leggenda del calcio, si innamora dell’allora modella Laura Speranza. Lui però è già sposato, e l’idillio rischia di rompersi sul nascere. Ma l’attrazione tra i due è tale da spingere Tacconi a chiedere la separazione. Da quel momento Stefano e Laura non si guardano più indietro: si sposano, vanno a vivere insieme e fanno quattro figli, Andrea, Alberto, Vittoria Maria e Virginia. Tutto bellissimo, una vita da manuale. Finché il 23 aprile 2022 non arriva il colpo più duro.
"Io lo aspettavo a casa", raccontava Laura Speranza a Pomeriggio 5, "perché era il giorno del mio compleanno, ma lui non è tornato e mi ha chiamato l’ospedale di Asti". In quel momento il mondo è crollato. "La sera prima è andato a un evento con nostro figlio Andrea. La mattina dopo Stefano aveva un forte mal di testa e ha preso un analgesico. Poi è caduto a terra". Per fortuna, l’intervento tempestivo del figlio Andrea ha impedito che la situazione si aggravasse ancora di più. Così raccontava quei momenti terribili Andrea: "A mezzogiorno avevamo appuntamento ad Asti in fiera e mi ha chiesto di andarci. Nemmeno si è alzato dalla macchina ed è svenuto. Fortunatamente l’abbiamo preso al volo, altrimenti avrebbe potuto sbattere la testa. L’ho steso a pancia in su ed ha avuto le convulsioni. Ho pensato subito al cervello, mi sono accorto respirasse male e di istinto l’ho girato sul fianco. Ha rimesso ed ha cominciato a respirare meglio. In cinque minuti è arrivata l’ambulanza. L’hanno portato subito via".
Poi è venuta una parte altrettanto dura. Una lunga riabilitazione dopo l’ischemia cerebrale di Stefano. Lui ci ha scherzato anche su – "mi sto allenando più ora con il dottor Gravina che con Trapattoni in Nazionale" – mentre Laura si è affidata al suo punto di riferimento nei momenti difficili. Una devozione profonda per Padre Pio, il santo per cui a casa ha costruito una specie di mausoleo. "Padre Pio è sempre stato presente nella nostra vita", spiegava la Speranza a questo proposito, "sia alla nascita dei nostri figli, che durante l’operazione che Stefano subì anni fa alla schiena. Oggi lo ritroviamo vicino a noi in ospedale". E stando alle parole di Tacconi, la devozione e le preghiere della moglie potrebbero avergli salvato la vita nel momento più buio: "Il medico che mi ha operato le disse di pregare, perché non sapeva se sarei arrivato al giorno dopo". Ci è arrivato, al giorno dopo e a tutti quelli che sono seguiti. "È stata dura, ma ha resistito anche lei", concludeva il portiere, "non ha mollato, mi sta dietro, si prende cura di me".