Sandra Mondaini

Lei e il marito sono stati per decenni il volto della televisione italiana, ma tanti sono i progetti che la soubrette ha realizzato da sola

Sandra Mondaini
Fonte: archivio
  • Nome completo: Alessandrina Mondaini
  • Data di nascita: 01/09/1931
  • Luogo di nascita: Milano
  • Data di morte: 21/09/2010
  • Luogo di morte: Milano
  • Segno zodiacale: Vergine
  • Altezza: 1.57 m
  • Nazionalità: Italia
  • Professione: attrice, conduttrice
  • Data debutto: 1953

Biografia

Sandra Mondaini è un’attrice e conduttrice televisiva e radiofonica italiana. Nasce nel 1931 a Milano e, per sostenere economicamente la famiglia, alla fine degli Anni ’40 si lancia nel mondo dello spettacolo intraprendendo la carriera di modella.

Nel 1949 debutta a teatro nella commedia Ghe pensi mi e quattro anni dopo esordisce invece al cinema con l’adattamento dello spettacolo Attanasio cavallo Vanesio. È la prima pellicola per l’attrice, che a fine carriera colleziona una trentina di film, per lo più commedie, come Il campanile d’oro, Susanna tutta panna, Le olimpiadi dei mariti e Il giorno più corto. A partire dalla seconda metà degli Anni ’60 però Mondaini si allontana dal cinema, dedicandosi piuttosto alla televisione.

Qui fa il suo ingresso con il programma Rai Settenote, poi affianca Mike Bongiorno in Fortunatissimo. Si fa spazio così nel ruolo di soubrette, ma mettendo da parte gli abiti eleganti per dedicarsi piuttosto al varietà in veste di comica. È a Canzonissima nel 1961 e poi ancora all’edizione seguente, dove conquista il pubblico con i suoi sketch. Negli anni successivi partecipa a diversi programmi televisivi quali La trottola, Studio Uno e Qua la mano.

A partire dagli Anni ’70 crea invece un sodalizio artistico con il marito Raimondo Vianello, che li consacra nel loro ruolo di intrattenitori. Iniziano portando in radio i loro battibecchi coniugali nella trasmissione Io e Lei, poi si spostano in televisione dove sono prima protagonisti dello show Sai che ti dico?, poi di Tante scuse e del seguito Di nuovo tante scuse.

Negli Anni ’80 la coppia firma con Finivest, per la quale conduce lo show Attenti a noi due. In solitaria poi, tra il 1982 e il 1984, Mondaini scrive e presenta la trasmissione per bambini Il circo di Sbirulino, dove è protagonista nelle vesti del clown che dà il titolo al programma. Inventato dall’attrice già nel 1978, il personaggio di Sbirulino torna in televisione a fine decennio per il programma Sabato al circo e compare più volte a Buona domenica tra il 1991 e il 1993.

Tra il 1988 e il 2007, Mondaini realizza con il marito la fortunata sitcom Casa Vianello. La coppia invita il pubblico in un appartamento di finzione dove mettono in scena impossibili situazioni tragi-comiche. Ogni puntata, per quanto concitata sia, si conclude sempre con marito e moglie che si coricano a letto e Mondaini che si lamenta della monotonia delle loro vite con la celebre frase «Che noia, che barba, che barba, che noia!».

Oltre alle riprese della sitcom, i primi anni 2000 non vedono molte partecipazioni televisive dell’attrice. Nel 2004 compare infatti come opinionista nel reality show La fattoria e poi conduce con il marito il Sandra e Raimondo Supershow. Nel 2008 la coppia torna poi protagonista in TV con il film Crociera Vianello, il loro ultimo progetto. In occasione della conferenza stampa per la messa in onda, infatti, Mondaini annuncia il suo ritiro dalle scene. L’attrice si spegne a Milano due anni dopo, appena cinque mesi dopo la morte del marito.

Vita privata

Nel 1958 dietro le quinte dello spettacolo Dove vai se il cavallo non ce l’hai, in cui recitano entrambi, Sandra Mondaini conosce l’attore Raimondo Vianello. La coppia si sposa quattro anni dopo, siglando un sodalizio non solo d’amore ma anche professionale. A partire dagli Anni ’70 i due fanno infatti coppia fissa in vari programmi televisivi e a teatro.

Mondaini e Vianello non hanno figli naturali, ma nel 1991 accolgono nella loro casa una coppia di giovani domestici filippini: Edgar e Rosalie Magsino. I due ai tempi hanno già un figlio piccolo, Jhon Mark (noto come Gianmarco), cui poi segue il secondogenito Raimond, chiamato così in onore di Vianello.

Il legame che si instaura tra le due famiglie è talmente profondo che i bambini chiamano "zii" i due attori e questi, come gesto d’amore e forma di ringraziamento per essersi presi cura di loro fino alla fine, decidono di lasciare in eredità tutti i loro beni ai coniugi Magsino e ai loro figli.

John Mark e Raimond sono rimasti a Milano: uno ha perseguito una carriera nel marketing e l’altro ha aperto un’agenzia immobiliare. I genitori invece sono tornati nelle Filippine, dove hanno fondato una ONLUS in memoria di Mondaini e Vianello.

Progetti

  • 1953 – Attanasio cavallo Vanesio (film di Camillo Mastrocinque)
  • 1955 – Il campanile d’oro (film di Giorgio Simonelli)
  • 1960 – Caccia al marito (film di Marino Girolami)
  • 1961, 1962, 1969 – Canzonissima (programma televisivo)
  • 1963 – Il giocondo (programma televisivo)
  • 1965 – Fortunatissimo (programma televisivo)
  • 1965-1966 – La trottola (programma televisivo)
  • 1966 – Mi vedrai tornare (film di Ettore Maria Fizzarotti)
  • 1966-1967 – Qua la mano (programma televisivo)
  • 1981-1982, 1998 – Domenica in (programma televisivo)
  • 1982-1983 – Attenti a noi due (programma televisivo)
  • 1982-1984 – Il circo di Sbirulino (programma televisivo)
  • 1984-1986 – Zig Zag (programma televisivo)
  • 1987 – SandraRaimondo Show (programma televisivo)
  • 1988-1990 – Il gioco dei 9 (programma televisivo)
  • 1988-2007 – Casa Vianello (programma televisivo)
  • 1989-1990 – Sabato al circo (programma televisivo)
  • 1991-1993 – Buona Domenica (programma televisivo)
  • 2004 – Sandra e Raimondo Supershow (programma televisivo)
  • 2008 – Crociera Vianello (film di Maurizio Simonetti)

Premi e riconoscimenti

  • 1985 – Telegatto alla trasmissione dell’anno per Zig zag
  • 1987 – Telegatto speciale per 25 anni di carriera televisiva
  • 1991 – Telegatto al miglior telefilm italiano per Casa Vianello
  • 1998 – Telegatto alla carriera
  • 1999 – Telegatto per i dieci anni di Casa Vianello
  • 1999 – Premio Rosa Camuna
  • 2001 – Premio Campione
  • 2002 – Premio Macario Speciale
  • 2002 – Premio Internazionale Giorgio La Pira
  • 2002 – Telegatto al miglior telefilm italiano per Casa Vianello
  • 2003 – Premio Credere nella Ricerca AIRC
  • 2004 – Telegatto al miglior telefilm italiano per Casa Vianello
  • 2005 – Premio Carlo Porta
  • 2007 – Premio Saint-Vincent alla miglior attrice di sit-com per Casa Vianello
  • 2008 – Premio alla carriera della SIAE
  • 2008 – Premio Roma Fiction Fest alla carriera

Perché gli occhiali da sole di Sandra Mondaini sono stati venduti?

Nel 2015 Maureen Salmona, amica di Sandra Mondaini, ha battuto all’asta alcuni abiti e accessori lasciatigli dall’attrice. Lo scopo era raccogliere fondi da destinare all’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, ma la vendita non ha riscosso la cifra sperata. Tra occhiali, scarpe e vestiti, sono stati infatti raccolte solo poche migliaia di euro.

Di quale malattia soffriva Sandra Mondaini?

Nel 2008 Sandra Mondaini annuncia di volersi ritirare dalle scene poiché affetta da vasculite, malattia che la costringe sulla sedia a rotelle negli ultimi anni della sua vita. Lei e il marito in precedenza avevano dovuto affrontare altre due malattie particolarmente debilitanti: un cancro ai polmoni nel 1997 lei, e uno ai reni nel 1972 lui.

Chi ha inventato lo sketch del letto di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello?

Lo sketch del letto è nato da un’improvvisazione di Sandra Mondaini. La donna infatti si è sempre lamentata dell’abitudine del marito di leggere la Gazzetta dello Sport prima di spegnere la luce. Per distrarlo dal giornale ha allora deciso di rendere nota la sua presenza scalciando sotto le coperte, suscitando spesso l’ilarità di Vianello.

Qual è stata la causa della morte di Sandra Mondaini?

Sandra Mondaini è morta per insufficienza respiratoria, sindrome occorsa a causa dei suoi polmoni indeboliti dal cancro del 1997 e poi dalla vasculopatia generata dal fumo. Negli ultimi mesi di vita la donna era ormai debilitata anche dalla depressione, malattia che l’aveva seguita per tutta la vita e che l’aveva maggiormente colpita dopo la morte del marito.


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