Serena Dandini

La conduttrice de "La TV delle ragazze" e scrittrice dallo stile sempre satirico e pungente.

Serena Dandini
Fonte: IPA
  • Nome completo: Serena Dandini de Sylva
  • Data di nascita: 22/04/1954
  • Luogo di nascita: Roma
  • Segno zodiacale: Toro
  • Nazionalità: Italia
  • Professione: autrice, conduttrice, scrittrice
  • Data debutto: 1985
  • Social: Facebook, Instagram, Twitter

Biografia

Serena Dandini è una conduttrice televisiva, autrice e scrittrice originaria di Roma. Dopo gli studi al liceo classico Giulio Cesare, si iscrive all’università la Sapienza di Roma alla facoltà di Letteratura anglo-americana, non terminando però gli studi. Verso la fine del corso, infatti, Dandini abbandona l’università per iniziare la carriera alla radio.

Dai primi anni ’80 collabora con la Rai a programmi sia televisivi che radiofonici. Nel 1978 è ideatrice di La vita di Mae West, trasmesso su Radio 2. Nel 1981 inizia a lavorare al programma radiofonico Master, rimanendoci fino al 1984. Nel 1985 arriva il debutto in televisione nel programma Obladì obladà, mentre l’anno successivo approda a Italia sera, dove cura la sezione musicale realizzando interviste a cantanti noti del periodo. Un programma consacra poi la conduttrice nel mondo dello spettacolo: La TV delle ragazze. Durata solo due stagioni, dal 1988 al 1989, nella trasmissione vengono lanciate diverse attrici comiche di successo, tra cui Angela Finocchiaro, Cinzia Leone, Francesca Reggiani, Sabina Guzzanti, Syusy Blady, Iaia Forte, Maria Amelia Monti, Tosca D’Aquino.

Dopo il successo de La TV delle ragazze, nel 1990 Dandini conduce Scusate l’interruzione, parodia del Maurizio Costanzo Show. L’anno successivo la stessa produzione dei due programmi lancia un nuovo programma, Avanzi, ancora con la conduttrice, che vi lavora fino al 1993. In quell’anno, alla fine della trasmissione, viene realizzato un breve spin-off, Maddecheao’: come secerne agli esami, condotto da Dandini insieme a Corrado Guzzanti. Nel 1994 la conduttrice lavora poi a Tunnel, programma che ospita l’ultima apparizione televisiva del cantante dei Nirvana, Kurt Cobain.

Nel 1995 è al fianco di Luciano De Crescendo, Fabio Fazio e Gianni Ippoliti alla conduzione del Dopofestival di Sanremo e lavora anche a Producer – Il grande gioco del cinema. L’anno successivo partecipa a Mai dire Gol, mentre nel 1997 crea con Sabina Guzzanti e Neri Marcorè lo show Pippo Chennedy Show, che poi conduce con Corrado Guzzanti. Il programma diventa presto di culto e apre le porte a diversi comici, tra cui Ale & Franz, ottenendo anche il Premio Flaiano.

A fine anni ’90 Dandini lavora anche in Mediaset, conducendo, tra gli altri, il programma Comici affiancata da figure come Claudio Bisio e Paola Cortellesi. Intanto, conduce per la Rai La mostra della laguna, Saranno maturi e, chiusa l’esperienza in Mediaset, nel 2001 lavora al nuovo show satirico di Guzzanti, L’ottavo nano. Dopo qualche esperienza in trasmissioni anticonvenzionali, nel 2004 Dandini approda nel suo primo talk show, Parla con me, dove lavora per sette anni al fianco di Dario Vergassola, Elio e le Storie Tese, e dove intervista personaggi anche di fama internazionale.

La conduttrice passa a LA7 dopo il mancato rinnovo del contratto da parte della Rai. Sulla nuova rete conduce, dal gennaio 2012, il programma The show must go off, affiancata da volti già noti e da altri collaboratori nuovi come Max Paiella, Paola Minaccioni, Federica Cifola, Diego Bianchi, Ascanio Celestini, Andrea Rivera, Lillo e Greg, Germana Pasquero e Francesca Reggiani. Il programma non viene però riconfermato a causa del calo di share, e Dandini inizia a dedicarsi all’attività autoriale e da scrittrice. Già nel 2011 aveva pubblicato per Rizzoli Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini e l’anno successivo Grazie per quella volta. Confessioni di una donna difettosa. Tra il 2012 e il 2013, poi, mette in scena il suo primo testo teatrale, Ferite a morte, con cui cerca di mettere in evidenza i frequenti episodi di violenza sessuale sulle donne; il testo diventa poi un libro, edito ancora da Rizzoli. Lo spettacolo viene portato in un tour mondiale e vince anche il premio come Miglior evento no profit ai BEA del 2015.

Nel 2013 lavora ancora in Rai a un breve programma di conversazioni-spettacoli intitolato Il paradiso è perduto?, tornando successivamente in televisione dopo una pausa di qualche anno solo nel 2018 con il remake del suo celebre programma La TV delle ragazze. Dopo una breve parentesi in Sky con la trasmissione Valorose, nel 2019 inizia la conduzione di Stati generali per due stagioni.

Nel 2014, intanto, riprende l’attività in radio con il programma #StaiSerena e negli anni successivi pubblica i libri Il futuro di una volta (2015), Avremo sempre Parigi. Passeggiate sentimentali in disordine alfabetico (2016), Il catalogo delle donne valorose (2018), La vasca del Führer (2020) e Cronache dal Paradiso (2022).

Vita privata

Nata a Roma il 22 aprile 1954, Serena Dandini cresce in una famiglia discendente da dei nobili romani: il padre, infatti, è il conte Francesco Lorenzo Dandini De Sylva, avvocato, e la madre è la marchesa Silvia Vaccari, sorella della fondatrice dell’Istituto Leonarda Vaccari della capitale. Ha una sorella, Saveria, divenuta poi presidente dell’Istituto della famiglia materna, e un fratello, Ferdinando, ingegnere aeronautico e docente alla Luiss Guido Carli e all’Università Tor Vergata.

Da giovane frequenta l’ambiente del Piper Club di Roma, introdotta dall’amico Renato Zero. Dal suo primo matrimonio la conduttrice ha una figlia, Adele Tulli, nata nel 1982 e diventata poi regista. Dopo un secondo matrimonio fallito, dal 1993 si lega al musicista e compositore Lele Marchitelli.

Progetti

1985 – Obladì obladà (in onda su Rai Uno)
1986-87 – Italia sera (in onda su Rai Uno)
1988-89 – La TV delle ragazze (in onda su Rai Tre)
1990 – Scusate l’interruzione (in onda su Rai Tre)
1991-93 – Avanzi (in onda su Rai Tre)
1993 – Maddecheao’: come secerne agli esami (in onda su Rai Tre)
1994 – Tunnel (in onda su Rai Tre)
1995 – Dopofestival di Sanremo (in onda su Rai Uno)
1995 – Producer – Il grande gioco del cinema (in onda su Rai Tre)
1996 – Mai dire Gol (in onda su Italia 1)
1997 – Pippo Chennedy Show (in onda su Rai Due)
1997-99 – Premio italiano della musica (in onda su Italia 1)
1998-99 – La mostra della laguna (in onda su Rai Tre)
1998-99 – Comici (in onda su Italia 1)
1999 – Saranno maturi (in onda su Rai Tre)
2000 – Teatro 18 (in onda su Italia 1)
2001 – L’ottavo nano (in onda su Rai Due)
2002 – Mmmhh! (in onda su Rai Due)
2002 – Vieni avanti cretino (in onda su Rai Due)
2004-11 – Parla con me (in onda su Rai Tre)
2012 – The show must go off (in onda su LA7)
2013 – Il paradiso è perduto? (in onda su Rai 5)
2018 – La TV delle ragazze – Gli Stati generali 1988-2018 (in onda su Rai Tre)
2019 – Valorose (in onda su Sky Arte)
2019-20 – Stati generali (in onda su Rai Tre)

Quali altri conduzioni ha fatto Serena Dandini?

Negli anni la conduttrice ha lavorato a diversi eventi, per esempio alla 56ª edizione dei Nastri d'argento a Taormina nel 2002, a Una sera per il sì al referendum sulla fecondazione assistita nel  2005, Tutti in Piedi – Signori entra il lavoro nel 2011 con Michele Santoro, Concerto per l'Earth Day nel 2012, Premio Apollonio e Bari International Film Fest sempre nel 2012.

Quali controversie ha incontrato Serena Dandini durante la carriera?

La conduttrice è stata accusata durante i primi anni 2000 di avere avuto posizioni apertamente contro il governo di allora, e ciò ha spinto per il suo allontanamento dalla Rai.

Cosa ne pensa Serena Dandini di Kurt Cobain?

Dopo aver incontrato il frontman dei Nirvana nel 1994, a un mese dal suo suicidio, la conduttrice lo ha così descritto nel documentario Chi ha ucciso Kurt Cobain?: “Incontrandolo, ho avuto l'impressione di una persona di una sensibilità estrema, indifesa, che difficilmente riuscivi a guardare negli occhi, con uno sguardo di paura come di un cucciolo braccato dal mondo”.

Di cosa si occupa la figlia di Serena Dandini?

Adele Tulli è una regista che ha lavorato in particolare al documentario 365 without 377 sulle battaglie del movimento LGBTQ+ in India, ossia sull'abolizione della sezione 377 del codice penale indiano.