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Indeed e Glassdoor puntano sull'AI, 1300 dipendenti licenziati

Lo ha annunciato Recruit Holdings, società madre di Indeed e Glassdoor, che in questo modo vuole adattarsi a un mondo che sta cambiando a causa dell’intelligenza artificiale

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App per cercare lavoro MisterGadget.Tech/Shutterstock

Recruit Holdings, società giapponese che detiene le piattaforme online relative al mondo del lavoro Indeed e Glassdoor, ha annunciato che procederà a una nuova riduzione dell’organico aziendale pari al 6% come conseguenza dell’adozione di sistemi di intelligenza artificiale. La notizia è stata riportata in queste ore da Business Insider, Reuters e altri media. I dipendenti licenziati sarebbero circa 1300. I tagli dovrebbero riguardare diversi Paesi, stando alle informazioni al momento disponibili, ma in modo particolare gli Stati Uniti.

La IA nel mondo del lavoro tra nuove opportunità e licenziamenti

La notizia si inserisce in un dibattito noto, ormai aperto da tempo. L’intelligenza artificiale sta infatti rivoluzionando numerosi settori, ma uno degli aspetti più discussi e controversi rispetto alla sua adozione su larga scala riguarda appunto l’impatto sul mondo del lavoro. È un impatto positivo o negativo? La risposta non è scontata.

Molti temono che l’automazione e l’uso crescente di sistemi IA possano “rubare” posti di lavoro, sostituendo lavoratori umani in attività ripetitive o persino complesse. Allo stesso tempo, altri sostengono che l’IA porterà alla creazione di nuove professioni, stimolerà l’innovazione e libererà le persone da compiti usuranti. Questa duplice prospettiva rende il dibattito aperto e spesso polarizzato, sollevando interrogativi su come gestire la transizione in modo equo e sostenibile per tutti.

Recruit Holdings licenzia 1300 persone tra Glassdoor e Indeed

Il CEO di Recruit Holdings, Hisayuki Idekoba, commentando i tagli annunciati in Glassdoor e Indeed, che sono tra le più note piattaforme che servono a trovare lavoro online, ha dichiarato: «L’IA sta cambiando il mondo e dobbiamo adattarci per offrire esperienze eccellenti a chi cerca lavoro e ai datori di lavoro».

Già fra il 2023 e il 2024 l’azienda aveva annunciato tagli su circa 3200 posti di lavoro. Questa nuova ondata di licenziamenti rientra in una più ampia ristrutturazione aziendale: le attività di Glassdoor e Indeed saranno infatti integrate e il CEO di Glassdoor, Christian Sutherland-Wong, lascerà l’azienda a fine settembre 2025.

Stando alle informazioni disponibili, gli imminenti tagli in Glassdoor e Indeed riguarderanno tutte le funzioni aziendali e diversi Paesi, ma interesseranno in modo particolare gli Stati Uniti e i team di ricerca e sviluppo, crescita, risorse umane e sostenibilità.

Licenziamenti nel settore tech: perché è colpa dalla IA?

Un taglio così significativo mette in luce come l’IA stia non solo automatizzando mansioni tecniche, ma anche ruoli tradizionalmente pensati per l’interazione umana, ad esempio nel settore HR Technology, cioè relativo alle risorse umane.

Secondo quanto riportato dalla stampa, con questi nuovi tagli l’intenzione di Recruit Holdings è sia snellire il proprio organico sia investire di più sull’intelligenza artificiale. Ad esempio, è già stato segnalato un aumento del codice generato tramite IA: attualmente è circa un terzo, ma l’obiettivo è arrivare al 50%.

L’introduzione di sistemi di intelligenza artificiale accanto o al posto di mansioni umane è una situazione dai confini ampi, naturalmente: Recruit Holdings non è un caso isolato. Anche Meta e Microsoft hanno recentemente annunciato tagli al personale per darà priorità agli investimenti sulla IA.