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Apple Intelligence userà GPT-5 e con iOS 26 cambierà tutto

Apple ha confermato l’integrazione di GPT-5 all’interno di Apple Intelligence. La suite di strumenti AI del colosso di Cupertino fa un balzo verso il futuro

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Apple integrerà GPT-5 all’interno Apple Intelligence e l’update sarà effettivo già con l’arrivo dei prossimi aggiornamenti di sistema per iOS 26, iPadOS 26 e macOS Tahoe 26, in arrivo il prossimo mese.

L’annuncio che molti attendevano arriva a poche ore di distanza da quello di OpenAI per presentare il suo modello che Sam Altman non ha esitato a definire “il modello linguistico più potente mai realizzato dall’azienda”.

Un bel colpo per Apple che sta cercando in tutti i modi di guadagnare terreno sulla concorrenza che, per quel che riguarda l’intelligenza artificiale, è nettamente più avanti.

Cosa cambia per Apple Intelligence

L’integrazione di ChatGPT dentro Apple Intelligence, come specificato dall’azienda di Cupertino, sarà totalmente facoltativa e comprenderà tre modalità principali.

La prima permetterà a Siri di sfruttare le capacità di ChatGPT per gestire richieste complesse, come ad esempio domande su foto o documenti.

La seconda opzione permetterà all’assistente vocale di sfruttare ChatGPT nei Writing Tools così da “imparare” a generare testi o immagini partendo da descrizioni testuali fornite dall’utente.

La terza e ultima modalità riguarderà la Visual Intelligence che sarà abbinata alla funzione Camera Control e consentirà agli utenti di utilizzare l’AI per il riconoscimento di luoghi e oggetti inquadrati dalle fotocamere di iPhone.

Naturalmente, Apple ha già confermato che saranno applicate tutte le più rigorose norme in materia di privacy e, ad esempio, l’indirizzo IP dell’utente verrà mascherato e OpenAI non conserverà le richieste fatte, a meno che l’utente non scelga di collegare un account personale (in questo caso saranno applicate le regole di utilizzo dati del servizio).

Importante ricordare anche che con l’arrivo di iOS 26, Apple Intelligence riceverà anche ulteriori che, però, non dipenderanno da ChatGPT. Tra queste vale la pena segnalare la traduzione in tempo reale delle conversazioni su FaceTime, chiamate e messaggi e un miglioramento della ricerca visiva per il sistema operativo.

Oltre a questo pare che Apple voglia aprire il proprio modello di base “on-device” agli sviluppatori, per semplificare la creazione di applicazioni più intelligenti e ancora più integrate con il sistema operativo.

L’attesa svolta per Apple Intelligence

Il debutto di GPT-5 rappresenta un salto avanti importante rispetto a GPT-4°, con questo nuovo modello multimodale che è addirittura in grado di adattare il livello di ragionamento in base alle richieste dell’utente e alla loro complessità.

Oltre a questo, il tool introduce anche la funzione router neurale, che gli consente di scegliere in tempo reale il modello più adatto per ottimizzare tempi e precisione.

Infine, OpenAI ha anche evidenziato un netto miglioramento nelle prestazioni con una significativa riduzione delle allucinazioni e una maggiore capacità di interpretare contenuti diversi, come testo, immagini, video e contenuti visivi complessi.

L’arrivo di GPT-5, insomma, rappresenta la vera svolta per Apple Intelligence che, a un anno dall’uscita di iPhone 16 potrebbe riuscire finalmente a mantenere la promessa fatta ai suoi consumatori anche se questo avviene a ridosso di iPhone 17, un boccone piuttosto amaro da mandare giù per chi solo pochi mesi fa ha investito in un melafonino nuovo che, effettivamente, non è stato in grado di fare ciò che ha tanto pubblicizzato.