Scoperta nel Grand Canyon: trovate tracce di un'antica comunità di animali
Fossili cambriani della Bright Angel Formation svelano vermi raschiatori, crostacei filtratori e molluschi innovativi: l’evoluzione sperimentale post-Esplosione

Tornando indietro fino a 505 milioni di anni fa, l’evoluzione metteva a punto forme di vita sempre più complesse e, c’è da dirlo, bizzarre. Era una fase cruciale, immediatamente successiva alla celebre Esplosione Cambriana, di cui finora sapevamo pochissimo.
Oggi riusciamo ad avere uno sguardo inedito su quelle tracce evolutive, finora quasi totalmente mancanti dal record paleontologico. Il tutto grazie a un nuovo ritrovamento, di più di 1.500 fossili, avvenuto nella Bright Angel Formation, nel Grand Canyon.
Contesto geologico e la scoperta
Non tutti conoscono la Bright Angel Formation, comprensibilmente. Si tratta di un antico fondale di mare poco profondo, ma ricco di vita e nutrienti. A guidare la ricerca è stato un team dell’Università di Cambridge.
Gli esperti hanno setacciato rocce risalenti a pochi milioni di anni dopo il Burgess Shale canadese, il giacimento fossilifero che per primo ha rivelato la straordinaria biodiversità dell’Esplosione Cambriana.
In questo tesoro appena scoperto spiccano principalmente:
- priapulidi, vermi fallicoidi presenti in vastissima maggioranza;
- crostacei, presenti in oltre un centinaio di esemplari;
- molluschi, diversi generi dotati di conchiglie e strutture dentarie.
Eccezionale è lo stato di conservazione rilevato, con dettagli come spine, filamenti e strutture masticatorie ottimamente conservati. Ciò permette di ricostruire adattamenti funzionali di grande raffinatezza.
Strategie di alimentazione
Nel mare competitivo del tardo Cambriano, le specie in grado di sfruttare nicchie differenti godevano certamente di vantaggi selettivi. Tra i fossili emergono notevoli esempi di innovazione morfologica:
- Kraytdraco spectatus (priapulide),dotato di denti robusti sui segmenti anteriori e filamenti lunghi su tutto il resto del corpo. Si ipotizza un meccanismo di ‘raschiamento’, con i denti che staccavano particelle, mentre i filamenti fungevano da filtri per estrarre materiale organico sospeso;
- crostacei sospensivori, che con setole minuscole sulle appendici spingevano il plancton verso strutture molari interne, anticipando i moderni crostacei filtratori;
- molluschi raschiatori, con file di denti a forma di pala disposte sulla radula, che suggeriscono un’alimentazione basata su alghe o microbi incrostati su superfici sottomarine.
Queste differenziazioni sono state registrate in organismi di pochi millimetri di dimensione e consentono di illustrare l’abilità evolutiva di colonizzare nicchie alimentari alternative, riducendo la competizione diretta
Implicazioni per la storia della vita
Scoprire popolazioni multiple con diversi adattamenti in un singolo ambiente cambriano implica che la diversificazione funzionale non ha avuto limiti temporali nella prima parte dell’esplosione. Di fatto sappiamo che ha proseguito per decine di milioni di anni.
I meccanismi di competizione e specializzazione erano già al tempo molto dinamici e complessi. Ciò ha predisposto la successiva affermazione dei principali phyla animali.Il modello evolutivo deve quindi integrare queste fasi ‘post-esplosione’ come tappe chiave nella storia del vivente.
Considerando tutto ciò, non possiamo pensare ai fossili della Bright Angel Formation come a semplici curiosità o a uno sguardo verso un passato remoto. Rappresentano prove tangibili di come la vita abbia utilizzato risorse ecologiche, inventando soluzioni che sopravvivono, seppur in forme modificate, fino ai giorni nostri.