Totò

I primi passi nel mondo dello spettacolo, i registi con cui ha collaborato e varie curiosità sulla sua vita privata e sulla sua morte

Totò
Fonte: ufficio stampa Rai
  • Nome completo: Antonio De Curtis
  • Data di nascita: 15/02/1898
  • Luogo di nascita: Napoli
  • Data di morte: 15/04/1967
  • Luogo di morte: Roma
  • Segno zodiacale: Acquario
  • Professione: attore
  • Data debutto: 1937
  • Sito ufficiale: link
  • Social: Facebook

Biografia

Totò è stato un attore e comico italiano, noto con il soprannome di "Principe della risata". Nasce a Napoli nel 1898, figlio di una relazione clandestina tra Anna Clemente e il marchese Giuseppe De Curtis, che solo in seguito lo riconosce come figlio. All’età di 14 anni lascia la scuola e, mentre si mantiene con piccoli lavoretti, inizia a recitare a teatro, attività che riprende alla fine della Prima guerra mondiale. Seppur non al fronte, infatti, trascorre quegli anni nell’esercito.

Nel 1922 si sposta a Roma con la famiglia e qui, legandosi alla compagnia del Teatro Jovinelli, ottiene i primi successi come comico. Presto inizia ad andare in tournée, toccando città come Milano e Torino. Nel 1937 fa poi il suo debutto al cinema con il film Fermo con le mani, inaugurando così 30 anni di attività sul grande schermo che lo portano ad apparire in un centinaio di pellicole. In molte di queste Totò non è solo protagonista, ma anche dà il titolo al film.

Questa tendenza inizia subito nel secondo dopoguerra, quando alcune sue pellicole vengono riedite con il nuovo titolo (ad esempio: Totò allegro fantasma e Totò nella fossa dei leoni). Prosegue poi con il regista Mario Mattoli che nel 1948 decide di portare al cinema il film Totò al Giro d’Italia, seguito poi da una trentina di altre pellicole firmate da registi quali Carlo Ludovico Bragaglia, Steno, Mario Monicelli e Sergio Corbucci, che lo dirigono anche in lungometraggi di altro genere.

Tra gli altri registi per cui lavora si ricordano poi i nomi di Luigi Comencini, Eduardo De filippo, Luigi Zampa, Vittorio De Sica, Alberto Lattuada, Pier Paolo Pasolini e Dino Risi. È proprio di Pasolini il film che vale a Totò il Nastro d’argento, il Globo d’oro e una menzione speciale al Festival di Cannes: Uccellacci e uccellini del 1966. Dell’anno successivo invece è una serie di nove telefilm diretti da Daniele d’Anza, tutti trasmessi postumi.

Vita privata

Il nome di Totò è legato a quello di molte donne, spesso artiste conosciute durante le sue tournée. Tra le storie note al grande pubblico, quelle più importanti sono però tre.

La prima con l’attrice e ballerina Liliana Castagnola, conosciuta nel 1929 e morta suicida l’anno successivo. Alla sua scomparsa Totò promette di dare il suo nome alla propria progenie e così fa.

Dal 1931 ha infatti una relazione con la sedicenne Diana Rogliani, con la quale due anni dopo accoglie la nascita della figlia, Liliana appunto. I due si sposano solo nel 1935, per separarsi poi pochi anni dopo.

La terza donna arriva nel 1952, quando Totò rimane incantato dalla ventunenne Franca Faldini. I due si fidanzano pochi mei dopo essersi conosciuti e nel 1954 hanno un figlio, Massenzio, morto poco dopo la nascita. La coppia non si sposa mai, ma rimane unita fino alla morte di lui, sopraggiunta nel 1967.

Progetti

  • 1937 – Fermo con le mani (film di Gero Zambuto)
  • 1948 – Totò al Giro d’Italia (film di Mario Mattoli)
  • 1951 – Guardie e ladri (film di Steno e Mario Monicelli)
  • 1952 – Totò a colori (film di Steno)
  • 1954 – L’oro di Napoli (film di Vittorio De Sica)
  • 1954 – Miseria e nobiltà (film di Mario Mattoli)
  • 1955 – Siamo uomini o caporali (film di Camillo Mastrocinque)
  • 1956 – Totò, Peppino e la… malafemmina (film di Camillo Mastrocinque)
  • 1958 – I soliti ignoti (film di Mario Monicelli)
  • 1959 – I tartassati (film di Steno)
  • 1960 – Signori si nasce (film di Mario Mattoli)
  • 1961 – Totòtruffa ’62 (film di Camillo Mastrocinque)
  • 1963 – Gli onorevoli (film di Sergio Corbucci)
  • 1965 – La mandragola (film di Alberto Lattuada)
  • 1966 – Uccellacci e uccellini (film di Pier Paolo Pasolini)
  • 1966 – Operazione San Gennaro (film di Dino Risi)

Premi e riconoscimenti

  • 1947 – Maschera d’argento
  • 1952 – Nastro d’argento al Miglior attore protagonista per Guardie e ladri
  • 1959 – Targa d’oro ANICA
  • 1961 – Grolla d’oro alla carriera
  • 1966 – Globo d’oro al Miglior attore per Uccellacci e Uccellini
  • 1966 – Menzione speciale al Festival di Cannes per l’interpretazione in Uccellacci e uccellini
  • 1967 – Nastro d’argento al Miglior attore protagonista per Uccellacci e uccellini

Totò era cieco?

Nel 1957 Totò è colpito da corioretinite emorragica all'occhio destro, patologia che per un certo tempo lo lascia completamente cieco. Ben curato, riesce poi a recuperare parte della vista, ma deve rinunciare definitivamente a esibirsi in teatro.

Quanti anni aveva Totò quando è morto?

Quando è morto Totò aveva 69 anni, compiuti appena due mesi prima. Era infatti il 15 aprile 1967.

Qual è stata la causa di morte di Totò?

Totò è morto a causa di una serie di infarti che lo hanno gettato in un’agonia durata circa 24 ore. Oggi riposa nella tomba di famiglia nel Cimitero del Pianto a Napoli, affianco ai suoi genitori, al figlio Massenzio e alla compagna Liliana Castagnola.

Perché Totò ha dedicato Malafemmina a sua moglie?

Malafemmina è una canzone di Totò risalente al 1951 ed è uno dei suoi più grandi successi musicali. A ispirarla è stata la moglie dell’attore, Diana Rogliani, alla quale lui recrimina il non aver fatto fede a una promessa scambiata anni prima. Dopo la separazione del 1939, infatti, i due avevano deciso di continuare a vivere assieme finché la figlia non fosse stata adulta e sposata. Rogliani tuttavia infranse la promessa con qualche anno di anticipo, andando via di casa nel 1950 per contrarre un secondo matrimonio con l’avvocato Mario Tufaroli.


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