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I Google Pixel 6a prendono fuoco e l'aggiornamento non risolve il problema

I Google Pixel 6a continuano a prendere fuoco e nemmeno l’aggiornamento per la batteria rilasciato da Google è riuscito a risolvere il problema. Cosa sappiamo

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google pixel 6a Mr.Mikla / Shutterstock

Da diversi mesi sono stati segnalati diversi incidenti che hanno coinvolto i Google Pixel 6a, con decine di dispositivi che dopo l’aggiornamento hanno iniziato a prendere fuoco.

Google ha cercato di contenere il problema ma gli aggiornamenti software rilasciati fino a questo punto non sono riusciti a risolvere il problema e tantomeno a mitigare i problemi di surriscaldamento che sarebbero proprio alla causa di questi incendi.

Perché i Pixel 6a continuano a prendere fuoco

Nonostante le patch correttive condivise da Google i Google Pixel 6a continuano a prendere fuoco e l’ultimo episodio in ordine di tempo è avvenuto lo scorso 26 luglio ed è stato prontamente segnalato su Reddit dall’utente footymanageraddict.

Stando alla testimonianza il telefono era in carica sul comodino e, di punto in bianco, ha preso fuoco. L’utente che dormiva di fianco al dispositivo è stato svegliato dal forte odore di fumo proveniente dal dispositivo che, in pochi minuti, è andato in cenere.

A sottolineare ancora di più la gravità dell’incidente è che l’utente aveva installato di recente l’aggiornamento Battery Performance Program, una patch che, nelle intenzioni di Google, avrebbe dovuto ridurre drasticamente i rischi di surriscaldamento, diminuendo la durata della batteria e la velocità di ricarica.

A fronte di questo ennesimo incendio, non si esclude che il problema potrebbe essere di natura hardware e, molto probabilmente, legato a un difetto di fabbricazione della batteria, piuttosto che a una “semplice” gestione errata del software che previene il surriscaldamento.

Importante sottolineare anche che, in questo caso specifico, l’utilizzo di un caricabatterie diverso da quello originale (sembra che l’utente avesse un caricabatterie da 45 W dello Steam Deck), potrebbe aver contribuito al problema, ma in assenza di ulteriori dichiarazioni ufficiali non è possibile escludere un difetto del dispositivo.

Cosa sta facendo Google per risolvere il problema

Questo nuovo incidente solleva seri dubbi sull’efficacia delle soluzioni proposte da Google. E nonostante l’azienda di Mountain View abbia offerto ai suoi utenti la sostituzione gratuita della batteria per le unità interessate, questa misura non sembra essere sufficiente e, oltretutto, non sembra essere disponibile in tutti i Paesi.

Oltretutto, con un telefono (ancora funzionante) ormai ridotto in cenere, la proposta non ha assolutamente valore.

Dall’altra parte nemmeno l’aggiornamento software che riduce le prestazioni sembra avere gli effetti sperati e, anzi, si limita solo a compromette l’esperienza utente e non previene assolutamente il rischio incendio, come dimostrato da quest’ultimo evento.

Secondo gli esperti di sicurezza Google dovrebbe prendere in considerazione misure più drastiche, come un richiamo obbligatorio di tutti i modelli oppure una sostituzione della batteria su larga scala, per prevenire ulteriori rischi per la sicurezza dei consumatori.

Al momento, comunque, il colosso della tecnologia ancora non ha dato spiegazioni e, dopo l’update che sperava potesse risolvere il problema, non ha ancora rilasciato dichiarazioni riguardo quest’ultimo incendio.