Proton presenta Lumo, il primo assistente AI orientato alla privacy
Proton ha presentato ufficialmente Lumo, il suo nuovo assistente basato sull’intelligenza artificiale focalizzato su privacy e protezione dei dati personali

Pochi giorni fa Proton, azienda celebre per i suoi strumenti di produttività focalizzati sulla privacy, ha presentato il nuovo assistente AI chiamato Lumo. L’annuncio segna un passo significativo nel panorama degli assistenti basati sull’intelligenza artificiale con Proton che promette un livello di protezione dei dati degli utenti nettamente superiore alla concorrenza.
Cosa sappiamo di Lumo
Le principali caratteristiche di Lumo sono una serie di funzionalità progettate specificamente per salvaguardare la privacy degli utenti. Ad esempio non c’è nessun registro delle conversazioni, con Proton che assicura che il chatbot non conserva in alcun modo le interazioni con l’utente, garantendo conversazioni private e non tracciabili.
Oltre a questo, tutte le chat vengono archiviate con crittografia end-to-end, ciò significa che solo l’utente e il destinatario (nel caso di una comunicazione tra due persone) possono accedere al contenuto.
Interessante anche la Modalità ghost, una funzione che permette alle conversazioni di scomparire automaticamente non appena la finestra viene chiusa, offrendo un ulteriore livello di riservatezza per le informazioni sensibili.
Infine c’è la crittografia zero-access, come gli altri prodotti di Proton, infatti, anche Lumo utilizza questo particolare tipo di crittografia per l’archiviazione della cronologia delle conversazioni, consentendo la decrittografia solo sul dispositivo dell’utente. Nemmeno Proton stessa, dunque, è in grado di accedere ai dati crittografati delle persone.
Lumo è già accessibile tramite un client web e app dedicate per Android e iOS e, cosa molto importante, può essere utilizzato senza la necessità di creare un account, rendendolo immediatamente disponibile a chiunque voglia provarlo.
Tra le possibilità del chatbot, quella che consente agli utenti di caricare file e chiedere a Lumo di rispondere a domande relative al contenuto di questi file. Inoltre, chi possiede un account Proton Drive può collegarlo senza problemi e accedere direttamente ai file archiviati nel cloud, migliorando l’integrazione e la fluidità del flusso di lavoro
La strategia di Proton per il suo chatbot
In alcune recenti dichiarazioni, Proton ha sottolineato il suo impegno verso l’open source con Lumo che è costruito esclusivamente su modelli liberi. Anche in futuro lo sviluppo di questo strumento si baserà esclusivamente su di essi, senza utilizzare i dati degli utenti per l’addestramento, a garanzia di maggiore trasparenza sul funzionamento di questa tecnologia rispetto ad altri assistenti basati sull’intelligenza artificiale sul mercato.
Inoltre, grazie alla sua posizione in Europa, Proton può appoggiarsi anche a un vantaggio normativo in materia di privacy rispetto alle aziende di intelligenza artificiale con sede negli Stati Uniti o in Cina, sottolineando che, non essendoci partnership con altre aziende del settore, tutti i dati inseriti e tutte le richieste fanne non vengono mai condivise con terze parti.
Ciò vuol dire essenzialmente che gli utenti possono mantenere il controllo totale sui propri dati e senza alcuna “intrusione esterna” che potrebbe non condividere gli stessi standard di privacy.