AI nei supermercati per dipendenti e clienti, l’esempio di Walmart
Walmart introduce i “super agenti” AI per migliorare acquisti, gestione interna e relazioni con i fornitori. Un passo chiave verso l’automazione e il commercio online

Efficientare l’esperienza di acquisto e l’organizzazione aziendale. Sono questi gli obiettivi con cui Walmart, la più grande catena di supermercati al mondo, ha deciso di puntare sull’intelligenza artificiale per rivoluzionare il proprio modello di business. Un cambiamento che non riguarda solo i clienti, ma anche dipendenti, fornitori e sviluppatori. In un momento in cui il colosso statunitense si prepara a spostare metà delle sue vendite sull’e-commerce entro cinque anni, l’introduzione dei cosiddetti super agenti AI rappresenta una mossa strategica per affrontare le nuove esigenze del mercato. Diventerà un esempio seguito anche da altri supermercati?
Cosa sono i super agenti AI di Walmart
I super agenti sono sistemi di intelligenza artificiale progettati per operare in modo autonomo, con una supervisione minima da parte dell’uomo. Non si limitano a rispondere a comandi: agiscono, apprendono e si adattano, offrendo supporto in molteplici ambiti. Walmart li ha sviluppati per semplificare e velocizzare l’interazione con l’azienda, in ogni sua forma.
Per i clienti, il super agente è Sparky, un assistente virtuale capace – tra le altre cose – di consigliare acquisti personalizzati, suggerire ricette analizzando cosa c’è nel frigorifero grazie alla visione artificiale, e aiutare nell’organizzazione di feste a tema. Può anche riassumere recensioni e trovare accessori compatibili con i prodotti che già si possiedono (ad esempio, cartucce per stampanti). Questo assistente è già attivo sull’app mobile.
All’interno dell’azienda è in fase di distribuzione un agente pensato per il personale, che consente di gestire richieste amministrative o accedere rapidamente ai dati di vendita, attività che prima richiedevano diversi strumenti separati. Ai fornitori Walmart offre un agente dedicato alla semplificazione dei processi di onboarding, gestione ordini e campagne pubblicitarie. E per gli sviluppatori, invece, ha messo a punto un ambiente virtuale dove costruire, testare e lanciare nuove applicazioni AI all’interno dell’ecosistema aziendale.
Posti di lavoro a rischio? Cosa ha detto Walmart
La domanda sorge spontanea: che impatto avrà tutto questo sul lavoro umano? È una delle questioni più dibattute ogni volta che si parla di automazione. Walmart non ha fornito una risposta definitiva.
L’azienda non ha confermato se l’introduzione degli agenti comporterà tagli occupazionali, ma ha sottolineato che la tecnologia potrebbe anche creare nuove funzioni. Intanto, però, Walmart ha già avviato una ristrutturazione interna, che prevede anche la riduzione del personale aziendale e l’aumento dell’automazione nei centri di distribuzione.
Con oltre 10.500 negozi in 19 paesi, Walmart rappresenta un attore chiave nel settore retail globale. Le sue mosse sono spesso anticipatrici delle tendenze che altri seguiranno. Se i super agenti AI riusciranno davvero a migliorare l’esperienza d’acquisto e la produttività interna, allora, potremmo assistere a una trasformazione profonda di come intendiamo oggi il supermercato, magari anche in Italia.