Meta sviluppa un bracciale smart che sostituisce il mouse
Meta sviluppa un bracciale intelligente basato su segnali muscolari per controllare dispositivi senza mouse né tastiera. Come funziona e quali sono i vantaggi

Meta ha annunciato quella che, secondo l’azienda, potrebbe rappresentare la prossima grande rivoluzione nell’interazione tra esseri umani e tecnologia: un bracciale intelligente in grado di leggere i movimenti muscolari del polso per controllare dispositivi digitali. Un’innovazione che promette di mandare in pensione mouse, tastiere e touchscreen, aprendo la strada a un’interazione più naturale e intuitiva con i computer e non solo. Il progetto nasce dai Reality Labs, la divisione di Meta dedicata alla realtà aumentata e virtuale, ed è al centro di un recente articolo pubblicato su Nature, una delle riviste scientifiche più autorevoli al mondo.
Come funziona il bracciale smart di Meta
Lo studio pubblicato su Nature conferma la validità della tecnologia alla base del bracciale smart di Meta: la sEMG, o elettromiografia di superficie, che è capace di interpretare i segnali neurali che controllano i muscoli del polso.
Come spiegano i ricercatori dei Reality Labs, si tratta di una tecnologia non invasiva che utilizza sensori posizionati sul polso per leggere i segnali elettrici generati dal movimento dei muscoli. Questi segnali vengono interpretati da avanzati modelli di machine learning per trasformarli in comandi digitali. In pratica, il dispositivo capisce l’intenzione dell’utente di compiere determinati gesti – come toccare, scorrere, pizzicare o scrivere – anche quando la mano è ferma.
I test condotti da Meta mostrano che il sistema è preciso fin da subito, grazie all’addestramento su dati raccolti da migliaia di volontari. Tuttavia, una personalizzazione anche minima migliora ulteriormente le prestazioni, con un incremento dell’accuratezza fino al 16% nel riconoscimento della scrittura a mano. Il bracciale smart dovrebbe consentire di scrivere su qualsiasi superficie rigida, persino una gamba, rendendo possibile la comunicazione in modo discreto e silenzioso, anche in movimento.
Il primo prototipo è stato testato insieme ai nuovi Orion, gli occhiali AR sviluppati da Meta. L’obiettivo è evidentemente quello di creare un ecosistema in cui l’utente possa navigare, digitare e interagire con contenuti digitali senza distogliere lo sguardo dall’ambiente circostante.
È ora di mandare i mouse in pensione?
Rispetto a un mouse tradizionale, il bracciale neuromotorio sviluppato da Meta offre diversi vantaggi: è più naturale da usare, non richiede una superficie d’appoggio, funziona anche in movimento e si adatta alle esigenze di persone con abilità fisiche diverse. Inoltre, a differenza dei comandi vocali, può essere utilizzato in ambienti rumorosi o quando è necessario agire con discrezione.
Il progetto è ancora in fase sperimentale, ma i risultati pubblicati e la portata dell’investimento di Meta lasciano intuire che l’azienda prossimamente intende portare questa tecnologia sul mercato. Con la pubblicazione del dataset completo delle registrazioni sEMG e delle best practice tecniche, Meta spera anche di coinvolgere il mondo accademico e la comunità scientifica nello sviluppo di nuove interfacce neuromotorie.
Se le promesse verranno mantenute, il bracciale potrebbe davvero segnare una svolta nell’interazione uomo-macchina, con applicazioni che vanno oltre l’intrattenimento: dalla comunicazione aumentata per persone con disabilità, fino a nuovi strumenti per la produttività quotidiana.