Sandro Piccinini

Tutto sul giornalista esperto di calcio, i programmi che ha condotto durante la sua carriera e le sue telecronache più importanti

Sandro Piccinini
Fonte: Ipa
  • Nome completo: Alessandro Piccinini
  • Data di nascita: 17/04/1958
  • Luogo di nascita: Roma
  • Segno zodiacale: Ariete
  • Altezza: 1.83 m
  • Professione: conduttore, giornalista
  • Data debutto: 1978
  • Social: Facebook, Instagram, Twitter

Biografia

Sandro Piccinini è un giornalista e conduttore televisivo italiano conosciuto soprattutto grazie alle sue telecronache in programmi sportivi come Calcio spettacolo, A tutto campo e Guida al campionato. Nasce il 17 aprile 1958 a Roma ed è figlio del calciatore Alberto Piccinini che durante la sua carriera gioca per grandi squadre come la Roma, il Milan, la Juventus, il Palermo e anche per la Nazionale italiana. Crescendo Sandro Piccini decide quindi di seguire le orme paterne iniziando fin da piccolo a giocare a calcio. Raggiunge dei risultati discreti ma all’età di 17 anni, mentre gioca per le giovanili della Lazio, capisce di non essere abbastanza portato per una carriera agonistica e abbandona quindi lo sport. Si dedica quindi allo studio iscrivendosi all’Università di Torino e alla Scuola di Giornalismo.

Dopo gli studi inizia a lavorare in televisione e tra i suoi primi ingaggi importanti c’è quello che segna il suo debutto professionale e che lo impegna dal 1978 al 1982 su TVR Voxson, un’emittente romana nata in quegli anni. Sandro Piccinini si sposta poi sul canale TeleRoma 56 dove diventa telecronista commentando dagli stadi le partite di Roma e Lazio. Nello stesso periodo realizza le cronache radiofoniche del campionato mondiale di calcio del 1982 per la società SACIS. Nel 1984 ottiene un grande incarico grazie al programma di Rete 4 Calcio spettacolo, un rotocalco che conduce ogni sabato pomeriggio per 5 anni commentando match internazionali come quelli della Coppa d’Inghilterra.

In seguito realizza la telecronaca dei campionati europei e dei Giochi Olimpici tenuti a Seoul nel 1988 per l’emittente slovena TV K-C e nel 1989 conduce per il canale il programma sportivo A tutto campo insieme al giornalista Maurizio Mosca. Nello stesso anno Sandro Piccinini inizia a lavorare a una delle trasmissioni più celebri della sua carriera, Guida al campionato, un programma di Italia 1 di grande successo dove il giornalista commenta le notizie che riguardano il torneo di Serie A per ben 7 anni. Nel frattempo il giornalista continua la sua attività da cronista commentando partite importanti tra cui lo scontro tra la Nazionale italiana e l’Ungheria del 1996 e diverse finali di UEFA Champions League come lo storico incontro tra Juventus e Milan del 2003.

Il conduttore è poi scelto da Mediaset per lanciare un altro rotocalco sportivo ovvero Controcampo, una trasmissione il cui genere si avvicina al talk show e nel quale si approfondiscono tematiche riguardanti il calcio. Durante i suoi 9 anni alla guida della trasmissione a Piccinini si affiancano diverse co-conduttrici famose tra cui Elisabetta Canalis, Eleonora Pedron e Cristina Chiabotto, mentre tra gli ospiti fissi figurano personalità come Enrico Bertolino e Diego Abatantuono. Nel 2006 il giornalista inizia a condurre anche la rubrica domenicale Contocampo – Ultimo minuto che da quell’anno sostituisce la trasmissione Serie A – Il grande calcio.

Sempre nel 2006 Piccinini rilascia il suo primo libro, Il Mucchio Selvaggio, un’opera scritta insieme al giornalista Giancarlo Dotto e con una prefazione di Maurizio Costanzo. Nel saggio gli autori narrano attraverso degli aneddoti la storia della televisione italiana a partire dagli Anni ’70. Nel 2008 il conduttore ha un piccolo cameo nel film con Lino Banfi L’allenatore nel pallone 2, una commedia in cui interpreta sé stesso al fianco di diversi volti noti del mondo calcistico tra cui Francesco Totti, Alessandro Del Piero e Gianluigi Buffon. In seguito ritorna a dedicarsi principalmente alle telecronache diventando una delle voci più note delle partite trasmesse da Mediaset.

Nel 2017 Piccinini lascia il canale Premium Sport per commentare il campionato su Canale 5, dopo 34 anni di collaborazione il giornalista decide di abbandonare definitivamente Mediaset e nel 2020 diventa opinionista del programma Sky Calcio Club. Tra i suoi progetti più recenti c’è la telecronaca dei tornei di Supercoppa UEFA e di Champions League per Amazon Prime Video dove affianca l’ex calciatore Massimo Ambrosini.

Vita privata

Sebbene Sandro Piccinini abbia alle spalle una lunga carriera televisiva trascorsa sotto i riflettori non si conosce molto sulla sua vita privata. Questo perché il giornalista ha una grande cura della propria privacy e negli anni ha saputo mantenere separate la sfera intima dalla sua figura pubblica.

Progetti

  • 1984-1989 – Calcio spettacolo (programma televisivo)
  • 1989 – A tutto campo (programma televisivo)
  • 1989-1996 – Guida al campionato (programma televisivo)
  • 1998-2008 – Controcampo (programma televisivo)
  • 2006 – Contocampo – Ultimo minuto (programma televisivo)
  • 2006 – Il Mucchio Selvaggio. La strabiliante, epica, inverosimile ma vera storia della televisione locale in Italia (libro)
  • 2008 – L’allenatore nel pallone 2 (film di Sergio Martino)
  • 2010 – Sciabolata tesa (libro)
  • 2020 – Sky Calcio Club (programma televisivo)

Premi e riconoscimenti

  • 1999 – Premio Giornalistico Carmelo Santini al Viareggio Sport
  • 2006 – Premio giornalistico Sandro Ciotti

Per quale squadra di calcio tifa Sandro Piccinini?

L'esperto di calcio Sandro Piccinini tifa per la Juventus, squadra in cui il padre ha giocato durante gli Anni '50. 

Quali espressioni ha coniato Sandro Piccinini?

Durante le sue telecronache Sandro Piccinini ha coniato diverse espressioni ormai famose nel mondo calcistico, tra queste “sciabolata tesa” e “non va”. 

Il padre di Sandro Piccinini è ancora in vita?

Il padre di Sandro Piccinini non è più in vita, il calciatore Alberto Piccinini è deceduto nel 1972 quando il figlio aveva solo 14 anni. 

Sandro Piccinini è figlio unico?

Sandro Piccinini non è figlio unico, il giornalista ha un fratello maggiore di nome Stefano.