Michele Santoro

La carriera giornalistica di Michele Santoro, i rapporti con Rai e Mediaset e la sua battaglia "per la libera informazione"

Michele Santoro
Fonte: Archivio
  • Nome completo: Michele Santoro
  • Data di nascita: 02/07/1951
  • Luogo di nascita: Salerno
  • Segno zodiacale: Cancro
  • Altezza: 1.86 m
  • Professione: autore, conduttore, giornalista, politico, produttore
  • Data debutto: 1982
  • Social: Facebook, Instagram, Twitter

Biografia

La carriera giornalistica di Michele Santoro inizia sulla carta stampata in contemporanea alla sua militanza politica. Associato al gruppo maoista Unione Comunisti italiani, Santoro comincia a scrivere sul periodico Servire il popolo, edito dalla stessa organizzazione e chiuso nel 1975 con lo scioglimento dell’UCI.

In seguito, passa quindi al quindicinale del PCI campano, La Voce della Campania, di cui diventa direttore nel marzo 1979. Dopo nove mesi di presidenza, viene allontanato per le sue posizioni eterodosse rispetto alla linea ufficiale del partito. Collabora quindi con l’Unità, Il Mattino ed Epoca.

Il suo debutto televisivo avviene con la Rai e risale al 1982. Qui, è autore e conduttore di vari programmi di successo su Rai 3, come il talk show Samarcanda, Il rosso e il nero e Tempo reale, guadagnandosi così la fama nazionale.

Con la vittoria de L’Ulivo alle elezioni del 1996, cambiano i vertici del servizio pubblico e i rapporti tra Santoro e Rai cominciarono a raffreddarsi. Fino alla rottura, non definitiva, nell’autunno dello stesso anno.

Il giornalista decide quindi di passare a Mediaset, dove diviene direttore della testata giornalistica di Moby Dick. Il programma di Italia 1 ottiene il successo sperato solo dopo qualche tempo e viene quindi affiancato da Moby’s, un puro reportage giornalistico senza dibattito in studio.

Santoro rimane in Mediaset fino all’estate del 1999 e torna in Rai – questa volta su Rai 1 – nell’autunno dello stesso anno, con la conduzione di Circus, un programma di approfondimento giornalistico itinerante che viene trasmesso sotto un tendone da circo.

Nel marzo del 2000 lancia anche Sciuscià, una trasmissione di reportage girati e montati come se fossero veri e propri film. In seguito, su Rai 2, è autore e conduttore di un nuovo programma in prima serata di approfondimento, in diretta e senza pubblico in studio: Il raggio verde.

In questi anni, Michele Santoro è oggetto di polemiche da parte del centro-destra. Forza Italia e Silvio Berlusconi, infatti, ritengono che alcune vicende vengono veicolate in modo scorretto da parte del giornalista, tacciato anche di faziosità. Santoro inoltre, deve fare i conti anche con i vertici della Rai, che non vedono di buon occhio la sua "battaglia per la libera informazione" e cancellano i suoi programmi per "motivi di tutela aziendale".

Dopo una serie di scontri legali, Michele Santoro viene allontanato dalla Rai. Da quel momento, decide di dedicarsi alla politica. Aderisce al programma del leader del centro-sinistra Romano Prodi e nel 2004 si candida al Parlamento europeo come indipendente per la lista di Uniti nell’Ulivo. Santoro viene eletto eurodeputato e aderisce al gruppo parlamentare del Partito del Socialismo Europeo insieme alla collega Lilli Gruber, candidata nella medesima lista.

Dopo l’esperienza in politica, il giornalista torna di nuovo in Rai. Nel 2006 conduce Annozero, ma il rapporto con l’emittente pubblica si chiude definitivamente – e con il consenso di entrambe le parti – nel 2011.

Santoro realizza successivamente la sua nuova trasmissione, Servizio pubblico, con il modello multipiattaforma di televisioni locali e streaming su Internet, già sperimentato per i programmi Raiperunanotte (2010) e Tutti in piedi (2011). Il conduttore trova anche l’accordo con i canali satellitari e le radio ma dal 2012, questo programma si lega a LA7.

Nel maggio del 2016, attraverso la Zerostudio’s, società di cui detiene la maggioranza, acquista il 7% de Il Fatto Quotidiano, da cui si distacca due anni dopo.

Vita privata

Figlio di un macchinista ferroviario originario di Monteverde (in provincia di Avellino), Michele Santoro è nato il 2 luglio 1951 a Salerno. È proprio all’Università degli Studi di Salerno che Santoro si è laureato in filosofia con relatore Biagio De Giovanni.

Il giornalista si è sposato per la prima volta con Tonia Cardinale, scrittrice ed ex imprenditrice. Dal loro matrimonio – durato 12 anni e terminato a causa degli impegni lavorativi dei due, sempre più presi dalle rispettive carriere – è nata la figlia Luna. Della fine del matrimonio con Santoro, Cardinale ne ha parlato in un suo libro.

Dopo il naufragio della sua storia d’amore, Santoro si è risposato nel 1997 con
Sanja Podgajski, psicologa di Zagabria – ma riminese d’adozione – classe 1964. La coppia, che si è conosciuta a Roma nell’ambiente televisivo, ha celebrato le sue nozze con un a cerimonia privata e intima. Da questa unione è nata in seguito la secondogenita del conduttore, Micol Santoro.

Progetti

    • 1987-1992 – Samarcanda (in onda su Rai 3)
    • 1991 – Oltre Samarcanda (libro edito da Sperling & Kupfer)
    • 1992-1994 – Il rosso e il nero (in onda su Rai 3)
    • 1994 – 1996 – Tempo reale (in onda su Rai 3)
    • 1996 – Michele chi? (libro edito da Baldini & Castoldi)
    • 1996-1999 – Moby Dick (in onda su Italia 1)
    • 1999-2000 – Circus (in onda su Rai 1)
    • 2000-2002 – Sciuscià (in onda su Rai 1, poi su Rai 2)
    • 2000-2001 – Il raggio verde (in onda su Rai 2)
    • 2006-2011 – Annozero (in onda su Rai 2)
    • 2010 – Raiperunanotte (in onda su Current TV, Sky TG24, televisioni locali)
    • 2011 – Tutti in piedi! (in onda su Current TV, Sky TG 24, televisioni locali)
    • 2011-2015 – Servizio pubblico (in onda su Sky TG 24, televisioni locali, Radio Capital, Cielo, Radio Radicale, dal 2012 su LA7)
    • 2014 – Annozero e announo, verso una nuova epoca (libro edito da Editrice Nord)
    • 2016-2017 – Italia (in onda su Rai 2)
    • 2017, 2018 – M (in onda su Rai 2, poi su Rai 3)
    • 2019 – Volare (in onda su Rai 2)
    • 2021 – Speciale Mafia – La ricerca della verità (in onda us LA7)
    • 2021 – Nient’altro che la verità (libro edito da Marsilio Editori)

Premi e riconoscimenti

1989 – Premio Giornalistico Europa per Samarcanda
1991 – Premio Regia Televisiva categoria Miglior programma di informazione con ospiti in diretta per Samarcanda
1992 – Premio Regia Televisiva categoria Miglior programma di informazione con ospiti in diretta.
1992 – Telegatto categoria Miglior programma di informazione per Samarcanda
1993 – Premio Regia Televisiva categoria Miglior programma di informazione con ospiti in diretta
1994 – Premio Regia Televisiva categoria Miglior programma di informazione con ospiti in diretta
1996 – Premio Flaiano categoria Premio per il miglior conduttore televisivo
1998 – Premio Internazionale Ibla per Moby Dick
1999 – Premio giornalistico Mario Francese

Perché nel 2001 Silvio Berlusconi accusò Santoro di stare svolgendo un "processo in diretta?

Michele Santoro ne Il raggio verde si occupò anche dei rapporti della famiglia di Silvio Berlusconi con il boss mafioso Vittorio Mangano. In una puntata, mandò in onda la video-intervista che Paolo Borsellino registrò due giorni prima della strage di Capaci, in cui rivelava che all'epoca fosse in corso un'indagine della procura di Palermo proprio su Berlusconi e Mangano.

Cosa c'entra Michele Santoro con l'attentato del 1993 da parte della mafia a Maurizio Costanzo?

A inizio Anni '90 fu trasmessa la maratona Rai-Fininvest contro la mafia, che vide il Maurizio Costanzo Show collegato con Samarcanda. A seguito del fallito attentato di via Fauro a Maurizio Costanzo del 1993, su mandato di Totò Riina, a Santoro venne assegnata una scorta, che però il giornalista rifiutò.

Che altre minacce di morte ha ricevuto Santoro dalla mafia?

Nel maggio del 2010 alla redazione palermitana di Repubblica venne recapitata una busta contenente un proiettile e una lettera dattiloscritta. Questa lettera conteneva minacce di morte ad Antonio Ingroia, Sergio Lari, Michele Santoro, Sandro Ruotolo, Massimo Ciancimino e al collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza.