Nuova scoperta sui dinosauri potrebbe cambiare quello che sappiamo sull'evoluzione del volo
Hanno scoperto la presenza di un osso del polso nei dinosauri teropodi che cambia la storia evolutiva del volo: cosa sappiamo.

Per decenni gli scienziati hanno cercato di svelare i segreti evolutivi del volo. Tradizionalmente si è pensato che la capacità di volare negli uccelli fosse legata allo sviluppo delle piume ma una recente scoperta, pubblicata su Nature da un team guidato da James Napoli della Stony Brook University, potrebbe rivoluzionare questa visione.
L’analisi di due fossili di dinosauri teropodi suggerisce che la chiave dell’evoluzione del volo potrebbe risiedere in un piccolo, ma fondamentale, osso del polso: il pisiforme. Questa rivelazione apre la possibilità che l’evoluzione del volo sia avvenuta “tutta nel polso”, molto prima di quanto si pensasse.
Il nesso tra pisiforme e volo negli uccelli
A lungo l’identità di un osso carpale del polso degli uccelli moderni è rimasta un enigma scientifico, finché non è stato dimostrato che si trattava del pisiforme. Questo osso, originariamente un piccolo sesamoide (simile alla rotula), si è spostato dalla sua posizione originale nel polso per sostituire l’ulnare.
La sua posizione attuale negli uccelli è strategica: permette all’ala di ripiegarsi automaticamente quando il gomito si flette, meccanismo essenziale per il volo. Inoltre, la sua forma a “V” gli consente di afferrare saldamente le ossa della mano, prevenendone la dislocazione durante le sollecitazioni del volo.
È chiaro, quindi, non solo che questo osso rappresenti una componente vitale dell’arto anteriore degli uccelli, ma anche che sia fondamentale rispetto alla loro capacità di librarsi in aria.
La nuova scoperta sui fossili di teropodi
La nuova scoperta, pubblicata su Nature da un team guidato da James Napoli della Stony Brook University, potrebbe davvero essere considerata “rivoluzionaria”.
Il team di James Napoli ha analizzato due tipi di fossili di dinosauri teropodi: un troodontide, un agile rapace simile a un uccello imparentato con il Velociraptor, e un oviraptoride, un particolare onnivoro dal lungo collo e un becco senza denti, anch’esso con tratti simili agli uccelli.
La straordinaria conservazione di questi esemplari, unita all’uso di tecniche avanzate come la TAC ad alta risoluzione, ha permesso ai ricercatori di isolare digitalmente e visualizzare in 3D le minuscole ossa del polso ed è grazie a queste tecnologie che hanno scoperto che entrambi i dinosauri possedevano un pisiforme migrato, il primo mai identificato in dinosauri non aviari.
Questa scoperta contraddice le ricerche precedenti, che avevano escluso la presenza di un pisiforme simile a quello degli uccelli in questi teropodi.
Come cambia l’evoluzione del volo
L’identificazione del pisiforme in questi dinosauri non aviari ha profonde implicazioni per la comprensione dell’evoluzione del volo. Per anni, si è pensato che il pisiforme nella sua configurazione attuale che, come abbiamo detto, permette il ripiegamento automatico dell’ala e previene la dislocazione delle ossa della mano durante il volo, fosse una caratteristica evolutasi specificamente negli uccelli o nei loro antenati più diretti.
La nuova ricerca, invece, ha identificato questo osso “migrato” (cioè spostato dalla sua posizione originale per assumere una nuova funzione) in due tipi di dinosauri teropodi non aviari. Ciò significa che la struttura del polso cruciale per il volo aviario era già presente in questi dinosauri molto prima che si sviluppassero gli uccelli veri e propri.
Inoltre i ricercatori hanno stabilito che il pisiforme ha assunto la sua posizione simile a quella degli uccelli non all’interno del lignaggio aviario, ma con l’origine di un gruppo più ampio chiamato Pennaraptora, un gruppo di dinosauri teropodi che include i dromaeosauridi (come il famoso Velociraptor), i troodontidi e gli oviraptorosauri. Si tratta di un gruppo estremamente importante perché è proprio qui che hanno iniziato a comparire molti dei tratti che associamo classicamente agli uccelli, come le ali piumate, le ossa con pareti sottili e un cervello ingrossato.