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SICUREZZA INFORMATICA

I sette miti sulla sicurezza informatica che bisogna sfatare

Quali sono i miti da sfatare quando si parla di sicurezza informatica. Ecco le credenze più comuni che circolano in rete e di cui gli utenti hanno più paura

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In Sintesi

  • Molte delle minacce informatiche che circondano il web sono in realtà falsi miti che compromettono la consapevolezza e la sicurezza degli utenti.
  • È bene conoscere queste credenze e contestualizzarle in modo da vivere il web con serenità e senza mettere a rischio i propri dispositivi.

Le minacce informatiche diventano ogni giorno più insidiose ma, al contempo, questa “paura” viene alimentata da alcuni miti diffusi, che possono compromettere la consapevolezza e la sicurezza degli utenti. Non tutto quello che si legge in rete (o che si sente dire) in materia di cyber security è vero, perciò per vivere il web con serenità è bene analizzare queste “leggende” e scoprire cosa c’è di vero.

Linux e macOS sono immuni dai virus

La convinzione che macOS e Linux siano immuni dai virus è, ovviamente, un mito perché qualsiasi sistema informatico programmabile è suscettibile di infezioni da malware.

Tuttavia è anche vero che questi sistemi hanno una quota di mercato significativamente inferiore rispetto a Windows e questo, storicamente, ha reso gli sviluppatori di virus meno propensi a investire sforzi nello sviluppo di tool specifici.

Nonostante questo, però, esistono numerosi esempi di file malevoli che colpiscono sia macOS che Linux ma è anche vero che le due aziende in oggetto hanno anche a disposizione degli efficienti sistemi di sicurezza.

Aprire una mail è sempre pericoloso

L’idea che sia sufficiente aprire un’email per contrarre un virus è un’altra credenza molto diffusa. Si tratta di una leggenda che, in passato, ha trovato riscontro in alcuni virus in grado davvero di infettare i sistemi informatici in questo modo. Tuttavia, grazie ai moderni sistemi di sicurezza, oggi è molto meno comune e i servizi di posta elettronica più utilizzati scansionano gli allegati alla ricerca di malware prima che l’utente possa visualizzarli.

Pensare che gli antivirus siano totalmente sicuri

Credere che un antivirus garantisca l’immunità totale è un grave errore. Nessun pacchetto antivirus, nemmeno il più avanzato, può garantire una protezione del 100% e, pur rappresentando un elemento cruciale per la sicurezza informatica, non elimina la necessità di adottare comportamenti prudenti online.

Visualizzare un pop-up è sempre sinonimo di un virus

Sono molto frequenti in rete i pop-up che notificano la presunta presenza di un virus e invitano l’utente a cliccare per rimuoverlo. Si tratta essenzialmente di falsi messaggi, camuffati per assomigliare a notifiche di sistema, progettati per spaventare l’utente e indurlo a installare involontariamente un malware, mascherato da “antivirus”.

La risposta corretta a questi pop-up è ignorarli e, in caso di dubbi è sempre bene eseguire una scansione manuale del sistema con un software antivirus affidabile.

Un PC lento è sicuramente infetto

La convinzione che un computer lento sia necessariamente infetto da un virus è spesso infondata. Sebbene molti malware possano peggiorare le prestazioni del dispositivo, la lentezza può essere causata da moltissimi fattori non correlati, come un disco rigido pieno, un eccessivo numero di programmi in esecuzione o una configurazione hardware insufficiente.

Quindi, un peggioramento nelle performance non è un indicatore affidabile e univoco di un’infezione e, in caso di dubbi, si può sempre eseguire una scansione del sistema.

Smartphone e tablet sono immuni ai virus

L’idea che smartphone e tablet non possano essere infettati da virus è un altro mito da sfatare, perché anche questi dispositivi possono essere vulnerabili alle minacce informatiche.

Tuttavia, la loro sicurezza deriva principalmente dall’affidabilità degli app store proprietari che filtrano efficacemente i software dannosi evitando che arrivino nelle mani degli utenti. Chiaramente, bisogna sempre fare attenzione a quello che si scarica e utilizzare fonti esterne non verificate può rappresentare un rischio per la sicurezza del device.

Un device infetto è sempre evidente

L’idea secondo cui un virus manifesta sempre la propria presenza con segni evidenti (come rallentamenti o comportamenti anomali) non è del tutto accurata e, anzi, la maggior parte dei malware moderni è progettata per operare silenziosamente in background, evitando di essere rilevata sia dall’utente che dal software antivirus.

Il loro obiettivo è rimanere nascosti per svolgere le loro funzioni illecite, come il furto di dati o il controllo remoto del sistema. Quindi, l’assenza di sintomi evidenti non garantisce che il dispositivo sia sicuro.