Marina Ripa di Meana

La complessa vita professionale e personale della stilista e attrice: dai primi passi nel mondo dello spettacolo alla pubblicazione dei suoi ultimi libri

Marina Ripa di Meana
Fonte: ANSA
  • Nome completo: Maria Elide Punturieri
  • Data di nascita: 21/10/1941
  • Luogo di nascita: Reggio Calabria
  • Data di morte: 05/01/2018
  • Luogo di morte: Roma
  • Segno zodiacale: Bilancia
  • Altezza: 1.8 m
  • Nazionalità: Italia
  • Professione: personaggio tv, scrittrice, stilista
  • Data debutto: 1979
  • Social: Facebook, Instagram

Biografia

Marina Ripa di Meana è stata una stilista, attrice e scrittrice italiana. Nasce a Reggio Calabria nel 1941, iscritta all’anagrafe come Maria Elide Punturieri. Dopo gli studi apre una sartoria di alta moda a Roma, in Piazza di Spagna, in società con l’amica Paola Ruffo di Calabria, più tardi principessa di Liegi e in seguito diventata regina del Belgio.

Questa sua attività, insieme al matrimonio contratto nel 1964 con il duca Lante della Rovere, la porta al centro della vita mondana romana. Inizia quindi a frequentare l’alta società nonché l’ambiente artistico della città, stringendo rapporti con personaggi come lo scrittore Alberto Moravia, il regista Pier Paolo Pasolini e gli artisti Mario Schifano e Tano Festa.

A partire dalla fine degli Anni ’70 appare poi con una certa costanza in televisione. Fa infatti il suo debutto con il film Assassinio sul Tevere di Bruno Corbucci, in un ruolo minore, e poi per un certo tempo lavora al fianco di Maurizio Costanzo come valletta.

Nel 1987 poi pubblica il suo primo libro, la biografia I miei primi 40 anni da cui Carlo Vanzina trae un film che la accredita tra gli sceneggiatori. A interpretare la sua parte c’è l’attrice Carol Alt, che due anni dopo riprende il ruolo nel sequel La più bella del reame, di nuovo tratto da uno scritto di Ripa di Meana.

Nel 1990 fonda poi il mensile Elite che dirige per due anni, poi fa il suo debutto dietro la camera da presa con il thriller Cattive ragazze, bocciato tuttavia dalla critica. In seguito continua a dedicarsi alla scrittura, variando tra opere biografiche e romanzi di genere giallo e sentimentale e finendo per pubblicare in tutto 14 libri.

A quest’attività alterna quella di attivista. Dagli Anni ’90 infatti prende parte a variate campagne, talune di stampo ecologico, altre volte alla protezione dei diritti degli animali, altre ancora di genere più politico. Ne sono esempio l’impegno contro il nucleare e la produzione di pellicce, ma anche gli appelli per la scarcerazione del politico Marcello Dell’Utri.

Nel 2009 poi torna in televisione. Partecipa brevemente al reality show La fattoria e poi interviene come guest star nella serie TV I Cesaroni, dove interpreta sé stessa. Tra i suoi ultimi progetti si ricordano lo spettacolo teatrale Congresso degli Arguti, che nel 2015 segna il suo debutto sul palcoscenico, e i libri Colazione al Grand Hotel. Moravia, Parise e la mia Roma perduta e Ora ti curo io. Ho preso il cancro per le corna.

Vita privata

Nel giugno 1964 sposa il duca Alessandro Lante della Rovere, esponente di una prestigiosa famiglia aristocratica romana. Due anni dopo l’unione, la coppia accoglie la nascita della figlia Lucrezia. Il matrimonio tuttavia non è solido e negli Anni ’70 la stilista ha una relazione extraconiugale con il pittore Franco Angeli.

Dopo il divorzio da Lante della Rovere, sposa in seconde nozze il marchese Carlo Ripa di Meana. Trascorrono però degli anni prima che la stilista acquisisca il cognome del secondo marito, continuando a usare quello di Lante della Rovere finché un’ingiunzione del tribunale non la obbliga a cambiarlo.

I coniugi Ripa di Meana rimangono insieme fino alla morte di lei, avvenuta nel gennaio 2018, e seguita appena due mesi dopo da quella del marito.

Progetti

  • 1979 – Assassinio sul Tevere (film di Bruno Corbucci)
  • 1984 – I miei primi quarant’anni (libro)
  • 1987 – I miei primi 40 anni (film di Carlo Vanzina)
  • 1988 – La più bella del reame (libro)
  • 1989 – La più bella del reame (film di Cesare Ferrario)
  • 1990 – Vizi, veleni e velette (libro)
  • 1992 – Le avventure di Marina. Giallo sentimentale a fumetti (libro)
  • 1992 – Cattive ragazze (film di Marina Ripa di Meana)
  • 1994 – La donna che inventò se stessa. Splendori e miserie di una vita sempre alla ribalta (libro)
  • 1998 – Tramonto rosso sangue (libro)
  • 2001 – La vita estrema di Francesca Agusta (libro)
  • 2004 – Cara Paola sorella mia (libro)
  • 2004 – Cocaina a colazione. Faccia a faccia fra Costanzo Costantini & Marina Ripa di Meana sui tre pittori maledetti e la società intellettuale romana degli anni Sessanta-Settanta (libro)
  • 2008 – Roma al rogo. Storie graffianti e ironiche di sesso, droga, sette sataniche e tentacolare malcostume (libro con Costanzo Costantini)
  • 2009 – I Cesaroni (serie TV)
  • 2010 – Virginia Agnelli. Madre e farfalla (libro con Gabriella Mecucci)
  • 2012 – Invecchierò ma con calma (libro)
  • 2016 – Colazione al Grand Hotel. Moravia, Parise e la mia Roma perduta (libro)
  • 2018 – Ora ti curo io. Ho preso il cancro per le corna (libro)

La figlia di Marina Ripa di Meana è anche lei attrice?

Sì, Lucrezia Lante della Rovere ha seguito le orme di Marina Ripa di Meana e dopo una prima carriera come modella si è data alla recitazione. Attiva al cinema, in teatro ma anche in televisione, la figlia è nota per aver partecipato a pellicole come Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli, Storia di ragazzi e ragazze di Pupi Avati, Viola di mare di Donatella Maiorca e Benedetta follia di Carlo Verdone. In televisione invece è apparsa in Nebbie e delitti, Donna Detective, La dama velata e La strada di casa.

Qual è stata la causa di morte di Marina Ripa di Meana?

Nel 2001 a Marina Ripa di Meana è stato diagnosticato un tumore al rene. Nonostante sia riuscita a debellarlo, il cancro si è poi ripresentato più volte negli anni seguenti, fino ad assumere le parvenze di una malattia cronica. È quindi questa la causa della morte della stilista.

Il patrimonio di Marina Ripa di Meana è stato oggetto di contenzioso?

Non il patrimonio, ma alcuni beni di Marina Ripa di Meana. Oggetto del contenzioso sono stati in particolare alcuni gioielli che la figlia Lucrezia Lante della Rovere ha messo all’asta nel 2021. Ad opporsi alla vendita c’era Andrea Cardella, collaboratore e figlio adottivo di Carlo Ripa di Meana, che ha trascorso gli ultimi trent’anni della sua vita accanto al marchese e alla moglie. Cardella non voleva che i gioielli fossero venduti perché avevano un valore affettivo per la stilista, che secondo lui avrebbe voluto vederli restare in famiglia, tramandati di generazione in generazione. A nulla tuttavia sono valse le sue proteste e l’asta è proseguita indisturbata.