A Ossi di Seppia il racconto dello scandalo del sangue infetto

A causa della negligenza del Ministero della Sanità, migliaia di persone vengono contagiate dai virus dell'epatite C e dell'HIV: il tema dell'ottava puntata.

Come ogni mercoledì, anche il 2 novembre arriva su RaiPlay una nuova puntata di Ossi di Seppia – Quello che ricordiamo, la docu-serie nata per raccontare gli eventi che hanno cambiato per sempre la storia dell’Italia e del mondo, con l’intento di trasmettere, in particolare ai giovani, il senso della memoria. Si tratta di storie che hanno segnato un punto di rottura, un netto cambio di rotta nei più svariati ambiti: dalla cronaca alla scienza, dallo sport alla società. Per l’episodio numero otto, la trasmissione ripercorre il periodo tristemente noto per il cosiddetto scandalo del sangue infetto.

Ossi di Seppia, l’ottava puntata

Siamo negli Anni ’80 quando, a causa di uno scarso controllo da parte dello Stato Italiano, e in particolare del Ministero della Salute, migliaia di persone vengono contagiate dai virus dell’epatite C e dell’HIV. Il motivo? Molti pazienti ricevono trasfusioni di sangue infetto. Si assiste così ad un netto aumento dei casi di AIDS ed epatite, malattie che in quel periodo sono ancora poco conosciute e che, per questo, si diffondono a macchia d’olio: sono più di seimila le persone che contraggono questi virus a causa della negligenza del Ministero e che, di conseguenza, chiedono a gran voce che venga fatta giustizia.

Secondo quanto emerso dalle indagini, iniziate nei primi Anni ’90, le vittime hanno ricevuto trasfusioni di sangue di provenienza illecita e ottenuto a basso costo, non controllato né trattato con inattivatori virali. Sono stati individuati diversi responsabili per quanto accaduto, uno su tutti l’allora Direttore del Servizio Farmaceutico del Ministero della Sanità, Duilio Poggiolini. Nel 2003 quest’ultimo, insieme ad altri 10 indagati, è stato condannato per omicidio colposo plurimo. Nel 2019, però, tutti gli imputati sono stati assolti: per il Tribunale di Napoli, "il fatto non sussiste". Oltre alla condanna dei responsabili, le persone infettate e le famiglie delle vittime chiedevano un risarcimento pecuniario da parte dello Stato, che ha ammesso le proprie colpe e disposto un indennità mensile. Nel 1992 è stato stabilito che le famiglie dovessero ricevere un risarcimento pari a 540 euro al mese.

Quando e dove vedere Ossi di Seppia

A partire da mercoledì 2 novembre l’ottava puntata di Ossi di Seppia è disponibile in streaming su RaiPlay. Lo stesso episodio va poi in onda nella seconda serata di venerdì 4 novembre, con il consueto appuntamento su Rai 3.


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