Sveva Sagramola si sfoga: "Per anni ho sofferto Licia Colò", poi ammette: "È un volto molto potente"
Dalla lunga esperienza a “Geo” al legame con il pubblico, fino alla maternità arrivata tardi e alla necessità di distinguersi da chi l’ha preceduta.

Per molti è semplicemente la conduttrice di Geo, il programma pomeridiano di Rai 3 che racconta dell’ambiente, dei viaggi e della sostenibilità. Ma dietro il volto familiare di Sveva Sagramola c’è una storia lunga, fatta di reportage in giro per il mondo, scelte personali e professionali, e un’immagine costruita nel tempo, cercando di superare paragoni ingombranti. In un’intervista al Correre della Sera, la giornalista e conduttrice ha ripercorso alcune tappe fondamentali del suo percorso, tra televisione, maternità e confronti con figure simbolo della divulgazione ambientale in TV.
Sveva Sagramola: il paragone con Licia Colò e i due approcci a Geo
Alla conduzione di Geo dal 1998, Sveva Sagramola ha raccontato del percorso che l’ha portata dal reportage internazionale alla conduzione quotidiana. Laureata in Scienze Politiche, ha iniziato in RAI come inviata per Mixer e Viaggi nei luoghi del sacro. Ha attraversato l’America Latina, l’Asia, l’Africa, firmando servizi e documentari. Poi la svolta: "A un certo punto ho deciso di fermarmi. Sono diventata madre tardi, a 45 anni, e ho scelto di esserci".
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Entra nel canale WhatsAppNel suo percorso ha pesato a lungo il confronto con Licia Colò, che per molti anni ha rappresentato il volto della divulgazione ambientale in TV: "Per anni la gente mi diceva: ‘Ah, tu sei quella che conduce il programma di Licia Colò’. Non dico che l’ho sofferto, ma…". Oggi, però confessa che i rapporti tra loro sono più che buoni: "Ci vogliamo bene". Sagramola ha spiegato di avere tra l’altro un’impostazione diversa da quella di Colò. "Licia ha uno sguardo sull’ecologia, è una biologa pura. Io sono più antropologa". Una differenza che ha segnato lo stile del programma: meno documentario naturalistico classico, più attenzione alle culture e alle storie.
La maternità, la famiglia e il senso del dovere a lavoro
Come lei stessa ha rivelato, per anni ha creduto che la maternità non facesse per lei. Poi però è arrivato il cambiamento netto: "È la cosa che ho fatto senza la minima ansia. Una specie di miracolo". La nascita della figlia l’ha portata a rivedere tempi e priorità. Ha rinunciato ai viaggi, ma forse non per sempre: "Se tornerò a viaggiare? a volte me lo domando. Chissà, nel caso sarà un’altra delle mie mille vite". Effettivamente Sagramola appare sempre molto impegnata quando si tratta di lavoro, e nel tempo, Geo è diventato un impegno quotidiano anche sul piano personale. Dopo la morte del padre, ha scelto di tornare in studio il giorno dopo. "C’erano in ballo troppe persone". È un lavoro che ha saputo tenere insieme pubblico e privato, e la sua longevità in video ne è la prova. Ma questo non significa che negli anni non abbia dovuto affrontare sfide nella sua vita privata: "Ne abbiamo tutti quanti, per questioni famigliari, relazioni, mancanze. Sono i nostri i buchi neri, le nostre fragilità. Ho avuto una infanzia bella, ma fino a un certo punto: ho tre fratelli ma i miei si sono separati ed è stata una separazione con tanti problemi. Non è stato facile".