La vera storia di Antonio Maglio, protagonista di A muso duro

Medico specializzato nella riabilitazione dei disabili, è considerato il padre delle Paralimpiadi. Nel film in onda su Rai 1 è interpretato da Flavio Insinna

A muso duro
Fonte: IPA

Lunedì 16 maggio va in onda in prime serata su Rai 1 A muso duro, un film tv con protagonista Flavio Insinna, che segna così il suo grande ritorno sul piccolo schermo in veste di attore. La fiction racconta la storia di Antonio Maglio, un medico che è stato un vero pioniere nelle cure riabilitative delle persone con disabilità, e che ha promosso le prime Paralimpiadi della storia, tenutesi a Roma nel 1960.

Chi era Antonio Maglio, il padre delle Paralimpiadi

Nato al Cairo nel 1912, Antonio Maglio si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bari nel 1935. È un neurologo e dirigente dell’Inail, e fin da subito si interessa alla riabilitazione dei disabili, in particolare di coloro che hanno subito lesioni alla colonna vertebrale e non possono più muovere gli arti. Nel 1957 viene nominato direttore del neonato Centro Paraplegici "Villa Marina" di Ostia, dove sperimenta e mette a punto nuove tecniche per la riabilitazione, ottenendo un abbassamento del tasso di mortalità e un’attenuazione della depressione nei soggetti che tratta.

È qui che la sua storia si intreccia con quella del neurologo anglo-tedesco Ludwig Guttmann, che nel secondo dopoguerra aveva sperimentato lo sport come mezzo, per le persone disabili, per ottenere la propria rivalsa dopo le difficoltà che la vita ha posto loro davanti. Maglio capisce così di dover investire nello sport, e introduce i suoi pazienti a diverse discipline adatte anche alle persone in carrozzina: dal basket alla scherma, dall’atletica leggera al nuoto, fino al tiro con l’arco e molti altri. Proprio per questo, Antonio Maglio è universalmente riconosciuto come il padre del movimento Paralimpico italiano, nonché figura fondamentale per dar vita ai primi Giochi Paralimpici della storia.

Parte del merito va anche a Guttmann, che nel 1948 ha inventato gli Stroke Mandeville Games, le prime gare per atleti su sedia a rotelle, a cui negli anni successivi partecipano anche i pazienti di Maglio. Nel 1096 quest’ultimo ha convinto il medico inglese a portare i Giochi a Roma, dove si sarebbero svolte le Olimpiadi estive: quella manifestazione è stata riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale come la prima edizione delle Paralimpiadi.


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