Roberto Parodi

Ex-banchiere e appassionato di moto, ora si dedica al giornalismo e ha presentato in TV il programma Born to Ride

Roberto Parodi
Fonte: profilo IG
  • Nome completo: Roberto Parodi
  • Data di nascita: 05/07/1963
  • Luogo di nascita: Alessandria
  • Segno zodiacale: Cancro
  • Altezza: 1.8 m
  • Nazionalità: Italia
  • Professione: conduttore, giornalista
  • Data debutto: 2012
  • Social: Facebook, Instagram, Twitter

Biografia

Roberto Parodi è un giornalista e presentatore televisivo di origini piemontesi. Si laurea in Ingegneria meccanica al Politecnico di Torino e si lancia poi nell’ambiente bancario, diventando anche dirigente.

In seguito, inverte la rotta e decide di dedicarsi alla carriera di giornalista. Nei primi anni 2000 collabora con Beppe Severgnini, pubblicando sul sito del Corriere della Sera alcuni profili ironici di personaggi milanesi con lo pseudonimo di "Cattivo Tobia".

L’ex banchiere si specializza poi in resoconti di viaggio, riuscendo a conciliare la carriera con la sua passione per la motocicletta, che racconta in televisione. Tra il 2012 e il 2017 è infatti ideatore e conduttore del programma Born to Ride – E ti bastano 2 ruote, nato inizialmente con il titolo Riders’ Cafè. In uno stile simile alla docu-fiction, ogni puntata propone la tappa di un viaggio compiuto a bordo della moto.

Ogni viaggio-puntata è realizzato dallo stesso Parodi, in compagnia degli amici Andrea Maestri e Francesco Veneziani. Per tutte e tre le stagioni le riprese vengono fatte direttamente dai motociclisti, quindi lo stile è necessariamente realistico e quasi amatoriale. Le scene sono infatti girate solitamente tramite telecamere GoPro o smartphone.

In Born to Ride, Parodi narra in particolare tre viaggi cui corrispondono le tre diverse stagioni: prima una perlustrazione del continente Africano, poi il percorso Milano-Dakar e infine un’esplorazione dell’Himalaya tra India e Tibet.

Terminato questo programma, Parodi presenta nel 2019 Diario della Motocicletta, una trasmissione simile in cui racconta i viaggi realizzati a Capo Nord, nel Burkina Faso e poi lungo la tratta Milano-San Pietroburgo-Mosca-Milano. Negli anni successivi è invece ospite di varie trasmissioni televisive e radiofoniche, mentre pubblica video d’opinione tramite i social e il suo canale YouTube.

Al tempo stesso Parodi si dedica alla carta stampata: tra marzo 2018 e giugno 2020 è infatti Direttore responsabile del mensile Riders Magazine e collabora con altre testate, come Motociclismo e Donna Moderna, realizzando rubriche e report di viaggio.

Vita privata

Roberto Parodi è il fratello maggiore delle giornaliste Cristina e Benedetta. Intervistato da Il Foglio nel 2021, Parodi ha affermato che i tre sono molto uniti anche se, visti i dieci anni che lo separano da Benedetta, ammette di aver condiviso più esperienze con l’altra sorella.

Il 5 giugno 1994 Roberto Parodi sposa la compagna Giovanna Dedè, allora avvocato. Nel 2014 la moglie lancia poi la linea di abbigliamento da notte Del Selletto, ora distribuita online e nel negozio situato a Milano Vigentina. La coppia ha tre figli: Pietro, Vittorio e Fiammetta.

Progetti

  • 2008 – Il cuore a due cilindri (libro)
  • 2010 – Scheggia (libro)
  • 2011 – Controsole (libro)
  • 2012 – Un giro lungo una vita (libro)
  • 2012-2017 – Born to Ride – E ti bastano 2 ruote (programma televisivo)
  • 2013 – Chiedi alla strada (libro)
  • 2013 – Harley-Davidson, 110 anni di Mito (libro)
  • 2014 – Manuale di viaggio per motociclisti overland (libro)
  • 2015 – La moto spiegata a mio figlio (con i commenti di Pietro e Vittorio Parodi) (libro)
  • 2018 – Tropico dei perdenti (libro)
  • 2019 – Diario della Motocicletta (programma televisivo)

Cos’è successo tra Roberto Parodi e Flavio Briatore?

Nel giugno 2022 Flavio Briatore dà vita a un vero e proprio scandalo “pizza-gate” pubblicando sui suoi profili social un video di critica ai prezzi delle pizze in Italia, affermando che sono così bassi solo perché usano materie scadenti. Proprietario della catena Crazy Pizza, più volte sotto il mirino dell’opinione pubblica proprio a causa del listino molto salato, l’imprenditore viene subito contestato dall’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e in seguito anche dal giornalista Roberto Parodi. Questo si scaglia in particolare contro la Pizza Pata Negra, venduta a circa 60€, e appunto condita con il prosciutto iberico, un prodotto d’alta cucina. Sebbene riconosca che il Pata Negra è effettivamente un ingrediente di qualità, come vuole sottolineare Briatore, Parodi mette però in dubbio il fatto che l’utilizzo che ne fa il Crazy Pizza sia adeguato e che quindi il prezzo a cui è venduta la pizza sia giustificabile. Come fa notare il giornalista sul suo profilo Instagram, infatti, questo prosciutto necessita di essere consumato a una determinata temperatura per essere apprezzato appieno, e il distribuirlo su una pizza calda o addirittura cuocerlo certo non è il metodo adatto.

Roberto Parodi si è separato?

No, Roberto Parodi è ancora legato alla moglie Giovanna Dedè. Sul suo profilo YouTube, però, il giornalista pubblica diversi video parodistici e uno di questi s’intitola Il papà separato. Qui Parodi descrive con ironia i diversi tipi di padri tornati single e le loro difficoltà nel prendere le redini di questo loro nuovo status: dai ritardi nell’accompagnare i figli a scuola, ai cambi di look che denotano una crisi di mezza età, alle difficoltà di comprare i regali di compleanno per la figlia ormai adolescente.

Che moto ha Roberto Parodi?

Roberto Parodi ha una Harley-Davidson Road King 1340 cc, che possiede già dagli Anni ’90. In passato, il giornalista ha acquistato anche una BMW R100/7 che ha scramblerizzato (ossia rimescolato) con altri pezzi che gli amici li avevano regalato. Quest’ultima moto ha avuto però vita breve e Parodi l’ha rivenduta dopo appena tre anni.

Roberto Parodi ha scritto anche dei libri?

Nell’arco di dieci anni, tra il 2008 e il 2018, Roberto Parodi ha scritto ben nove libri tra resoconti di viaggio, manuali e romanzi. Tra questi ultimi si conta la trilogia composta da Scheggia, Controsole e Chiedi alla strada, tutti ambientati nel continente africano.