La Talpa, le pagelle: Egger vincitore tra le gaffe (7), Lucilla Agosti sabotatrice perfetta (8) e Leotta rimandata (5)

La Talpa chiude Promossi e bocciati dell'ultima puntata del reality di Canale 5: Egger trionfa e porta a casa 38mila euro, la Talpa 2024 è Lucilla Agresti che regala una scena iconica con Marina La Rosa.

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

L’agonia de La Talpa 2024 finisce lunedì 25 novembre in prima serata su Canale 5, con due settimane di anticipo, con una lunga puntata finale che ne riassume ben tre. Un puntatone che i tagli, soprattutto nella prima parte, rendono veramente difficile da seguire perché molte sono le dinamiche, gli scontri, le prove, gli eventi che vengono sintetizzati al massimo per arrivare poi all’ultima puntata in cui il racconto riprende un ritmo decente che rende gli eventi di nuovo comprensibili. Questa sera il pubblico ha potuto seguire altre prove esterne in alcune delle più belle location dell’alto Lazio e poi alle cascate delle Marmore, liti causate soprattutto dall’ultima asta immunità ma non solo, ben tre eliminazioni e molto altro, fino ad arrivare al momento più atteso, ovvero quello della proclamazione del vincitore del reality condotto da Diletta Leotta, ovvero Alessandro Egger e quello, ancor più atteso, del disvelamento della Talpa, che è stata sempre Lucilla Agosti.

Ma vediamo, secondo noi, le cose migliori e le cose che sono andate meno bene di questa ultima puntata de La Talpa 2024.

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La Talpa, pagelle della finale: cena iconica Agosti-La Rosa, montaggio folle, Egger vincitore

La cena al veleno di Marina La Rosa e Lucilla Agosti, voto: 9. In zona Cesarini le due nemiche regalano al pubblico del reality almeno una scena iconica. Mentre intorno a loro c’è la guerra, le due sono sedute a una elegante tavola imbandita, godendosi la cena e non rinunciando a lanciarsi frecciate, ma con una serenità veramente surreale. Questa cena al veleno è la scena più notevole, forse l’unica che ci ricorderemo di questa sventurata stagione del reality di Canale 5.

Lucilla Agosti Talpa, voto: 8. Purtroppo, dato il montaggio forzatamente scellerato di questa ultima puntata che ne mixava ben tre, non abbiamo potuto assistere a tutti i momenti in cui la talpa ha agito, ma basandoci su quello che si è visto possiamo dire che la speaker radiofonica è stata una talpa all’altezza del compito, riuscendo a destabilizzare il pubblico senza però dare nell’occhio mai e anzi rimanendo sempre un passo indietro rispetto agli altri. Fatta eccezione per stasera, quando la vediamo addirittura fingere uno svenimento da Oscar durante la corsa delle bighe. Quindi missione compiuta.

Alessandro Egger, voto: 7. Se anche non fosse stato il vincitore reale, come invece è stato, portandosi a casa un montepremi da 38000 €, Alessandro Egger sarebbe stato comunque il vincitore morale di questa edizione de LaTalpa Entrato da semisconosciuto questo ragazzo ha voluto mettersi in gioco e mostrare molti lati di se stesso, comprese bizzarrie e gaffe ribattezzate, molto efficacemente, "eggerate". Lo abbiamo ascoltato dire che parla con gli angeli, visto attraversare il fuoco, sbagliarsi a capire che aveva assaggiato mango e non wasabi, ma anche mettersi spesso a disposizione del gruppo per poi invece deluderlo, e raccontare del suo complicato rapporto con la madre. Insomma, è stato generoso con il pubblico, e alla fine anche la fortuna lo ha premiato.

Andrea Preti, voto: 5. Alla fine, quando la Talpa stava per disvelarsi e dietro la porta c’erano solo lui e Lucilla Agosti, era chiaro a tutti che non poteva essere l’attore il sabotatore in incognito, altrimenti la produzione avrebbe preso un bell’abbaglio. Perché tutto quello che ha potuto fare Andrea Preti per suscitare sospetti durante il gioco, lo ha fatto. E’ stato spregiudicato, poco accomodante e, secondo le accuse di alcuni suoi compagni, un giocatore che ha guardato solo al suo tornaconto personale. Non era la Talpa eppure ha speso 43000 euro del gruppo per assicurarsi l’immunità. Una mossa esagerata, che nessuna vera spia avrebbe mai preso nemmeno in considerazione.

Diletta Leotta, voto: 5. No, non è stata sicuramente "buona la prima" per Diletta Leotta alla conduzione di un programma di prima serata su una rete generalista. Sarebbe ingeneroso addossare alla conduttrice più responsabilità di quante effettivamente ne ha nel fallimentare risultato del reality in termini di ascolti, ma bisogna dire che, sebbene nelle ultime puntate si sia un po’ più sciolta, sentire commentare prove assurde ed estreme sempre con lo stesso tono con cui lancia la pubblicità, annuncia un’eliminazione, cerca di scavare nelle dinamiche tra i concorrenti, dice buonasera e buonanotte, non ha aiutato a tenere la barca del programma a galla e l’interesse degli spettatori vivo.

Il montaggio folle, voto: 3. La prima ora abbondante di questa ultima puntatona della Talpa è stata tagliata e montata a velocità folle, infilando dinamiche, liti, varie prove fisiche, confronti nella corte e notti in villa, con dialoghi tagliati e passaggi bruschissimi: una roba in cui veramente si faceva fatica a seguire il filo di quello che stava accadendo, e che senz’altro in molti avranno presto abbandonato cambiando canale, per evitare mal di testa.

Le prove assurde, voto: 2. Sono due anni che sentiamo rimbalzata ovunque la favoletta della virata anti-trash di Mediaset, ma questo reality, con le sue prove estreme, a volte veramente inguardabili, in cui si passa dal rischio di ustione a quello di ipotermia e altro, era già originariamente un format che prevedeva situazioni di questo tipo, e che comunque si è voluto riproporre forse ormai a tempo scaduto, anche sono i numeri a indicare che i gusti del pubblico sono cambiati. Anche guardare gente che si butta nel fuoco per conquistare un montepremi rientra nell’idea di una tv trash, intesa come che punta sugli eccessi perché non ci sono altre idee per emozionare. Il fatto che, ancora una volta, scegliendo di non seguire un programma, il pubblico dimostri di essere stanco di questo tipo di prodotti, dovrebbe forse indurre a passare con più decisione dalle parole ai fatti.


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