Nino Manfredi

Celebre attore scomparso nel 2004: tutte le apparizioni, i progetti e le notizie sulla sua vita privata

L'attore Nino Manfredi
Fonte: IPA
  • Nome completo: Saturnino Manfredi
  • Data di nascita: 22/03/1921
  • Luogo di nascita: Castro dei Volsci
  • Data di morte: 04/06/2004
  • Luogo di morte: Roma
  • Segno zodiacale: Ariete
  • Altezza: 1.75 m
  • Nazionalità: Italia
  • Professione: attore
  • Data debutto: 1946
  • Social: Facebook

Biografia

Giustamente celebre per aver illuminato il nostro glorioso cinema, Nino Manfredi esordì però a teatro, nel 1946 (La famiglia dell’antiquario di Goldoni). Lì vi reciterà per una manciata di anni con opere di grandi drammaturghi (da Shakespeare a Ibsen) e direzione, tra gli altri, di un maestro come Strehler. Si cimentò contemporaneamente con la prosa radiofonica e comparve per la prima volta sul grande schermo nel 1949 nel film Torna a Napoli di Domenico Gambino. Per un decennio si accontentò di piccoli ruoli e in film non sempre memorabili, ma ebbe comunque l’opportunità di condividere il set con attori di gran prestigio (da Totò ad Alberto Sordi). Il 1960 fu per Manfredi un anno cruciale: con L’impiegato di Gianni Puccini non ricoprì soltanto, per la prima volta, il ruolo di protagonista assoluto ma inaugurò la sua grande avventura nel cinema che conta.

Nel corso degli anni – e soprattutto nei decenni sessanta e settanta – lavorò con i più grandi registi della cosiddetta commedia all’Italiana: da Monicelli a Risi, da Pietrangeli a Scola, da Zampa a Comencini, attraverso i principi di una sana risata questi cineasti raccontavano vizi e virtù degli italiani (il più delle volte concentrandosi in vicende del proletariato) in un metodo capace di coniugare risata e riflessione. Film come C’eravamo tanto amati, Io la conoscevo bene e Pane e cioccolata oltre che il cinema arricchiscono il panorama culturale di casa nostra, travalicando molte volte i confini del nostro paese. Sul versante televisivo Manfredi ottenne uno straordinario successo con Le avventure di Pinocchio, dove interpretava Geppetto. Dimostrando la sua valenza anche in film dagli impianti drammatici (si pensi a Girolimoni o Il giocattolo), l’ultimo ventennio fu per Manfredi meno prestigioso sul piano artistico, ma quando Rai 1 trasmise una fiction come Linda e il brigadiere il grande pubblico, premiandolo con alti ascolti, dimostrò per l’ennesima volta l’affetto che nutriva per il grande Nino.

Nino Manfredi incise diverse canzoni, molte delle quali pescate dal repertorio tradizionale romanesco. Particolare successo ebbe la sua versione di Tanto pe’ cantà, scritta nel 1932 da Ettore Petrolini (musica) e Alberto Simeoni (testo).

Vita privata

Saturnino Manfredi – in arte Nino – nacque il 22 marzo 1921 a Castro dei Volsci, un piccolo paese all’epoca in provincia di Roma (oggi è provincia di Frosinone). I genitori, Romeo Manfredi e di Antonina Perfili, erano provenienti da due umili famiglie contadine. Nino aveva un fratello minore, Dante.
Quando il padre divenne maresciallo della Pubblica Sicurezza, la famiglia si trasferì a Roma, nel quartiere San Giovanni. Ed è lì che Nino trascorse la sua infanzia. Il giovane Nino fu un ragazzo particolarmente vivace tanto che, scappato più volte dal Collegio, proseguì gli studi da privatista. Ancora minorenne, nel 1937 Nino Manfredi si ammalò di tubercolosi al punto da trascorrere una considerevole quantità di tempo in sanatorio. Ciò che parve un infausto soggiorno, offrì al ragazzo uno spunto inimmaginabile: fu proprio in quell’istituto che imparò a suonare il banjo. Suonava questo strumento sul palco dello stesso istituto e vedendo proprio lì esibirsi la compagnia teatrale di Vittorio De Sica. Il sogno ebbe inizio: Nino voleva a tutti i costi fare l’attore.

Spinto dai genitori, Manfredi successivamente si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza ma, al contempo, cominciò a frequentare l’Accademia nazionale d’arte drammatica. Gli esiti furono rosei: riuscì a laurearsi e anche ad ottenere il diploma all’accademia. Il 4 luglio 1955 Nino Manfredi sposò Erminia Ferrari, all’epoca modella. Fu un’amica comune a farli conoscere, ma da allora i due non si separarono più fino alla morte dell’attore, avvenuta a Roma il 4 giugno 2004, a pochi mesi da una brutta emorragia cerebrale. Manfredi e sua moglie Erminia hanno avuto tre figli: Roberta (1956), Luca (1958) e Giovanna (1961). Inoltre, da una relazione extraconiugale avuta con la traduttrice bulgara Svetlana Bognova nel 1985 nacque Tonina, quarta figlia di Manfredi. Nino tradì più volte la moglie, ma quest’ultima, venuta a conoscenza di queste scappatelle, lo perdonò.

Progetti

  • 1960 – L’impiegato (regia di Gianni Puccini)
  • 1960 – Crimen (regia di Mario Camerini)
  • 1961 – Il giudizio universale (regia di Vittorio De Sica)
  • 1961 – A cavallo della tigre (regia di Luigi Comencini)
  • 1962 – Gli anni ruggenti (regia di Luigi Zampa)
  • 1963 – La parmigiana (regia di Antonio Pietrangeli)
  • 1963 – La ballata del boia (regia di Luis García Berlanga)
  • 1965 – Io la conoscevo bene (regia di Antonio Pietrangeli)
  • 1966 – Operazione San Gennaro (regia di Dino Risi)
  • 1967 – Il padre di famiglia (regia di Nanni Loy)
  • 1968 – Straziami ma di baci saziami (regia di Dino Risi)
  • 1969 – Nell’anno del Signore (regia di Luigi Magni)
  • 1971 – Per grazia ricevuta (regia di Nino Manfredi)
  • 1972 – Girolimoni, il mostro di Roma (regia di Damiano Damiani)
  • 1972 – Le avventure di Pinocchio (regia di Luigi Comencini)
  • 1974 – Pane e cioccolata (regia di Franco Brusati)
  • 1974 – C’eravamo tanto amati (regia di Ettore Scola)
  • 1976 – Brutti, sporchi e cattivi (regia di Ettore Scola)
  • 1977 – In nome del Papa Re (regia di Luigi Magni)
  • 1979 – Il giocattolo (regia di Giuliano Montaldo)
  • 1980 – Café Express (regia di Luigi Magni)

Premi

  • 1971 – Festival di Cannes – Migliore opera prima per Per grazia ricevuta
  • 1970 – Miglior attore protagonista per Nell’anno del Signore
  • 1974 – David di Donatello Miglior attore protagonista per Pane e cioccolata
  • 1974: Grolla d’oro Miglior attore – Pane e cioccolata
  • 1971 – Nastro d’argento Miglior soggetto e Migliore sceneggiatura per Per grazia ricevuta
  • 1978 – Nastro d’argento Miglior attore protagonista per In nome del Papa Re
  • 1980 – Nastro d’argento Miglior attore protagonista per Café Express
  • 1984 – Globo d’oro Miglior attore – Spaghetti House e Testa o croce

Quanto era alto Nino Manfredi?

Nino Manfredi è alto 175 cm.

Quando è morto Nino Manfredi?

Nino Manfredi muore a 83 anni a Roma, il 4 giugno 2004.

In quali spot pubblicitari è apparso Nino Manfredi?

Dagli anni 80 Nino Manfredi è apparso in vari spot per il Caffè Lavazza.

Dove è sepolto Nino Manfredi?

La tomba di Nino Manfredi è al cimitero del Verano di Roma.

Chi ha interpretato Nino Manfredi nel film In arte Nino?

Ad aver interpretato Nino Manfredi nel film per la televisione In arte Nino è Elio Germano. Questo film biografico è diretto da Luca Manfredi, figlio di Nino.


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