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Project Moohan è un test e Samsung guarda già al futuro dei visori AR/VR

I visori AR, VR e MR sono un settore in forte crescita, ma prima di sostituire gli smartphone c’è bisogno di strategie mirate per conquistare il grande pubblico

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Samsung è pronta a presentare al mondo il suo visore XR noto come Project Moohan, il primo device con Android XR, nato dalla collaborazione con Google. Tuttavia, secondo gli analisti, non si tratterebbe di un vero e proprio lancio su scala globale, ma piuttosto di “un esperimento” che l’azienda sudcoreana sta facendo per capire se c’è un reale interesse da parte dei consumatori per questo tipo di tecnologia.

Una strategia indubbiamente sensata che, in base alla risposta del pubblico, definirà la portata degli investimenti in questo settore in fortissima crescita e che, da qui ai prossimi anni, si pone l’obiettivo ambizioso di “sostituire lo smartphone” a beneficio di un paio di smart glass.

Gli smart glass sostituiranno davvero gli smartphone?

Molte grandi aziende come Meta e Samsung stessa, già da qualche tempo si stanno chiedendo se davvero gli utenti sono pronti a dire addio ai propri smartphone per abbracciare gli occhiali smart. Una prospettiva certamente interessante ma che solleva anche diverse perplessità.

Anzitutto, gli smartphone sono ormai così radicati nella vita delle persone che prima di essere sostituiti ci sarà bisogno di trovare un’alternativa tecnologica valida e accessibile a tutti, una cosa che, almeno al momento, gli occhiali smart non sono ancora in grado di fare.

Oltre a questo, bisogna ricordare anche che in questo momento non ci sono così tanti modelli di smart glass sul mercato e non possono minimamente competere con la vastissima varietà di cellulari tra cui scegliere, che vanno a coprire tutte le fasce di prezzo.

Inoltre, stando a un sondaggio condotto da Samsung, ci sono ancora molti dubbi sugli occhiali smart e gli utenti sono ancora scettici sulla reale efficacia di questa tecnologia. Per questo motivo, come detto in apertura, Project Moohan è visto un po’ come un esperimento, il cui successo dipenderà essenzialmente dalla sua capacità di convertire “diffidenti” in “entusiasti”.

Come si convincono i consumatori ad abbandonare lo smartphone

Affinché una tecnologia del genere abbia successo ci sono vari ostacoli da superare e primo fra tutti la costruzione di un ecosistema di contenuti e servizi che possa spingerli ad abbandonare lo smartphone a beneficio degli smart glass.

In questo caso, entra in gioco Android XR di Google, che dovrebbe garantire una base solida di applicazioni e funzionalità.

Il secondo parametro riguarda il comfort, del resto nessuno vorrebbe indossare un dispositivo del genere se fosse tropo ingombrante o scomodo. Perciò in questo senso è cruciale anche una grande attenzione del design.

Infine c’è il prezzo, considerato forse il fattore più critico e, come visto con l’Apple Vision Pro, uno dei punti a sfavore nella diffusione di questa tecnologia. A questo proposito è chiaro che Project Moohan debba fare una scelta coerente e “rinunciare al superfluo”, a tutte quelle tecnologie che, per quanto accattivanti, non influiscono realmente sulla user experience, ma contribuiscono solo a fa lievitare il prezzo.

Secondo gli esperti, le tecnologie di realtà virtuale, aumentata e mista sono uno dei trend per il futuro. Per questo aziende come Samsung, Meta e Apple si stanno impegnando già da adesso per sviluppare prodotti che possano attirare l’attenzione dei consumatori.

Tuttavia, device come Project Moohan sono ancora considerati a rischio e se non riuscissero a suscitare l’interesse dei consumatori, c’è il rischio che aziende come Samsung possano ritirarsi dalla competizione, cosa che porterebbe a un drastico rallentamento del settore che potrebbe influire anche sui futuri sviluppi di questa tecnologia