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SCIENZA

700 milioni di anni fa, la Terra si è completamente congelata: forse sappiamo perché

A causare l'incredibile glaciazione globale antica sono state le eruzioni vulcaniche, l'assenza di vegetazione e lo scarso effetto serra: la scoperta.

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Circa 700 milioni di anni fa, il nostro pianeta affrontò una glaciazione globale così estrema da coprirsi quasi interamente di ghiaccio, perfino nelle zone più calde. Questa fase, nota agli studiosi come Snowball Earth (o teoria della “Terra a palla di neve“), rappresenta la glaciazione più antica della Terra di cui si hanno prove concrete. Come fu possibile la trasformazione della pianeta in una gigantesca sfera ghiacciata? Oggi nuove ricerche aiutano a chiarire i meccanismi di questo incredibile fenomeno climatico.

Quando la Terra si è congelata completamente

Immaginare oceani solidificati e continenti sepolti sotto strati di ghiaccio che hanno uno spessore di chilometri può sembrare fantascienza, ma i dati geologici confermano che durante questa glaciazione globale non esistevano aree libere da ghiaccio.

Le prove sono sparse in formazioni rocciose ritrovate in diversi continenti, che mostrano sedimenti tipici di un ambiente glaciale spintosi fin nelle regioni equatoriali. È proprio questa estensione planetaria a rendere unica la glaciazione più antica della Terra, ancora oggi oggetto di studio da parte di climatologi e geologi.

Il ruolo decisivo delle eruzioni vulcaniche

Tra le cause principali che spinsero la Terra verso un congelamento totale ci fu, sorprendentemente, un’enorme attività vulcanica avvenuta circa 720 milioni di anni fa. Questo evento, noto come provincia magmatica di Franklin, riversò vastissime colate di lava e rocce ignee dall’odierno Alaska fino alla Groenlandia. A differenza di altri episodi simili nella storia geologica, le imponenti eruzioni si verificarono in un periodo in cui il clima era già insolitamente freddo e privo di vegetazione complessa.

L’assenza di piante, in quell’epoca, fece sì che enormi distese di rocce vulcaniche di recente formazione restassero completamente esposte al vento, alla pioggia e ad altri agenti atmosferici. Questa esposizione facilitò un intenso processo di alterazione chimica (detta anche erosione chimica), in cui minerali come i silicati reagiscono con l’acqua e l’anidride carbonica presente nell’atmosfera.

Tali reazioni trasformano la CO2 atmosferica in composti stabili (carbonati) che vengono intrappolati nelle rocce o trasportati nei sedimenti. Di conseguenza, grandi quantità di CO2 vennero rimosse dall’aria, riducendo l’effetto serra naturale e favorendo il raffreddamento globale.

Erosione e CO2: un legame mortale per il clima

Le reazioni chimiche innescate dall’erosione delle rocce basaltiche appena solidificate permisero di catturare grandi quantità di anidride carbonica. Meno CO2 significa un effetto serra più debole: così la Terra perse la sua “coperta termica” naturale, sprofondando in un congelamento globale.

Modelli climatici recenti confermano che la combinazione tra eruzioni vulcaniche, clima già rigido ed erosione massiccia fu ciò che provocò la più vasta glaciazione globale mai registrata. Non è un caso, infatti, che altre eruzioni di dimensioni paragonabili non produssero lo stesso effetto: in epoche con climi più caldi o con una copertura vegetale più sviluppata, l’erosione chimica era meno intensa e la rimozione di CO2 dall’aria non bastava a spingere la Terra in uno stato di congelamento estremo.

Perché studiare l’antica glaciazione oggi

Comprendere come la Terra si sia congelata completamente circa 700 milioni di anni fa non è solo una curiosità per geologi e paleoclimatologi. Analizzare le dinamiche di questa era glaciale antica aiuta a capire come funzionano i meccanismi di regolazione climatica, anche in relazione alle grandi eruzioni vulcaniche. Sarebbe la dimostrazione di come la chimica delle rocce e la presenza di vegetazione possano influenzare in modo determinante il bilancio di gas serra.

Oggi questi studi tornano di grande attualità: in un’epoca segnata dal riscaldamento globale, guardare a una Terra capace di congelarsi del tutto ci ricorda quanto l’equilibrio climatico sia delicato e quanto le forze naturali possano sconvolgerlo.