Woody Allen

I film, i premi, i matrimoni, i figli, le accuse e gli scandali del geniale regista statunitense, icona della storia del cinema

Woody Allen
Fonte: IPA
  • Nome completo: Heywood Allen (nato Allan Stewart Königsberg)
  • Data di nascita: 30/11/1935
  • Luogo di nascita: New York
  • Segno zodiacale: Sagittario
  • Altezza: 1.65 m
  • Professione: attore, regista
  • Social: Instagram

Biografia

Woody Allen nasce a New York il il 1° dicembre 1935 con il nome di Allan Stewart Konigsberg. Mentre i suoi genitori, Martin e Nettie, sono ebrei americani, i nonni sono originari dell’Europa dell’Est.

Ancora molto giovane, mostra già un talento fuori dall’ordinario, e all’età di 15 anni alcune riviste locali pubblicano divertenti storielle e gag da lui scritte. Non ama molto l’università e si concentra sulla scrittura di testi comici, che iniziano ad essere acquistati da alcune emittenti. Al contempo si guadagna da vivere esibendosi in alcuni cabaret locali.

Nel 1965 viene adattata per il grande schermo la sua prima sceneggiatura cinematografica: diretto da Clive Donner, il film è Ciao Pussycat, che lo vede per la prima volta anche attore. Dopo aver messo mano – da regista – ad un film del 1966, che alterna materiale originale ad un montaggio di materiale appartenente ad un film giapponese, il 1969 segna il suo vero debutto alla regia: Prendi i soldi e scappa. Più che ad una vera e propria trama i primi lavori di Allen si affidano ad una comicità fatta di skatch imbastiti con gusto parodico e a tratti surreale. A tratti disomogenee ma a tratti già geniali, tra i suoi primi film – che lo vedono sempre in scena nel ruolo di protagonista ricordiamo anche Il dittatore dello stato libero di Bananas (1971), Il dormiglione (1973), Amore e guerra (1975).

Con Io e Annie (1977) Woody Allen realizza uno dei capolavori della commedia statunitense: la scrittura si fa più matura, intima e complessa e Allen si impone come autore di prima grandezza. Il film vince inoltre 4 premi Oscar, compresi quelli per il miglior film e per il miglior regista dell’anno. Nel 1978, con Interiors, firma il suo primo film drammatico, mentre nel 1979 realizza il suo secondo capolavoro: Manhattan, una lettera d’amore alla sua New York che si avvale di una splendida fotografia in bianco e nero e di sequenze memorabili. Gli anni ’80 consacrano definitivamente il cineasta grazie ad una grande quantità di importanti opere come Zelig (1983), un film che rinnova la tradizione della satira cinematografica, Broadway Danny Rose (1984), La rosa purpurea del Cairo (1986), Radio Days (1987), Un’altra donna (1988), Crimini e misfatti (1989). La riuscita di queste ultime due pellicole ribadiscono la predisposizione di Allen di realizzare pellicole di genere drammatico mantenendo comunque, indipendentemente dai toni adottati, gli intenti di scavare nella complessità e nelle contraddizioni dell’animo umano. Nel corso degli anni ’90 il regista mette soltanto parzialmente da parte l’intimità e l’autobiografia espressa nei suoi ultimi film, continuando a giocare su generi cinematografici e varietà stilistiche che si rifanno a molto cinema del passato; escono così, nel corso del decennio, film come Ombre e nebbia (1991), Mariti e mogli (1992), Pallottole su Broadway (1994), Accordi e disaccordi (1999). Ma anche un film come Harry a pezzi (1997), dove riversa molte sue ossessioni e nevrosi.

Nonostante la non più giovane età, nel corso del nuovo millennio Woody Allen continua a mantenere un ritmo produttivo che stupisce, viaggiando alla media di un film all’anno. Alterna, con frequenza maggiore, commedie ad opere drammatiche, anche se inizia con maggiore frequenza a limitarsi al solo ruolo di regista, servendosi talvolta di attori capaci di farsi suoi alter-ego. A detta della critica questa fase presenta diversi film non pienamente riusciti, ma è comunque ricca di film notevoli e sorprendenti. Menzioniamo alcuni suoi film significativi degli anni 2000: Anything Else (2003), Match Point (2005), Basta che funzioni (2009), Midnight in Paris (2011), Blue Jasmine (2013), La ruota delle meraviglie (2017), Un giorno di pioggia a New York (2019).

Vita privata

La vita privata di Woody Allen è stata da sempre travagliata. Ancora giovanissimo, nel 1955 conosce la studentessa sedicenne Harlene Susan Rosen. I due si sposano dopo circa un anno, ma nel 1962 si separano. Dopo qualche anno l’attore intraprende una relazione con l’attrice Louise Lasser, sancito nel 1966 con il suo secondo matrimonio. Dopo tre anni, però, l’unione si rivela fallimentare e Allen affronta un secondo divorzio e, nel corso degli anni ’70 ha una lunga relazione con l’attrice Diane Keaton. Dopo aver recitato al suo fianco in Provaci ancora, Sam (1972) di Herbert Ross, Allen la dirige più volte portandola a vincere l’Oscar come miglior attrice dell’anno per Io e Annie.

Dopo la rottura con la Keaton, nel 1980 il regista inizia a frequentare l’attrice Mia Farrow, che dirige molte volte. Dalla loro relazione nel 1986 nasce un figlio, Ronan. Nel 1991 adotta quelli che già sono i figli adottivi della Farrrow, Dylan e Moses. Nel 1992 Allen e la Farrow si lasciano e, poco dopo, il regista intraprende una relazione con Soon-Yi, una ragazza adottata dalla Farrow (con André Previn) nel 1978, di 35 anni più giovane di lui. Allen e Soon-Yi si sposano a Venezia nel 1997 e adottano poi due bambine di origini asiatiche: Bechet Domani Allen e Manzie Tio Allen.

Nel 1992 Woody Allen è accusato da Mia Farrow di aver abusato della figlia Dylan (7 anni all’epoca). Sia le indagini della Clinica per gli abusi sessuali sui minori che i servizi sociali infantili affermano che non ci sono state molestie e che l’accuse nascono da un "ambiente disturbato". Negli anni la Farrow e sua figlia hanno nuovamente accusato Allen. Pur ritenuto dalla legge non colpevole, in anni recenti (in piena epoca #metoo), il regista è stato attaccato da stampa e da movimenti statunitensi.

Progetti

  • 1969 – Prendi i soldi e scappa
  • 1971 – Il dittatore dello stato libero di Bananas
  • 1972 – Provaci ancora, Sam (solo attore)
  • 1973 – Il dormiglione
  • 1975 – Amore e guerra
  • 1977 – Io e Annie
  • 1979 – Manhattan
  • 1983 – Zelig
  • 1984 – Broadway Danny Rose
  • 1985 – La rosa purpurea del Cairo (solo regista)
  • 1986 – Hannah e le sue sorelle
  • 1988 – Un’altra donna (solo regista)
  • 1989 – Crimini e misfatti
  • 1997 – Harry a pezzi
  • 1999 – Accordi e disaccordi
  • 2003 – Anything Else (2003)
  • 2005 – Match Point (solo regista)
  • 2009 – Basta che funzioni (solo regista)
  • 2011 – Midnight in Paris (solo regista)
  • 2013 – Blue Jasmine (solo regista)
  • 2019 – Un giorno di pioggia a New York (solo regista)

Premi

  • 1975 – Orso d’argento per il miglior contributo artistico per la regia di Amore e guerra
  • 1977 – Premio Oscar Miglior regista per Io e Annie
  • 1977 – Premio Oscar Migliore sceneggiatura originale per Io e Annie
  • 1983 – Premio Pasinetti per Zelig al Festival del cinema di Venezia
  • 1985 – Premio FIPRESCI per La rosa purpurea del Cairo al Festival di Cannes
  • 1986 – Migliore sceneggiatura originale per Hannah e le sue sorelle al Festival di Berlino
  • 1985 – Golden Globe: Migliore sceneggiatura per La rosa purpurea del Cairo
  • 1986 – Premio Oscar: Migliore sceneggiatura per Hannah e le sue sorelle
  • 1995 – Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia
  • 2012 – Premio Oscar Migliore sceneggiatura originale per Midnight in Paris
  • 2012 – Golden Globe: Migliore sceneggiatura per Midnight in Paris
  • 2014 – Golden Globe alla carriera

Quali sono i registi preferiti di Woody Allen?

I registi prediletti da Woody Allen sono Ingmar Bergman e Federico Fellini. Allen ha molto spesso manifestato influenza e assoluta devozione ai suoi maestri, aggiungendo di non essere mai stato in grado di realizzare pellicole alla loro altezza.

Quale strumento musicale suona Woody Allen?

Woody Allen ha da sempre una predilezione per la musica jazz e suona il clarinetto. Con la sua New Orleans Jazz Band ha, fin dagli anni '70 suonato in locali di New York ma anche affrontato tour in giro per il mondo. L'aneddoto più curioso racconta che la sua assenza alla notte degli Oscar del 1978 (dove trionfò il suo Io e Annie) era dovuta ad un contemporaneo impegno musicale.

Qual è il titolo dell’autobiografia di Woody Allen?

Nel 2020 esce, anche in Italia, un’autobiografia ufficiale di Woody Allen, dal titolo A proposito di niente. Woody Allen racconta per l’occasione la storia della sua vita. I matrimoni, le relazioni, il cinema, il suo rapporto con la vita e la morte, le passioni e la psicoanalisi.


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